23/07/2011
La Lettera scrive sull’amore, che unisce
gli sposi, con fine e alta sensibilità
come nessun altro umanista potrebbe
fare. Entra in dialogo con le famiglie,
intuisce le domande e risponde non
solo con il ricordare doveri, ma con
l’annunciare possibilità e promesse.
Non si arrende alle solite obiezioni:
cosa si può pretendere dall’uomo e
dalla donna? La cultura è cambiata, la
Chiesa deve adeguarsi, altrimenti resta
tagliata fuori dalla storia, e verrà abbandonata
dai suoi figli. A partire dai
costumi praticati, ne propone uno da
praticare nella logica umana e cristiana
dell’amore, che è la ragion d’essere
sposi, genitori, educatori. Nell’orizzonte
dell’amore, la Lettera conduce a
unità l’intero discorso teologico ed etico
sul matrimonio e famiglia. L’etica
dell’amore non è senza norme, ma
queste trovano la sintesi e il compendio
nell’amore che, prima di essere comandato,
è donato dall’alto.
La Lettera raggiunge la famiglia così come è, perché diventi quello che ancora non è nel disegno di Dio. Vuole essere buona novella per le coppie che camminano speditamente, ma anche e soprattutto per quelle che faticano a intraprendere e a perseverare sulla strada del bene, del vero e del bello. La Lettera «mostra il tesoro della verità cristiana sulla famiglia» e, per questo, ricorda i grandi Documenti ai quali fa riferimento, ma subito confessa che le sole testimonianze scritte non bastano, sono necessarie le testimoniate vissute. «Ben più importanti sono quelle vive […]. È soprattutto ai testimoni che, nella Chiesa, è affidato il tesoro della famiglia: a quei padri e a quelle madri, figli e figlie, che attraverso la famiglia hanno trovato la strada della loro vocazione umana e cristiana». E aggiunge con soddisfazione: «Nella nostra epoca, come nel passato, non mancano testimoni del “Vangelo della famiglia”, anche se non sono conosciuti o non sono stati proclamati santi dalla Chiesa ». Il futuro della famiglia si fonda sulla Buona novella annunciata, ma soprattutto sulla Buona novella testimoniata da tante famiglie – la maggioranza – che vivono, nonostante prove e difficoltà, nella verità dell’amore, che è la vera e unica strada della felicità dentro e fuori la propria casa.
Luigi Lorenzetti