Il ministro Di Paola: "Tagliamo aerei, navi, sommergibili e uomini"

17/02/2012
Il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, in un fermo immagine della puntata della trasmissione "In mezz'ora" condotta da Lucia Annunziata, andata in onda il 15 gennaio. Foto Ansa.
Il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, in un fermo immagine della puntata della trasmissione "In mezz'ora" condotta da Lucia Annunziata, andata in onda il 15 gennaio. Foto Ansa.

Meno generali, meno ammiragli, meno aerei F-35, meno mezzi militari, meno effettivi, il tutto per garantire più operatività alle Forze Armate e migliorare le loro dotazioni tecnologiche. Questo l'obiettivo della riforma dello strumento militare, secondo quanto sintetizzato dal responsabile della Difesa, Giampaolo Di Paola. Sono stati giorni intensi e cruciali, per il ministro. L'8 febbraio ha partecipato al Consiglio supremo della Difesa, al Quirinale, presente il padrone di casa, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il 14 febbraio ha presentato il nuovo modello di difesa al Consiglio dei ministri e l'indomani, il 15 febbraio, ha fatto altrettanto davanti alle Commissioni difesa della Camera e del Senato riunite in seduta congiunta.   

Soldati e mezzi militari italiani in Afghanistan in una foto diffusa il 3 febbraio 2012. Ansa/Ufficio stampa dell'Esercito.
Soldati e mezzi militari italiani in Afghanistan in una foto diffusa il 3 febbraio 2012. Ansa/Ufficio stampa dell'Esercito.

«Abbiamo uno strumento militare sovradimensionato e sottocapitalizzato», ha affermato il ministro della Difesa. «Per ogni 100 euro di ricchezza nazionale prodotta», ha ricordato Di Paola, «90 centesimi vanno alle Forze Armate, contro una media di 1 euro e 60 centesimi dell'Europa. E queste risorse vanno per il 70% (contro il 50% dell'Europa) al personale e solo il restante 30% all'operatività ed agli investimenti. Serve dunque una riforma che riequilibri le risorse da mettere a disposizione: questi 90 centesimi debbono essere spesi bene».

Abbondano gli alti gradi, scarseggia la truppa. I generali sono ben 425, mentre c'è carenza di volontari in servizio permanente. Elevato anche il numero di marescialli, addirittura 55 mila rispetto ai 25 mila previsti. L'obiettivo è arrivare ad uno strumento militare composto in tutto da circa 150 mila unità nel giro di pochi anni, rispetto ai 183 mila effettivi attuali. Il taglio, dunque, è di 33 mila militari cui vanno aggiunti 10 mila civili inquadrati nella Difesa (oggi sono circa 30 mila). La forbice toccherà in misura maggiore generali ed ammiragli (-30%). Questo traguardo, è stato specificato, va raggiunto nell'arco di dieci anni, attraverso l'esodo verso altre amministrazioni e tramite i prepensionamenti che riguarderanno soprattutto gli ultracinquantenni, in coerenza con le esigenze di una Difesa più giovane ed operativa.

Non è, ha riconosciuto il ministro, «una riforma che si fa in un giorno o in un anno: parliamo di avviare un percorso che in un decennio porterà in equilibrio lo strumento militare». Il risultato, nelle aspettative del Governo, «sarà una struttura della Difesa ridimensionata nei numeri, ma in grado di esprimere un'operatività all'altezza delle aspettative dell'Unione europea e della Nato». E, per sottolineare la necessità di adeguarsi agli standard europei anche in questo campo, il ministro si è permesso di citare uno dei padri del Partito comunista, ricordando che «una volta Antonio Gramsci disse: per essere cosmopoliti bisogna prima avere una Patria».

Soldati e mezzi italiani impegnati in Afghanistan. Foto Ansa/Ufficio stampa dell'Esercito.
Soldati e mezzi italiani impegnati in Afghanistan. Foto Ansa/Ufficio stampa dell'Esercito.

Sarà ridotto il numero di basi militari, caserme ed enti nel Paese aprendo ad «un importante piano di dismissioni di immobili ed infrastrutture, quale contributo alla ristrutturazione della Difesa e come concorso al più generale risanamento finanziario del Paese», ha sottolineato Giampaolo Di Paola. Per la componente terrestre, ha spiegato il ministro, «si ridurranno le brigate di manovra da 11 a 9, la linea dei mezzi pesanti (carri e blindo), la linea degli elicotteri ed un numero significativo di unità per il supporto al combattimento (artiglieria) e logistiche». Per la componente marittima, ha proseguito, «si contrarranno le linee delle unità di altura e costiera (i pattugliatori, ad esempio, si ridurranno da 18 a 10), dei cacciamine e dei sommergibili (da 6 a 4)».

