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Fulmini: le loro "firme" sulla sabbia
foto Thinkstock.
Il fulmine preferisce i corpi a punta o metallici come alberi, oggetti metallici di grandi dimensioni, campanili, torri ma spesso predilige anche la sabbia e la nuda roccia. Anzi quando un fulmine colpisce la sabbia o alcuni tipi di roccia lascia sul posto una scultura di sé, ovvero la propria firma. Il fenomeno, noto come fulgurites, è causato dal notevole calore associato al fulmine. La sabbia si surriscalda al punto da sciogliersi e trasformarsi in vetro, spesso nella forma che il fulmine ha preso attraverso la sabbia.
Conosciuto anche come “fulmine pietrificato”, il fenomeno si genera di solito in sabbia quarzosa, o silice, fino a 15 m di lunghezza e una decina di metri in profondità. Questo calore estremo dà luogo a un nuovo minerale chiamato Lechatelierite, lo stesso generato da impatti di meteoriti e di esplosioni atomiche. Sul Monte Thielsen, un vulcano estinto scudo in alto Oregon Cascades, la guglia di roccia nuda priva di alberi attira fulmini dandogli il nome di "parafulmine della Cascades". In questo caso, poiché la roccia è molto più difficile da penetrare da parte del fulmine, il fulgurites forma uno smalto vetroso in cima alla roccia stessa, noto come fulgurite esogene.
Pubblicato il 24 luglio 2012 - Commenti (0)