17/10/2011
In Italia ci sono 449 mense
sociali dove ogni giorno a pranzo e cena
16.514 persone mangiano, perché altrimenti morirebbero di fame. E’ un
dato che fa impressione.
Il Rapporto Caritas-Zancan dedica un intero capitolo
all’analisi del fenomeno e denuncia: “Il fatto che una società civile non
escluda il ricorso sistematico a enti privati per garantire la sopravvivenza
alimentare dei propri cittadini rappresenta una sorta di fallimento per i
sistema del welfare pubblico”. Il 30% delle mense, cioè 138, è gestito
direttamente dalle parrocchie, 94 sono organizzate da congregazioni religiose,
il resto da associazioni cattoliche e dalle Caritas diocesane.
Dieci mense hanno
avviato la propria attività prima del 1900 e quindi da più di un secolo danno
ogni giorno ininterrottamente da mangiare ai poveri. Sono 21.832 le persone che
si occupano delle mese. Solo 548 vengono retribuite gli altri sono volontari.
Accade ogni giorno dell’anno. Solo il 17% delle mense gode di
contributi pubblici, cioè hanno sottoscritto convenzioni con le amministrazioni
locali. Le altre si arrangiano.
Negli ultini quattro anni, cioè da quando è
scoppiata la crisi, le mense sociali cattoliche hanno visto un aumento di
ospiti pari all’89%. In aumento ci sono cittadini italiani, coniugati
con figli e con un'abitazione regolare.
Alberto Bobbio