Le voci dei papà

22/04/2013

Prendersi cura dei figli, seguire la loro crescita, decidere dove frequenteranno il liceo o da quale dentista possono andare. I papà di oggi vogliono essere presenti nelle vite dei loro bambini anche dopo un’eventuale separazione. La soluzione potrebbe essere l’affido congiunto. Che, però, nella pratica a volte funziona, altre no.

«Quando io ed Elena ci siamo lasciati, era terrorizzato al pensiero di non poter più a stare accanto a nostro figlio Marco», racconta Tiziano Buselli, 48 anni e un bambino di 8. «Ho ottenuto l’affido condiviso e ne sono entusiasta, perché passo parecchio tempo con Marco e mi sento un papà presente, attento». Secondo Tiziano, le piccole difficoltà pratiche si risolvono con il buon senso. «Per un bimbo può essere faticoso avere due case, dovere fare e disfare la valigia continuamente. Per questo io e la mia ex abbiamo diviso il guardaroba del piccolo tra i due appartamenti e abbiamo arredato le camerette con mobili simili, in modo che nostro figlio non si senta mai ospite in casa sua». Queste strategie hanno funzionato: il piccolo Marco è sereno. «Impegnarmi con la mia ex moglie per rendere più agile la vita del bambino ha migliorato anche il nostro rapporto, adesso siamo meno rancorosi e più complici nell’educazione del piccolo».

Non per tutti l’affido condiviso rappresenta la scelta migliore. «Sono felice di potermi ancora occupare di mia figlia», racconta Antonio Pesce, 42 anni e una bimba di 10. «Però ho l’impressione che l’affido congiunto stressi un po’ troppo la mia piccola, che si ritrova ad avere due vite autonome e separate, una con me e una con la mamma. Purtroppo spesso i ragazzi subiscono l’affido condiviso, che rischia di privarli delle sicurezze di cui hanno bisogno. Sono arrivato al punto di pensare che, forse, in caso di separazione, affidare il bambino a un solo genitore, senza naturalmente escludere l’altro dalla vita del piccolo, è il male minore».

«L’affido condiviso potrebbe essere una grande opportunità per le coppie con figli che si separano» sostiene Paolo Cavallaro, 50 anni e due figli adolescenti. «Purtroppo, però, sono pochi i genitori separati che riescono a crescere insieme i bambini senza scontrarsi di continuo». Le amare parole di Paolo sono il frutto della sua esperienza. «Io e la mia ex moglie credevamo che l’affido condiviso sarebbe stato perfetto per noi, invece ci ha creato molti problemi. Per esempio, io credo che la mia ex mi estrometta da parecchie scelte familiari, mentre lei mi accusa di screditarla davanti ai nostri figli, minando la sua autorità. Ed entrambi ci rendiamo conto che, purtroppo, nonostante i nostri sforzi i ragazzi si sentono spaesati e soffrono».

                                                                                                          Erika Di Francesco

A cura di Orsola Vetri
Preferiti
Condividi questo articolo:
Delicious MySpace

tag canale

MODA
Le tendenze, lo stile, gli accessori e tutte le novità
FONDATORI
Le grandi personalità della Chiesa e le loro opere
CARA FAMIGLIA
La vostre testimonianze pubblicate in diretta
I NOSTRI SOLDI
I risparmi, gli investimenti e le notizie per l'economia famigliare
%A
Periodici San Paolo S.r.l. Sede legale: Piazza San Paolo,14 - 12051 Alba (CN)
Cod. fisc./P.Iva e iscrizione al Registro Imprese di Cuneo n. 00980500045 Capitale sociale € 5.164.569,00 i.v.
Copyright © 2012 Periodici San Paolo S.r.l. - Tutti i diritti riservati