16/07/2010
Benedetto XVI nel giardino della Villa
A Roma avvisano: “Il Papa è a Castello”. Lo dicono da sempre, come un matra ordinario e regolare. O almeno lo dicevano finché Giovanni Paolo II cominciò a fare la vacanze anche altrove sulle Alpi. E anche Benedetto XVI per qualche anno ha seguito la tradizione recente di Karol Wojtyla. Ma quest’anno ha deciso di tornare alla tradizione antica quando i Papi raggiungevano la Villa affacciata sul lago di Castelgandolfo.
Perché abbia deciso così Joseph Ratzinger non è dato saperlo, almeno ufficialmente. Qualcuno ha detto che voleva dare un segnale di sobrietà per via della crisi economica. Altri hanno fatto sapere che Benedetto XVI voleva stare in assoluta tranquillità, per scrivere le pagine del nuovo libro a cui sta lavorando, un testo che completa la trilogia su Gesù di Nazareth, questa volta sulla infanzia di Gesù. E poi che avrebbe anche messo mano alla bozza della nuova enciclica, anche questa per completare la trilogia sulle virtù teologali: dopo la carità e la speranza ecco la fede.
Il Papa ama passeggiare nell’immenso giardino della Villa, può leggere, pregare in assoluta tranquillità. Alla fine di settembre incontrerà alla Villa, come di consueto i suoi compagni di scuola e i suoi studenti del periodo in cui era professore in Germania. E’ un colloquio importante, una sorta di seminario che serve per fare il punto sulla teologia attuale. La gente di Castelgandolfo è contenta che il Papa stia lì per tutta l’estate accanto a loro. Alla domenica il cortile della Villa si riempie per la recita dell’Angelus. La presenza del Papa ha anche un ritorno economico per l’economia della zona.
Il 15 agosto il Papa esce dalla Villa e va a celebrare la messa nella piccola chiesa sulla piazza principale del Paese. Una volta i Papi passeggiavano per il borgo. Pio IX andava per i vicoli e entrava anche nelle case e spesso sollevava il coperchio della pentola sui fornelli per saggiare la consistenza del brodo. E se vedeva che il cibo non era sufficiente lasciava un po’ di denaro alla famiglia. In questo dossier raccontiamo il Castello, la Villa e i suoi speciali inquilini.
Alberto Bobbio