Un cacciabombardiere F-35 prodotto dalla Lockheed Martin. Foto Ansa.
Un cacciabombardiere F-35 prodotto dalla Lockheed Martin. Foto Ansa.

La scure, infine, non risparmierà il programma più caro e discusso: quello legato ai cacciabombardieri F-35 frutto del progetto Jsf, Joint strike fighter, sviluppato e realizzato non senza problemi di carattere economico (impennata dei costi) e pratici (difetti da correggere)  dalla Lockheed Martin. Il programma vale 15 miliardi di euro fino al 2026, di cui 2,5 già spesi.

Il nuovo modello di Difesa, con i relativi tagli, prevede l'acquisto di 90 cacciabombardieri F-35 invece dei 131 previsti dal programma Joint Strike Fighter, con una riduzione di 41 unità. La componente aerotattica, ha sottolineato Di Paola, «è irrinunciabile: ora è assicurata da Tornado, Amx e Av-8B, che nell'arco di 15 anni usciranno per vetustà dalla linea operativa. Saranno sostituiti da Jsf, che è il miglior velivolo in linea di produzione, nei programmi di ben 10 Paesi».

A cura di Alberto Chiara
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Postato da giogo il 21/02/2012 12:16

Attenzione il disarmo UNILATERALE è pericoloso...se il nemico ( o chi mi vuole sopprimere) mi attacca con che cosa mi difendo?? Porgo l'altra guancia?? mi inginocchio e lo supplico?? e se mi bombarda non mi resta che pregare?? e se vuole che abiuri la mia fede o mi uccide con una mitragliata che faccio?? Le mie sono domande semplici, scolastiche, ecco vorrei delle risposte altrettanto semplici...e non tanto filosofeggiare...per guadagnar pagine e pagine scritte. Ovvio che amo e desidero la pace ci mancherebbe ...ve lo dice uno che la guerra "l'ha vissuta sulla propria pelle" quella tosta 39/45 non chiacchere. Grazie per una eventuale chiara e semplioce risposta.Sono d'accordo con Salis e...(di rado) con folgore .Saluti ps. bene ha fatto Di Paola a ridurre gli armamenti e il personale...ma disarmati del tutto ho fortissimi dubbi.

Postato da folgore il 20/02/2012 11:21

Le belle parole e le belle intenzioni, cara anna bio, sono interessanti. Ma in questo modo del reale è impensabile che uno Stato si decida alla DIFESA ZERO. Sarebbe come dire che una persona alla sera non chiuda la porta di casa e rimanga alla mercé del primo malintenzionato che capita. Perché altrimenti non abolire anche le forze di polizia (che garantiscono armati la difesa interna)?

Postato da Franco Salis il 20/02/2012 09:08

@ anna bio. Intanto grazie, apprezzo sempre il contradditorio. Però la tua prima frase è vera solo a metà. Che fine hanno fatto gli indigeni americani armati di frecce contro gli inglesi armati di cannoni? Che fine hanno fatto in sud Africa i neri contro gli stessi inglesi? Che fine hanno fatto gli indigeni dell’America latina massacrati dalla Chiesa Cattolica per braccio secolare della Spagna e del Portogallo? E le Crociate? Guarda, Anna bio, che se non hai fatto gli studi in seminario, leggendo bene non troverai molto “dissenso” tra le mie osservazioni e le tue. Ora non offenderti. Chi non vuole la pace oggi? La vogliono tutti tranne i despoti. Ma intanto vedi che cosa sta succedendo in Siria. Credi che sia molto bello morire senza avere in mano un’arma? Attenta a certi slogan. Non violento si proclama anche Pannella e quanti bambini uccide con sua legge ogni anno? Le cose stanno cambiando, mi pare che una volta Pannella è stato contestato al punto tale da costringerlo ad abbandonare il corteo. Credi che uccidere con la spada sia più esecrabile che uccidere estraendo il feto ancora vivo e tagliando la testa col bisturi? LA NON VIOLENZA PER ADESSO NON ESISTE, ma fa piacere che vi siano delle persone che ci credano e che si impegnano in una cultura della pace (non violenza è poco, è come dire tolleranza anzi che accettazione). Ma in attesa che vi sia questa condizione, la cultura della pace, il disarmo è una forma di violenza contro gli inermi. Riporre la spada nel fodero si, ma solo quando Dio avrà inviato i suoi 144.000 angeli a disarmare Ahmadinejad. Comunque ad ognuno il suo mestiere, il governo faccia il suo e provveda agli armamenti limitati alle necessità e non sproporzionati, e gli uomini e donne di buona volontà continuino a diffondere la cultura della pace. Ciao, ti auguro grandi soddisfazioni per sabato 25.

