24
set
La lettera che Dio ci ha indirizzato
Sono un giovane cattolico
e le scrivo per esprimerle
il mio disappunto sulla
Bibbia musicata a tempo
di rap. Non metto in dubbio
la buona fede, ma questa
iniziativa è in contrasto con
l’ascolto della parola di Dio.
Come possono ascoltarla
i giovani d’oggi, se il rap è
rumore? Oggi, nella nostra
società, c’è bisogno di creare
silenzio, perché siamo
frastornati da voci, rumori,
ritmi frenetici e vita senza
pause di riposo.
Simone
Perfettamente d’accordo
con te, caro Simone, quando
dici che oggi siamo tutti storditi
dai rumori e poco abituati
al silenzio. Ma ciò non è in
contrasto con una proposta
che vuol usare il linguaggio
dei giovani per avvicinarli al
testo sacro della Bibbia. E per
far capire che la parola di Dio
ha qualcosa da dire a ciascuno
di noi. Non è parola umana,
che va e viene. Essa dà
una risposta alle nostre insoddisfatte
domande sul senso
della vita. Certo, poi va letta e
meditata nel silenzio e con
l’animo disposto all’ascolto.
In fondo, la Bibbia è la lettera
che Dio ci ha scritto e indirizzato.
In attesa di una nostra risposta.
Pubblicato il 24 settembre 2010 - Commenti (0)