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giu

La polvere sulle vesti della Chiesa

Caro Santo Padre,

leggo dai giornali le vicende che coinvolgono la Santa Sede in questioni non proprio esaltanti. Dalla periferia è difficile sapere quale sia la verità. Anche perché l’informazione non sempre è corretta e disinteressata. L’impressione, comunque, è brutta. Emerge un’immagine di Chiesa intrigante, con persone non limpide, come non ci si aspetterebbe da uomini di fede. Il pensiero è andato subito a te, chiamato a guidare la Chiesa in un momento particolarmente difficile. La scristianizzazione dell’Occidente, l’incertezza dei cuori, le difficoltà economiche fanno vivere un periodo confuso e disorientato. Hai usato espressioni miti, in recenti richiami («il vento che soffia sulla Chiesa», «il linguaggio di Babele»), che fanno però immaginare la tristezza e il dolore che stai vivendo. Desidero portarti conforto, a nome della fede nel Signore che tutti professiamo. Insieme ai cristiani anche noi, parroci di campagna, ti siamo vicini. Ed esprimiamo tutto l’affetto e la comprensione per il momento delicato. Il popolo di Dio ha fiducia in te e nella tua opera. La Chiesa ha attraversato gravi momenti di prova e di persecuzione. Il momento presente è più difficile. La crisi colpisce anche dall’interno: non dai nemici della Chiesa, ma da suoi cristiani sleali. Forse, è arrivato il momento di una revisione strutturale dell’organizzazione ecclesiastica, ancora troppo legata a schemi storici trascorsi e non più adeguati all’evoluzione della vita nel mondo. Gli effetti sono il permanere di funzioni che dovrebbero essere affidate alle Chiese locali, recidendo sul nascere le tentazioni del potere e delle manipolazioni. Caro Santo Padre, la grazia di Dio ti assista e ti conforti: rimaniamo fedeli al Signore e preghiamo per te. Il Signore non ti farà mancare la grazia necessaria per guidare la sua Chiesa. Con affetto grande».

Don Vinicio - parroco di campagna

Caro don Antonio,

sono un cattolico praticante e sono tramortito da quanto leggo, in questi tempi, sulla bufera abbattutasi sul Vaticano. Cardinali che tramano, altri che vengono allontanati, altri che raccomandano amici per cariche pubbliche. E poi c’è chi frequenta salotti mondani. O partecipa a cene con politici potenti. Nel frattempo, il presidente dello Ior è fatto fuori. Vicende che rattristano il Papa. Ma non era meglio nel passato. Dentro e fuori le mura vaticane. All’ex ministro Maroni è stata assegnata una delle più alte onorificenze della Chiesa, che si dà solo a chi ha condotto vita esemplare e reso importanti servigi alla Chiesa. C’è pure chi s’è dato da fare perché il successore del cardinale Dionigi Tettamanzi a Milano desse forti segnali di discontinuità col passato. E non fosse ostile a una parte politica. Ai politici si chiede di essere trasparenti, ma all’interno della gerarchia si moltiplicano le trame per successioni improbabili. In qualche movimento ecclesiale, persone votate alla povertà, castità e obbedienza fanno vacanze da sogno. Con lussuosi yacht a disposizione. E cene e pranzi pagati “a loro insaputa”. Vivono nel lusso, mentre il Paese è travolto da una crisi profonda. A Milano, poi, un sacerdote si avventura in imprese folli legate a un ospedale. Ha creato, sì, una struttura sanitaria d’eccellenza, ma ha seminato debiti in miliardi di euro. E acquisito ville per sé e i suoi amici. Con un jet privato che lo portasse di qua e di là nel mondo. Soldi, tanti soldi. E potere, tanto potere. E mai una parola di rimprovero da parte della gerarchia. Noi, poveri credenti, che dobbiamo pensare e fare? Per quanto mi riguarda, continuerò a frequentare la Messa e i sacramenti. Confesso, però, che faccio fatica a credere in questa gerarchia. Ma, in fondo, la Chiesa non siamo tutti noi?

Paolo G.