Postato da Franco Salis il 20/02/2012 08:11

@drenato il 18/02/2012 21.42 “Io spero che il lettore Franco Salis, si renda conto quando dice che per la pace ci vuole guerra”. Scusami, ma io non l’ho mai detto. “Para” significa “prepara quindi se vuoi la pace prepara, tieniti pronto la guerra”, NON FARE LA GUERRA la tua è una tua frettolosa sebbene comprensibile interpretazione . Io sono d’accordo con Giovanni XXIII quando ha detto che “pensare alla guerra come soluzione dei conflitti 'alienum est a ratione'., cioè è roba da matti”. Aggiungo che Pio XII aveva detto nel 1939 “ Tutto è perduto con la guerra, niente è perduto con la pace”, così pure Benedetto XV nel 1917 aveva detto «una inutile strage». Ma che bella scoperta che hanno fatto i Papi ! formatisi in seminario dove ti propinano la pappa già fatta quindi non ti danno la capacità di = intus legere,si fermano alle formule e te le ripropongono , convinti di essere saggi, invece sono privi di intus legere, pronunciando frasi ad effetto .Ma il legislatore costituzionale in altre parole ha detto la stessa cosa, ma con un articolato sapientemente composto e non frasi ad effetto. Ma adesso ti costringo a ragionare: domani mattina io vengo armato a casa tua e sfondo la porta: che fai? Chiami o non chiami le forze dell’ordine? O mi offri un bicchiere di buon vino? Ma se le forze dell’ordine sono disarmate, come fanno a difendere te, tua moglie i bambini contro di me armato di kalashnikov facilmente reperibile a mercato nero o mediate triangolazione. Mons. Pero Sudar chi è costui? Perché non ti leggi invece “Veglia” di Ungaretti? che interventista accanito, ha cambiato opinione quando ha visto un suo commilitone ucciso. Dalla rete apprendo che La pena di morte in Città del Vaticano non era prevista per alcun reato già) dal 1967(come se fosse una data molto lontana), su iniziativa di Papa Paolo VI; tuttavia venne rimossa dalla Legge fondamentale solo il 12 febbraio 2001, su iniziativa di Giovanni Paolo II.(dirò grazie ad un docente di diritti canonico che mi vorrà spiegare questo contrasto). Nel giugno 2004, l'allora cardinale Joseph Ratzinger, l’attuale nostro Papa, in qualità di prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, inviò una lettera al cardinale Theodore Edgar McCarrick - arcivescovo di Washington - e all’arcivescovo Wilton Daniel Gregory - presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti - nella quale affermava che può tuttavia essere consentito [...] fare ricorso alla pena di morte. Sai da chi trae origine il pensiero di Ratzinger ? Niente po’po’ di meno che da Tommaso d'Aquino. Ancora dalla rete “ In base a questo principio, e riprendendo Tommaso d'Aquino, si basa anche la possibilità della legittima difesa (n° 2263)” . Non cadere in depressione per questo scritto, NON SI PUO’ CERCARE LA VERITA’ SE NASCONDI “le radici del pensiero cattolico”(vedi la figura di padre Cristoforo manzoniano). Inoltre stanne certo, ci sarà un teologo, che alla stregua dell’avvocato Azzeccagarbugli, ti gira e rigira il tutto per ribadire che la Chiesa è sempre stata per la pace. Se è vero come è vero che la pena di morte è una barbarie, ed è l’esatto opposto dell’Amore, la gerarchia ecclesiastica non ha niente da insegnare quanto ad Amore: Il Papa ai neo cardinali ha fra l’altro detto «Chi crede in Gesù Cristo ed entra nel dinamismo d’amore che nell’Eucaristia trova la sorgente, scopre la vera gioia e diventa a sua volta capace di vivere secondo la logica del dono. Questo è un sillogismo ,poi continua “ La vera fede è illuminata dall’amore e conduce all’amore, verso l’alto». Ma con quale coraggio egli dice queste cose che sono frutto di studi e mai di esercizio dell’Amore. Ed è per questo che quelle parole sono semi che cadono nella roccia. Mi viene in mente l’episodio dei Promessi sposi in cui l’innominato, avendo già intrapreso un percorso interiore(per intervento divino, mediante Lucia) che lo porterà alla conversione ,ordina alla serva, di “far coraggio a Lucia” e lei chiese “farle coraggio? e che cosa è? Fare coraggio implica averlo fatto anche in precedenza, mentre lei era abituata solo a suturare le ferite dei bravi al ritorno dalle incursioni e in cambio si sentiva dire solo parolacce. Attenzione non sto accostando il Papa e il suo enturage alla serva manzoniana, ci mancherebbe altro, ma voglio solamente significare come manifestare Amore è necessario averlo praticato. Per questo occorre l’incontro con Gesù-adesso vi faccio arrabbiare-quando il Papa e i cardinali hanno incontrato Gesù, se vivono in Vaticano o in depandance dove al momento domina il maligno? Ma allora si chiederà drenato e altri non c’è niente da fare? Altro che, c’è molto ma molto da fare. La prima cosa è prendere coscienza del Battesimo e Confermazione e quindi siamo tutti chiamati alla edificazione della Chiesa Sposa di Cristo. Siamo un miliardo,(ora non mi ricordo bene se un miliardo di cattolici o un miliardo di cristiani) tutti insieme possiamo cacciare i demoni dal Vaticano. Ma come? Non bisogna essere autorizzati? O essere vescovi? C’è un unico mezzo,(la perfetta)comunione con Dio e non con formule varie che sono il prodotto del maligno. Voglio terminare con l’invito alla lettura di un servizio apparso su Avvenire (vi fidate almeno di Avvenire o la pensate come Celentano?) a firma di Carlo Cardia del 26 luglio 2011 La superbia e l’oblio. Meditate su tutto il servizio, ma vedrete un Cardia scevro da posizioni preconcette e propone di cercare soluzioni di volta in volta. Buona giornata.

