Gara regina della manifestazione è senza dubbio la
competizione tra i plotoni, dove si afferma il team che dimostra maggiore
compattezza e versatilità sugli sci – con gare
di slalom e staffetta – superando al tempo stesso prove di tiro e lancio di bombe a mano, senza trascurare due aspetti fondamentali in montagna: la capacità di sapersi orientare (in inglese: orienteering)
e il soccorso valanghe, che sono oggetto di due impegnative prove di abilità
a tempo.
Il focus della gara dei plotoni si basa sulla
regolarità e sullo spirito di corpo: il meccanismo della competizione prevede
infatti forti penalità in caso di abbandono da parte anche di uno solo degli
elementi del team, per cui a prevalere è sempre il plotone coeso che arriva con
tutti i propri alpini al traguardo in tutte le prove, e non necessariamente
quello dotato di individualità tecnicamente più forti. Il senso di squadra e la capacità di tener duro sono qualità richieste agli alpini nelle missioni all’estero, magari
lontano dalla neve ma comunque in presenza di sollecitazioni estreme.
Dalla prima edizione, svoltasi nel 1931, ad oggi
(con una pausa tra il 1954 e il 1962) la manifestazione si è disputata su tutto
l’arco alpino – da Tarvisio a Cuneo passando per Merano, Vipiteno, Sappada,
Sestriere, Asiago e l’Alpe di Siusi, con due puntate a Campo Felice
sull’Appennino abruzzese - secondo un format che si è ampliato nel tempo per
cambiare nel 1977 etichetta: in quell'anno, infatti, i ‘Gista’ vengono ribattezzati ‘Casta’; smettono di essere gare
interreggimentali e diventano campionati veri e propri, aperti (dal 1979 in
avanti) a militari stranieri tra cui i celebri Alpenjaeger
austriaci, i Gebirgsjaeger tedeschi e gli Chasseurs des alpes francesi, insieme a rappresentative di Gran Bretagna,
Usa, Slovenia, Romania, Cile, Spagna, Argentina, Albania, Macedonia e Libano.
Le edizioni più recenti dei Casta sono diventate
una kermesse agonistica della durata di una settimana. L'edizione 2011 –
oltre alla gara dei plotoni e ai campionati italiani di sci dell’Esercito -
comprende gare di slalom Fis valide anche per la coppa Italia, winter
triathlon (coppa Europa), fondo (15 chilometri maschile e 10 chilometri femminile) e biathlon
militare.
Come si sa, la Brigata Taurinense è rientrata in
autunno dall'Afghanistan, sostituita dalla Julia. Molti
i reduci iscritti ai Casta 2011. Nella gara tra
plotoni, ad esempio, il pettorale numero 1 è stato assegnato
al 32° genio guastatori della Taurinense, l’unità che nel 2010 ha partecipato alla missione Isaf perdendo cinque uomini. «Qui si gareggia per l’onore del
reggimento e quindi anche per l’onore dei nostri caduti:
avremo una motivazione in più», dice il tenente Diego Vercelli
del 32°. Parole simili a quelle degli alpini del 7° della
Julia, che l’anno passato avevano in squadra Matteo Miotto – caduto il
31 dicembre 2010 - e si erano piazzati secondi assoluti. Tra i
reduci, anche numerose donne. Famiglia
Cristiana aveva
intervistato e fotografato il maresciallo ordinario Lisa
Cravotta, comandante del plotone mortai nella base
avanzata di Bala Murghab, non lontano dalle trincee scavate
dagli alpini: in Alta Val Pusteria s'è battuta con il suo team
del secondo reggimento della brigata Taurinense.