Due lettere dal tenore diverso. La prima, colma di affetto per il Papa, rattristato dalla bufera che si è scatenata in Vaticano. E che ha coinvolto le persone a lui più vicine. L’altra, più critica, elenca una serie di scandali e perplessità, dentro e fuori le mura vaticane. Con grande sconcerto e smarrimento dei credenti. Entrambi gli scritti sollecitano verità e trasparenza. Più pulizia e una testimonianza di vita aderente al Vangelo. La Chiesa, come più volte ricordato, è “santa” per sua natura. Ma fatta da uomini, con i loro pregi e difetti. A ogni livello. La storia ci insegna che il cammino di due millenni di cristianesimo è lastricato, oltre che di martiri e testimoni, anche di errori e peccati. Di cui chiedere perdono. Come ha fatto Giovanni Paolo II, in occasione del Giubileo del Duemila.

L’altro giorno, interrogato sulle vicende dei “corvi” in Vaticano, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della cultura, ha detto: «La Chiesa non è una realtà che decolla dal mondo verso cieli mitici e mistici. È una realtà che è impiantata nel terreno. E, qualche volta, il terreno è anche fango. E impolvera le vesti». Alla luce delle vicende di questi giorni, sono quanto mai profetiche le parole che, nel Venerdì santo del 2005, l’allora cardinale Ratzinger scrisse a commento della Via Crucis: «Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a Lui. Quanta superbia, quanta autosufficienza». E, rivolgendosi al Signore, aggiungeva: «Spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che sta per affondare. Una barca che fa acqua da tutte le parti. La veste e il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Abbi pietà della tua Chiesa. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi».

Non giova nascondere o minimizzare il momento di tristezza e confusione che avvolge, oggi, la “barca di Pietro”. C’è necessità di “prendere il largo”. Con una nuova classe di traghettatori che, sulla scia del Vaticano II, abbiano più coraggio. Per dare alla Chiesa e al mondo una nuova primavera. Una ventata di ottimismo e speranza, di cui c’è tanto bisogno. Ma l’enfasi (o accanimento) che qualche giornale riserva alle vicende vaticane è sospetta. Chiesa non è solo gerarchia, ma tutto il “popolo di Dio”: clero e fedeli laici. Con la stessa dignità e missione. Una ricchezza di “doni ecarismi”. Fino alla persecuzione e al martirio, come avviene in tante nazioni del mondo. Anche se ciò non fa notizia e non interessa i mass media. A un giornalismo “ammalato” di gossip e sensazionalismo, quattro “corvi” romani interessano più di un evento mondiale come il Family 2012 a Milano. O di un milione di persone che, nel parco di Bresso, si sono strette attorno al Papa, con affetto e fedeltà. E l’hanno applaudito a lungo, a conclusione della Messa, presenti anche il presidente del Consiglio Mario Monti e diversi ministri del Governo.

Nel corso dei secoli, la “barca di Pietro” è stata sballottata da onde alte e pericolose. A chi pensa di poterla affondare, come un tempo Napoleone, va ricordata la fulminante risposta che il segretario di Pio VII, cardinale Consalvi, diede all’imperatore: «Maestà, in tanti secoli, non ci sono riusciti nemmeno i preti!».

Pubblicato il 07 giugno 2012 - Commenti (16)

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Postato da folgore il 13/06/2012 22:01

@Profe, una cosa sono le corrispondenze private tra Premier che escono dagli archivi ed un altro quelle che vengono ad essere recepite tramite vie non certo approvate dalla nostra Costituzione. Sapere quello che il tal religioso riferiva (privatamente) al Santo Padre circa un argomento (su richiesta esplicita di quest'ultimo) non m'appare il massimo per parlare di trasparenza. Se andiamo avanti col tuo ragionamento allora tanto vale mettere anche un bel microfono nel confessionale quando ci va il tal politico....