Postato da anna bio il 19/02/2012 17:43

in disaccordo completo con articoli di Franco Salis la storia insegna che finchè si è fatta la guerra per preparare la pace i risultati si sono visti, distruzione e morte per le popolazioni . E' oradi cambiare modo di vivere e di concepire la convivenza tra i popoli. Eserciti fabbriche di armi ecc. ecc. ecc. devono essere convertiti in strumenti per migliorare la vita dei popoli più arretrati. Basta con le logiche degli esrciti e delle armi; Gesù disse a Pietro: riponi la spada nel fodero perchè chi di spada ferisce di spada perisce, quando la capiranno i governanti delle nazioni e anche certi ambienti delle gerarchie vaticane? ALLA DIFESA ZERO EURO PER LE ARMI E PER I NUOVI F35 vogliamo LA PACE e qualcuno deve pur cominciare ... meglio morire per la pace che imbracciando un fucile . GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE OPERANON PER LA NON VIOLENZA e sabato 25 tutti in piazza a far sentire la nostra voce .. la voce della non violenza.

Postato da folgore il 19/02/2012 00:28

@Franco Salis: completamente d'accordo.

Postato da drenato il 18/02/2012 21:42

Sbaglio e mi sembra di leggere un po' di ... acredine.. o forse solo un po di agitazione... non so come dire. Molto più verso chi cerca la pace che non verso chi di fatto sceglie e appoggia la guerra. Certo che chi cerca la pace ha molti difetti.. Mi ci metto per primo. Ma almeno cerca una strada.. che sceglie la guerra e le armi, non ha strada , non ha futuro, ha solo davanti sopraffazione morte e lutti. Io spero che il lettore Franco Salis, si renda conto quando dice che per la pace ci vuole guerra. E dire che Giovanni XXIII diceva che pensare alla guerra come soluzione dei conflitti.'alienum est a ratione'., cioè è roba da matti. Perchè mentre discutiamo e sosteniamo la follia di una spessa assurda per gli F35 (e non solo) non andiamo a chiedere un parere a chi la guerra l'ha vissuta sulla propria pelle. Io sono stato molte volte in Iraq, e non vi dico cosa mi dicevano gli amici Iracheni dopo aver vissuto tante guerre, davanti alle nostre scelte di spese militari. Guardiamo la realtà dalla parte delle vittime e non degli affaristi, delle lobby delle armi. Sono stato molte volte anche a Sarajevo, anche 20 anni fa durante la guerra, con don Tonino Bello, profeta di pace dei nostri giorni. Vorrei citare per finire questo lungo intervento, quanto dice il vescovo ausiliare di Sarajevo, mons. Pero Sudar. Ci può aiutare tutti a riflettere con un po di pace, anche nel cuore. Ecco cosa dice Sudar: Dopo aver visto e vissuto da vicino che cosa vuol dire la guerra di oggi, non la penso più così. Sono profondamente convinto, e lo potrei provare, che l’uso della violenza ha portato sempre un peggioramento.” “… tutto questo obbliga la Chiesa a farsi segno di contraddizione e ad unire la sua voce a tutte quelle che gridano la pace anche nelle condizioni che, a prima vista, postulerebbero la guerra... Occorre applicare letteralmente il monito di Cristo rivolto a Pietro che con la spada voleva proteggere la vita del Giusto e dell’Innocente:…basta così! (lc.22,5) . Oggi l’unica scelta della Chiesa è la nonviolenza, perché questa è l’unica strada, magari lunga e sofferente, alla pace che viene garantita dalla giustizia.” "

Postato da Franco Salis il 18/02/2012 17:43

Se nei servizi precedenti avevo concesso (e ditelo, va: bontà tua) il beneficio della buona fede ora se non lo elimino, lo metto fortemente in dubbio. Ciò che mi induce a permanere nel dubbio è il fatto che più volte si fa riferimento all’art. 11 Cost. riportandone la prima parte che snatura del tutto la volontà del legislatore costituzionale e ,aggiungo io, anche il buon senso, se è vero che si voglia perseguire la pace. Riporto per intero l’articolo 11: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”. Perché il Papa sovrano assoluto dello Stato della Città del Vaticano, si riserva il diritto di applicare il diritto ,seppure estrema ratio, della pena di morte? ( e dagli, non la finisce più questo qui),perché si autodefinisce Sovrano assoluto? È conciliabile la pace con l’assolutismo? Pensate che solo nel radiomessaggio del primo gennaio del 1950 Pio XII ha riconosciuto il pluralismo e di conseguenza la possibilità di uno stato