04/06/2011
Solo l'11% dei bambini tra i 4 e i 10 anni porta regolarmente occhiali da sole e spesso i genitori che li acquistano non tengono nel dovuto conto la qualità delle lenti.
Nella bella stagione non va sottovalutato l’effetto riverbero dei classici scenari estivi: sabbia e rocce riflettono dal 20 al 30% dell’irraggiamento, l’acqua di mare e laghi il 50%, neve e ghiaccio in alta quota l’80%.
* «Gli occhiali da sole», spiega Francesco Loperfido, responsabile del Servizio di oftalmologia generale dell’Ospedale San Raffaele di Milano e consulente della Commissione difesa vista, «non sono un vezzo, ma una protezione. All’aperto le lenti scure sono d’obbligo, anche se il cielo è coperto. L’occhio è ricco di ossigeno e le strutture che lo costituiscono sono esposte a stress ossidativo: colpite dalla luce, producono radicali liberi che nel tempo, per accumulo, provocano un danno».
* «I più esposti sono bambini e anziani», aggiunge. «Per loro è necessario scegliere occhiali specifici per abbattere raggi Uv e luce blu, meno conosciuta, ma altrettanto pericolosa in quanto corresponsabile dell’insorgere dell’opacità del cristallino e della maculopatia».
* Solo l’11% dei bambini tra i 4 a i 10 anni e il 10% degli over 55 inforca regolarmente un paio di occhiali da sole, ma spesso il criterio di scelta non tiene conto della qualità delle lenti.
* L’acquisto di un buon occhiale è il punto di partenza per un’efficace prevenzione. Lenti polarizzate, fotocromatiche, alla melanina, specchiate o con colorazioni adatte al personale sistema vista: «Ognuna privilegia una condizione diversa di protezione», dice l’esperto: «È fondamentale che a consigliare l’acquisto siano oculisti e optometristi».
* All’acquisto, verificare la nota tecnica sulle caratteristiche delle lenti, le eventuali limitazioni d’uso e l’indicazione del grado di protezione Uv. Le categorie di filtri delle lenti solari sono numerate da 0 a 5: 0 indica un filtro da utilizzare con cielo coperto e in interni; 2 uno adatto a una media luminosità solare; 4 uno protettivo, per luce molto intensa.
Maurizio Bianchi e Giusi Galimberti