Postato da Profe il 13/06/2012 15:22

E' vero che la segretezza della corrispondenza privata è un diritto, però vengono spesso conservate anche le lettere private (confidenziali) tra persone che svolgono un ruolo pubblico. Perchè? Perchè tutto permetterà la ricostruzione storica. La Storia si fa attraverso decisioni pubbliche che trovano la loro espressione in documenti ufficiali (scritti, audio, video...), ma anche in questi atti privati. Risultano importanti persino i colloqui privati intercorsi tra uomini/donne che ricoprono cariche pubbliche o comunque entrano in contatto coi potenti. Ecco perchè il giornalista ha il diritto/dovere di cercare la verità dei fatti anche nella sfera privata, che non è mai così avulsa dalla responsabilità pubblica dei potenti da poter essere considerata intoccabile (per esempio, ora la Minetti, evidentemente scelta in base ai suoi meriti e retribuita da noi contribuenti, decide delle nostre sorti...). E l'informazione che ne deriva non è gossip (= dicerìa), ma una luce che ci permette di chiarire la situazione. A che cosa serva o a chi giovi tutto ciò, deciderà poi il lettore sentendo le varie "campane". Io sono dell'idea che, grazie all'informazione, ma distinguendo oculatamente tra giornalisti , un'idea su quanto accade nei palazzi del potere possiamo farcela.

Postato da folgore il 12/06/2012 21:29

Dare maggiore responsabilità alle chiese locali? Dopo quanto avvenuto in certe zone ove si cercava di sopire lo scandalo pedofilia colle assicurazioni alle vittime beh si è detto che era meglio una cura centrale. Ora si dice il contrario....Si dice che il prossimo anno non si darà l'8 per mille alla Chiesa cattolica....beh ognuno è libero di dare la sua adesione a chi vuole....se è solo una questione di denaro. Sinceramente non ho mai applaudito il giornalismo "dal buco della serratura", che sembra rammentare quei film boccacceschi degli anni '70, e manco ora applaudo chi pubblica della corrispondenza privata. E manco tengo in considerazione quanto v'è scritto.

Postato da martinporres il 11/06/2012 17:42

In questi ultimi 30/40 anni diversi scandali finanziari hanno visto coinvolto lo IOR, adesso è ora di finirla!!! Vanno create delle regole perché certe situazioni non abbiamo più a ripetersi, altrimenti la credibilità della Chiesa viene messa a dura prova. Come azione di protesta assegno il mio 8x1000 alla Chiesa Valdese Metodista.

Postato da Franco Salis il 11/06/2012 15:09

@ brunoi il 09/06/2012 19.35,prima osservazione non è elegante iniziare il commento con una virgola. Presuppone che tu abbia scritto il nome e poi lo abbia cancellato, oppure errore di digitazione. Però, l’ho riconosciuto e lo riconosco, NON SONO IO CHE POSSO DARE LEZIONI DI “ELEGANZA”. A me tu sembri il “contro corvo del vaticano” senza offesa, io per lo meno non dò una valenza negativa. In questo che sto invece per dire sono un maestro: nessuna verità o falsità può essere presa in considerazione, se NON E’ DOCUMENTATA! Tu ti ostini a negare senza documentare un bel niente con la stessa faccia tosta di mons. Lombardi. Io ho detto almeno dieci volte che dispongo di una lettera firmata Ratzinger, datata 15.5.2001 allora prefetto della congregazione della fede, ex sant’ufficio, in cui minaccia, e come se minaccia, la scomunica a chi parla. (nota l’uso del presente storico!) Col 2005 ha cambiato strategia.(Se ti interessa ho scaricato tutte le prese di posizione del Papa attinte da Avvenire, Repubblica, Corriere della sera, qualche volta dalla stampa). Ho chiesto dieci volte che qualcuno mi dicesse se tale lettera fosse autentica o meno: nessuno ha mai risposto, né in verità pretendo risposte. Debbo però dedurre che è autentica. La polizia belga ha messo in essere una azione di polizia, applicando la legge belga, e non intendeva affatto dare spettacolo: questo è un po’ offensivo, e va anche oltre le affermazioni comprensibili, ma non condivisibili del cardinale Bertone. Che spettacolo vuoi che volessero dare se non mi risulta che vi fossero telecamere? Non speravano di trovare nulla, quando si fa una azione di polizia SI CERCA e non sempre si trova, nella fattispecie un criminale. Ora vacci tranquillo la stragrande maggioranza dei fedeli belgi sono con la polizia e non per questioni di campanile. I fedeli belgi sono fedeli a Cristo e non agli intrighi del vaticano. Eh quante belle cose ci potremo raccontare se ci incontrassimo intorno a una bottiglia di “Turriga”, in cui tu dovrai fare la parte del leone, perché io ormai non posso bere più di 10 cc, solo nelle grandi occasioni Adiosu