democratico! “ PRO PACIS ,PARA BELLUM”, se è vero che la massima latina non ha un significato assoluto, ma è pur sempre valida in certe circostanze, quali, per esempio quelle attuali. Il servizio è irritante: “a fronte di un bel taglio rilevante di spesa e, un miglior utilizzo di ciò che resta operativo”. Ma la volete capite che le armi di “offesa” sono armi di difesa La foto che ritrae Massimo Paolicelli mentre spezza in due un fucile è simbolo di una demagogia spaventosa. “ il prezzo di ogni singolo caccia-bombardiere è destinato a salire ulteriormente. Quindi alla fine i risparmi potrebbero essere ben poca cosa”: allora compriamone 135,risparmieremo? Ma non ci si accorge della assurdità della affermazione? Ci si spinge fino a dire “è venuta l’ora che il nostro Paese svuoti gli arsenali e riempia i granai” ma insomma un po’ di pudore! Questa è pura ad una ideologia. Così il presidente delle Acli Andrea Olivero “«Non è solo una questione di risparmi e di efficienza. Quello che auspichiamo, e che purtroppo non vediamo, è un generale ripensamento della nostra politica di Difesa, non una semplice riorganizzazione del comparto militare”. Ma come ti permetti davanti alla minaccia concreta di un Ahmadinejad. con la minaccia di occupare e islamizzare l’Europa di fare questo commento ? questa affermazione denuncia sogni infantili. «Meglio di niente, si potrebbe dire. Ma resta assolutamente discutibile la scelta di investire una cifra che resta considerevole in veicoli militari per missioni d’attacco». NON C’E’ NIENTE DA DISCUTERE, se non riconosci che le “missioni d’attacco” sono missioni di difesa: la tua è pura demagogia»”. Ma ancora non hai capito che è sempre valida la asserzione che “la miglior difesa è l’attacco?” “Con la Rete Disarmo, la Tavola della Pace e Sbilanciamoci, le Acli sostengono la campagna “Taglia le ali alle armi”, che chiede al Governo italiano la cancellazione del programma d’acquisto dei caccia F-35. «L’attenzione alla spesa e agli equilibri economici è un segnale certo apprezzabile e comprensibile da parte di un governo “tecnico”» afferma Olivero.(meno male) «Ma resta l’impressione, in assenza di altri segnali, che l’unica politica industriale del nostro Paese sia quella militare”. Mentre è tempo di riconvertire i nostri impianti industriali alla luce di un nuovo modello di sviluppo»”.? Altra espressione infantile! Aspetta, non essere impaziente come un adolescente: anche se il governo è “tecnico” (non esiste governo tecnico: tutto dovrà passare al vaglio del Parlamento).Ma cosa in soldoni vuoi proporre costruire trattori anzi che carri armati? Lo si diceva anche nel 68! Per fortuna i governi cristiani con sale e non “scipiti” come dice cardinale Bagnasco, non hanno colto la proposta. Accoglierla oggi con la minaccia seria di un pazzo come Ahmadinejad significa la distruzione della nostra civiltà Monsignor Giovanni Giudici, ha osato dire, «Il principio che un cacciabombardiere F-35 non sia la risposta al cammino verso la pace rimane fermo.” Ma chi te lo ha detto? Ma la vuoi capire che scavando sempre nella stessa direzione non troverai mai la fine del tunnel la vuoi capire che questa è quella deformazione culturale contratta in seminario. Ma lo sai cosa significa avere il cervello ingessato? Forse che Gesù non ha sempre parlato di Amore, ma poi come si è comportato davanti ai mercanti del tempio? Se proprio vuoi la pace chiedo: perché non comincia a purificare il Vaticano ?! Vedi oggi il Papa ha invitato i neo cardinali ad esercitare il servizio sino al sacrificio supremo, dopo che lui qualche giorno fa tanto per fare un esempio, ha esercitato il potere inviando in esilio mons. Viganò che lo accusava di malversazione( promuovere ut movere).E Padre Lombardi per non essere da meno dichiara che è sleale passare documenti . Allora vuoi il peacekeeping? comincia a purificare il Vaticano, quello si che sarebbe vero impegno concreto per la pace, diversamente sarebbero parole al vento. Adesso a costo di apparire contradditorio, ma sono ben conscio di non esserlo. Auspico che questi personaggi all’anno venturo vengano candidati al Parlamento e vengano eletti. Vedrete che davanti alla responsabilità di governo rivedranno le loro posizioni, adeguandole alla realtà, per il bene del Paese.Ciao

