01/09/2011
Se nello stabilimento balneare si può fare il bagno senza il rischio di finire travolti da una moto d'acqua o comunque senza il frastuono e le emissioni che produce, è meglio.
Ne sono convinti la Fondazione UniVerde, il Cts e Marevivo che hanno lanciato da San Benedetto del Tronto la campagna “Mediterraneo da remare” per incentivare l’uso della canoa e delle imbarcazioni a remi e promuovere la diffusione di lidi, spiagge e villaggi “acquascooter free”.
E l’adesione degli stabilimenti è stata davvero notevole. Secondo il Sindacato Italiano Balneari sono 500 gli stabilimenti della regione Marche ad aver aderito alla campagna, segno tangibile della necessità di un ritorno a praticare sport sani.
San Benedetto del Tronto è la prima di una serie di tappe in cui “Mediterraneo da remare” sarà presente con le sue attività di supporto e di comunicazione al grande pubblico.
“Prima fra tutte – afferma Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde – è la classificazione con i remi degli stabilimenti acquascooter free: 1 remo per i lidi dove non è possibile affittare gli acquascooter, due remi dove è possibile affittare canoe o barche a remi, tre remi per quegli stabilimenti che hanno una condotta ecosostenibile”.
Testimonial dell'iniziativa è il campione olimpionico Bruno Mascarenhas. Secondo il primo rapporto su “Turismo Sostenibile ed Ecoturismo” realizzato dalla Fondazione Univerde e Ipr-Marketing, d'altronde, il 58% degli intervistati preferisce la gita in canoa agli acquascooter (27%).
Gabriele Salari