04/06/2011
Meduse
Mai passare la mano sul punto di contatto, perché così gli elementi ustionanti si spargono sulla pelle. Tornati a riva, gettare acqua di mare sulla zona offesa per lavarla, poi passare la lama di un coltello, dal basso in alto, per rimuovere del tutto gli irritanti e risciacquare di nuovo con l’acqua salata. Applicare infine un gel astringente al cloruro di alluminio, che ha un’immediata azione antiprurito e che blocca la diffusione delle tossine. Stare all’ombra qualche giorno per evitare che l’ustione lasci il segno sulla pelle. Se il malessere persiste, rivolgersi a un medico.
Pesci velenosi
Se possibile, immergere la zona punta in acqua molto calda per disattivare la tossina. Oppure fare un impacco con acqua fredda per ridurre l’assorbimento del veleno. Pulire la ferita, controllando che non siano rimaste spine nella pelle. In tal caso, rimuoverle con una pinzetta sterilizzata evitando che si spezzino o penetrino più a fondo. Farsi prescrivere un antidolorifico e un antibiotico per prevenire infezioni.
Ricci di mare
Rimuovere, con una pinzetta e uno spillo sterilizzati dalla fiamma di un accendino, i frammenti di aculeo rimasti conficcati nella pelle. Disinfettare con mercurocromo e applicare un cerotto protettivo.
Zanzare
L’arma per la difesa ravvicinata è rappresentata dai repellenti da spalmare o spruzzare sulla pelle. Per i bambini vanno bene quelli a base di sostanze naturali, tipo citronella o geraniolo, anche se di effetto limitato. Gli adulti possono ricorrere a quelli chimici a base di dietiltoluamide, picridina/icaridina, permetrina. Se si viene punti, non sfregare i pomfi, ma lenire il prurito con stick all’ammoniaca o con creme calmanti. Se il fastidio della puntura è eccessivo o persiste, rivolgersi a un farmacista di fiducia.
Api, vespe, calabroni, tafani
Il dolore della puntura si attenua con stick specifici acquistabili in farmacia. Applicare localmente un farmaco cortisonico (che non è fotosensibilizzante) ed eventualmente un antistaminico.
Zecche
Non strappare il parassita con le dita, né rimuoverlo con olio, benzina o alcol. Con un paio di pinzette afferrarlo il più possibile vicino alla pelle e tirare dolcemente effettuando una lieve rotazione. Contattare un medico, in quanto alcune specie possono veicolare infezioni e malattie virali. M
Maurizio Bianchi e Giusi Galimberti