Postato da folgore il 18/02/2012 13:14

Per la difesa vengono interpellati, da questo Sito, delle persone e movimenti che forse sarebbero felici se un domani la Difesa finanziasse con ZERO € le armi e licenziasse tutti i militari, in nome di una PACE che è solo utopia. Solo che l'articolo 18, mi sembrerebbe giusto, non deve essere citato solo per gli operai e tralasciato per i militari. Ricordando che se oggi in Italia vi è la libertà lo si deve alle armi dei partigiani, degli Alleati e alla difesa della Patria di militari e Forze di Polizia. Forse non hanno ben presente quale sia la situazione politica del Mediterraneo, che sta cadendo in mano a islamisti e jihadisti. Si parla di DIFESA EUROPEA, che ora è solo UTOPIA. Non mi sembra che, alla vista di questa che al limite potrebbe essere una bella favoletta per bambini, di può pensare di ridurre le capacità militari nazionali con mezzo Mediterraneo. D’altra parte mi si dovrebbe spiegare come far digerire ad un contribuente italiano, in un futuro possibile, una eventuale operazione militare che fosse diretta alla difesa delle Falkland/Malvinas o come rendere EUROPEI quegli arsenali nucleari britannico e francesi. Sarà, ma di fronte a tale piano mi viene la malinconia come di fronte alla possibile utilizzazione delle camere di sicurezza della Polizia Giudiziaria (insomma di Polizia di Stato e Carabinieri) per gli arrestati in attesa del processo. (vedasi http://www.genova24.it/2012/02/emergenza-sanitaria-nelle-camere-di-sicurezza-silp-%E2%80%9Cla-questura-minimizza-il-problema%E2%80%9D-28326/)

Postato da martinporres il 17/02/2012 14:01

solo articoli politicamente orientati!

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