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Genitori e insegnanti, un patto da ristabilire
Abbonata da anni, leggo con particolare interesse e curiosità la sua rubrica. Mi piacciono le sue risposte e i consigli sempre precisi e ponderati. Le premetto che è da cinque anni che tento di scriverle, ma non ci sono mai riuscita. È appena finita la scuola, e vorrei esprimere, con tutto il cuore, i miei sentimenti di affetto e di ringraziamento a un'insegnante delle elementari di mio figlio. È suor Teresa, una persona davvero speciale. Lei è riuscita a tenere a "bacchetta", per cinque anni e con ottimi risultati, venticinque alunni. Senza "regalare" niente a nessuno, se non ottenuto con l'impegno e lo studio. Noi genitori, spesso, non ci rendiamo conto delle fatiche degli insegnanti. Loro conoscono, forse meglio di noi, i nostri figli. Eppure, durante l'anno, non troviamo un momento per fermarci a parlare con loro. Grazie suor Teresa. E grazie anche a lei don Antonio per quello che fa. Oggi, 13 giugno, da noi a Padova si festeggia sant'Antonio: i miei più cari auguri di buon onomastico.
Michela - Padova
Grazie a te, cara Michela, per gli auguri di buon onomastico. Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che, in vari modi, hanno voluto farmi sentire il loro affetto, assicurandomi preghiere per il delicato compito che mi è stato affidato. Ma non voglio distogliere l'attenzione da suor Teresa e da quanti, come lei, dedicano la vita all'educazione dei nostri ragazzi. Se c'è un appunto da fare, purtroppo anche nelle migliori scuole, è l'assenza di dialogo e collaborazione tra i genitori e gli insegnanti. Famiglia e scuola viaggiano ancora per vie parallele. Hanno smarrito quell'alleanza che rende più incisiva l'educazione dei ragazzi. È un "patto" da ristabilire quanto prima.
Pubblicato il 20 giugno 2012 - Commenti (1)