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nov

La mia vita disperata

Sono un giovane con tanta voglia di mettere su famiglia, ora che il Signore mi ha fatto incontrare la compagna della mia vita. Vorrei avere dei figli e costruire il mio piccolo nucleo. Purtroppo, sono senza lavoro. Mi arrabatto con tutto ciò che trovo: lavoretti di muratore, giardiniere o altro. Non ho potuto studiare. Ho solo la terza media. I miei genitori, emigrati dal Sud, erano persone con poca cultura. Non mi hanno dato la possibilità né la spinta allo studio. Di recente, è morto mio padre e ora devo anche pensare a mia mamma, sempre più anziana. La disperazione è la mia compagna quotidiana. La classe politica se ne frega di noi giovani. Non ci danno possibilità di lavoro, mentre continuano ad aumentarci le tasse e a tagliare i sussidi. Le scrivo per avere una parola di conforto. Ma anche con la speranza che qualcuno possa darmi una mano.

Davide F.

Una parola di conforto, da parte mia, c’è tutta. So che per te, caro Davide, che vuoi metter su famiglia, sarebbe più importante una concreta proposta di lavoro. Questa rubrica non è un ufficio di collocamento. Non è nelle mie possibilità garantire un lavoro a qualcuno. Tanto meno illudere con facili promesse. Ma se la tua storia, così semplice e sincera, suscitasse l’interesse di chi potrebbe darti una mano, ne sarei immensamente felice. Per te, per la compagna della tua vita e per la tua famiglia in divenire. D’altronde, non chiedi la luna quanto a prospettive. I lavori manuali pare siano molto ricercati. Si tratterebbe di fare incontrare domanda e offerta. Quando i nostri politici legiferano sul futuro del Paese, mi piacerebbe avessero presenti storie come la tua. E si facessero carico dei giovani come fossero i propri figli. In fondo, tra tanto cinismo e opportunismo, sono anch’essi padri e madri. In qualche angolo del cuore dovrebbe albergare ancora un briciolo di umanità.

Pubblicato il 26 novembre 2012 - Commenti (3)

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Postato da santrev il 28/11/2012 15:48

Mi chiedo dove sia la voce della chiesa, quella dei soloni che affollano il Vaticano. Difronte a casi come questi regna sovrano il silenzio di quella parte della gerarchia della chiesa che in questi casi sa solo stare zitta. Sono gli stessi che sono pronti a condannare quando si parla di uso degli anticoncezionali e non si meravigliano invece se c'é gente che, nonostante abbia raggiunto i 35 anni, e oltre, é obbligata a non procreare perché non se lo può permettere. Se poi formi una unione di fatto, salvati o cielo! Il maggior esponente di Comunione e Liberazione, movimento che organizza il meeting di Rimini, manifestazione che dovrebbe... occuparsi di questi temi, visto che riguardano spesso i giovani, é impegnato in altre faccende visto che trova solo il tempo per scrivere al Papa per imporre un "suo" cardinale a capo della curia milanese, sparlando tra l'altro del predecessore. Dove sono i cattolici in politica, quelli che non trovano nulla da dire sulla vita dissoluta del nostro ex premier? Dov'è il cattolicissimo Giovanardi che in tre anni di sottosegretariato alla famiglia nel precedente governo, si é fatto notare solo per l'affaire IMU della chiesa? Purtroppo caro Davide, la chiesa, quella che gestisce il potere e che dovrebbe attivarsi per costringere i politici ad discutere dei casi come il tuo, é impegnata in altri interessi e a quelli come te che si trovano nella disperazione sa rivolgere parole, tante belle parole, ma purtroppo solo parole! Provo tanta amarezza nel constatare come molti esponenti della chiesa, i quali potrebbero per la loro posizione dare un grande contributo concreto per combattere queste problematiche, si nascondano nel chiuso dei loro palazzi, a difendere chissà che cosa, invece di uscire e andare in mezzo alla gente per condividere con loro gioie e dolori, come Gesú ci ha insegnato.

Postato da giogo il 27/11/2012 18:08

Caro don Sciortino, scrive l'amico Dor55 "sarà dura ma la verità va detta,indipendentemente dalle cause che hanno portato a tale situazione" condivido quanto scrive Dor ma NON condivido "l'indipendentemente", he no non si può sempre bastonar l'asino se il carico è troppo...altri bravi CATTOLICI ?? (anche con la benedizione di molti alti prelati), han governato per otto anni e mezzo filati più altri 28 mesi precedenti e non si può per correttezza di informazione negare questa evidenza... so che ora è anche di moda diciamo non rammentare il recente passato evidentemente da fastidio....e la nostalgia fa pessimi scherzi!! Saluti

Postato da DOR1955 il 26/11/2012 10:17

Reverendo Padre Antonio, risposta ineccepibile e corretta. Peccato che non abbia voluto dare "nomi e cognomi" ai politici (o pseudo-tecnici) che ci governano e non hanno fatto assolutamente nulla, anzi hanno fatto esattamente il contrario, per il mercato del lavoro e per la famiglia. E questi nomi sono i "cattolicissimi" Monti, Ornaghi e Fornero; dai loro ruoli di governo sarebbe dovuta venire la risposta ai milioni di casi come quello di Davide. E invece, dopo un anno dal loro insediamento, mi sembra che le due "categorie" che hanno avuto maggiori difficoltà e sono state "bastonate" sono i lavoratori (mi sembra che siamo a quota - 450.000 o sbaglio?) e le famiglie. Della serie "predicano bene ma razzolano male". E questa è verità; sarà dura ma la verità va detta. Indipendentemente dalle cause che hanno portato a tale situazione.

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Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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