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Contro la crisi ci resta la famiglia
"L'italiano dell'anno è la famiglia" - FC 53 - 30 dicembre 2012
Mi congratulo per la scelta azzeccata
della famiglia come “italiano
dell’anno”. La vostra scelta è stata condivisa
dal noto sociologo De Rita, presidente del
Censis e padre di famiglia numerosa. Nel
corso di un’intervista ha usato, più o meno,
le vostre stesse argomentazioni. Poiché
siamo nell’era dell’immagine, ho un rilievo
da farle sulla composizione di quel bel
nucleo familiare che avete scelto per
la copertina. Sono padre di una famiglia
numerosa e nonno di parecchi nipoti, e avrei preferito la foto di una
famiglia con almeno tre figli. La Francia, una decina d’anni fa, fece
una campagna per il terzo figlio. E mise in campo una politica familiare
seria, che le permise di invertire il calo delle nascite. Traguardo da cui
noi italiani siamo ben lontani. Se ne seguissimo l’esempio, anche noi
potremmo raggiungere il risultato medio di due figli per famiglia.
Tante mamme italiane lo vorrebbero. E sarebbe una forte scossa alla
recessione, che ancora ci inquieta.
Bruno M. - Milano
In un Paese in cui c’è un numero consistente di figli unici, aver scelto una
famiglia con due figli, come “italiano dell’anno”, ci pareva una scelta incoraggiante,
anche se minima. Ora, nonno Bruno ci rimprovera, amorevolmente,
per non aver puntato decisamente su una famiglia con tre figli, ricordandoci
l’esempio della Francia, Paese laicissimo se lo confrontiamo con la
“cattolicissima” Italia (almeno a parole), che ha invertito la tendenza negativa
delle nascite. Al di là del numero dei figli, che pur conta, dai nostri vicini
francesi potremmo apprendere, e anche copiare, la politica familiare che
hanno adottato. Visto che noi non siamo in grado di farne una che sia seria
e strutturale. L’Italia ne ha estremo bisogno, se vuole uscire dal “gelo demografico”,
che è anche causa della recessione che la sta affossando.
Pubblicato il 31 gennaio 2013 - Commenti (6)