Siamo ormai in tema di Incontro
mondiale delle Famiglie e abbiamo occasione di riflettere sul nostro
modo di fare festa. La festa è indispensabile per poter reggere la nostra quotidianità (=il lavoro!)
che si fa sempre più pesante, forse perché le vacanze estive sono così lontane
e il rifornimento di riposo che abbiamo fatto inizia a scarseggiare. Ma ancora
di più perché di questi tempi il quotidiano del lavoro si fa sempre sempre più
pesante: viaggiare con i mezzi pubblici diventa sempre più un'impresa perché le
corse diminuiscono e gli orari diventano sempre più impossibili, tanto che si
rientra dal lavoro non più solo stanchi per il lavoro in sé, ma distrutti dal
viaggio! Bisogna valutare se conviene usare la macchina di famiglia, l'unica
ormai a disposizione, perché non è più possibile averne una in prestito da
qualcuno in caso di necessità.
Sembra di poter contare solo
sulle proprie forze, più i nonni invecchiano, più i figli crescono, più il
lavoro si fa pesante perché le esigenze del momento si fanno più pressanti e
imprevedibili e si è costretti a mettere tutto in secondo piano, persino la
famiglia. Si arriva al fine settimana stanchi, a volte distrutti, e con tante
incombenze trascurate da fare (lavoretti di casa, cose da aggiustare, spesa,
bucato arretrato perché le tariffe dell'energia elettrica il fine settimana
sono più convenienti...). Come se non bastasse ecco tutti gli impegni per il
catechismo e l'educazione alla fede dei bambini... Ma non si riesce più ad
apprezzare tutto questo bello, questa positività semplicemente perché si è
stanchi fisicamente e mentalmente!!!
Sembra un quadro molto negativo.
In realtà siamo contenti di tutto “il peso” della famiglia che abbiamo
costruito, ma è vero che la fatica c'è.
Per fortuna arrivano i momenti di
festa, quando non ci sono impegni e quando ci si può davvero ritrovare insieme
tutti quanti con calma. Ma in che modo?
Dobbiamo cercare di migliorare i
rapporti con le persone che ci stanno vicine e tornare a frequentare quelle, al
limite in ambienti diversi o andare, per esempio, a trovare proprio quei
parenti che non si vedono mai e che abitano più lontano e così avere
un'occasione per girare e uscire un po' dal guscio, al limite per consolarci
vedendo che ovunque ci sono difficoltà e guai?
A volte si è dibattuti tra queste
due scelte... Il più delle volte non si ha voglia di prendere di nuovo
l'automobile il fine settimana per fare lunghi viaggi.
Per fortuna la festa vuol dire
anche qualche momento di riposo, di relax... Ogni tanto c'è qualche giorno di
ferie imprevisto o anche obbligato (di questi tempi) che serve a riprendere
fiato. Sappiamo che a volte allontanarsi anche solo per qualche giorno o anche
solo per “un” giorno da casa serve per riaversi e per non pensare più ai propri
soliti guai! Ultimamente, visto il peso della quotidianità e visto che quando
si trovano le solite persone anche se in ambienti diversi (vedi oratorio, casa
dei nonni...) si finisce comunque per parlare di scuola e di lavoro, arrivo
alla conclusione che è davvero meglio “andar via” e vedere “altre” persone!
Sarà un'evasione, ma ci vuole!
Un articolo su un settimanale
locale raccontava tempo fa che la spesa media per un fine settimana per una
famiglia è di cento euro (n.b.: famiglia di quattro persone)! Era un articolo
scritto prima dell'ultima crisi e di tutti i nostri crolli in borsa!
Invece un giro in bicicletta, due
tiri a pallone al parco oppure una bella partita a Monopoli o Risiko in casa
adesso che il tempo è più freddo o che qualcuno dei figli ha l'influenza non
costano niente e sono dei momenti molto aggreganti per la famiglia.
Noi abbiamo un po' questa
filosofia di vita: per settimane stiamo tranquilli a casa spendendo poco o
niente (la merenda all'oratorio domenicale, se vogliamo esagerare), poi una
volta ogni tanto, quando il tempo è bello e le condizioni lo permettono (tempo
meteorologico, stanchezza, malattie, impegni vari...) facciamo un “giro” più
lungo andando a trovare qualche amico o parente che abita più lontano e, se si
può, combinando questa visita con la visita ad un posto bello che non abbiamo
ancora visto (città d'arte, santuario...).
Insomma, non il giretto tanto per
fare ogni settimana, ma il giro più o meno una volta al mese un po' più lungo e
significativo. Riunire la famiglia in “macchina” una volta ogni tanto e partire
insieme è importante. A dir la verità a volte presa dagli impegni e dalle
stanchezza penso che non ci sia niente di più rilassante dello stare distesi
sul divano la domenica pomeriggio a leggere un bel libro in santa pace senza
che nessuno ti disturbi e sogno il momento in cui potrò farlo. Però, finché i
bambini desiderano andare via insieme, dobbiamo fare il possibile per
accontentarli. Sono momenti preziosi che non torneranno più. Non vorrei avere il
rimpianto di non essermeli goduti abbastanza quando potevo!
Così per i prossimi mesi abbiamo
in mente la visita al museo egizio a Torino e forse una visita a Padova. Andrò a vedere su internet gli orari e le
tariffe, sapendo che da noi non esistono i biglietti per le famiglie numerose,
ma compenseremo col pranzo al sacco, sperando che non sia troppo freddo per
stare fuori!
Foto: Flickr
Pubblicato il 05 dicembre 2011 - Commenti (0)