Postato da santrev il 10/06/2012 21:07

Vorrei ricordare a don Vinicio che ci sono stati anche i cattolici che hanno attaccato Tettamanzi per essere andato a perorare la causa dei Rom. In fondo non aveva fatto altro che dare vita all'accoglienza, di cui la Chiesa si vanta di essere paladina. In quella occasione non ho sentito la parola del Papa a difesa del cardinale. Forse stava soffrendo per conto suo senza farcelo sapere. Speriamo sia stato cosí. Poi, per quanto riguarda le congiure di palazzo, in Vaticano sono decenni, forse esistono da quando ci sono i palazzi, ed ora che la stampa é riuscita a fare breccia e a divulgare alcune malefatte, c'é chi se la prende con la stampa! Forse a don Vinicio nessuno ha spiegato quanti siano i nobili che la curia romana sta proteggendo e che con la Chiesa nulla hanno a che fare. Sono quelli che aspettano che venga ufficializzata la santitá di Pio XII, che darebbe finalmente loro prestigio! Che nobili princípi... Personalmente sto aspettando la caduta fino in fondo della Chiesa. Solo quando si abbasserá a vivere la vita degli umili e dei sofferenti, essa potrá dimostrare di essere Chiesa. Qualcuno ci sta provando per conto suo, ma é troppo poco. Finché nei palazzi vaticani vedremo circolare affaristi travestiti da cattolici, sará difficile dimostrare che lo scopo sia quello di diffondere il Vangelo. Non so tra quante generazioni ció accadrá, ma sono certo che ció accadrá. Una chiesa che non sa dialogare con i Rom, o con gli islamici, o comunque con chi non professa il cattolicesimo che futuro puó avere? Molte delle coppie cattoliche che si sono sposate in chiesa, si rifanno vive dal parroco al momento del battesimo del figlio, della comunione, della cresima. Per il resto il parroco non le vede piú. Qualcuno degli scienziati che la Chiesa spesso raduna nei convegni per dibattere il tema della famiglia ha mai cercato di dare una risposta in merito? Non mi pare proprio. Conosco coppie di conviventi che la chiesa non riconosce e lo Stato nemmeno, di cui le donne si guardano bene dal mettere al mondo figli, altrimenti perdono il lavoro, unica forma di sostentamento della coppia. E di fronte a questi problemi la Chiesa dov'é? A Milano in piazza, a difendere la famiglia cristiana e ad osannare il Papa...! Dio, quanti anni passeranno prima di vederlo di nuovo qui? Piú o meno come se si trattasse della finale del campionato mondiale di calcio! Di sicuro a far cadere la Chiesa in basso non saranno i preti, anche perché ce ne sono sempre meno....

Postato da Massimo Menzaghi il 10/06/2012 15:28

non sono d'accordo con l'accusa di accanimento da parte di una parte della stampa: il milione di persone non centra nulla con l'altra vicenda, come non centra il popolo santo di Dio e tutto il bene che la Chiesa porta nel mondo: non è che alla fine si possa fare una somma algebrica tra bene e male! Quel male va denunciato, condannato e poi se vogliamo anche perdonato, ma la verità deve trionfare! Non avremo paura che salti qualche poltrona, spero! Continuiamo a ricordarci che la salvezza ci viene da Altro: dimostriamolo!

Postato da brunoi il 09/06/2012 19:35

,evita di fare confusione e informati bene: nel 2005 il Papa non minaccio''ì nessuna scomunica per chi scopriva preti pedofili,ma se mai il contario. L'azione della polizia belga durante una riunione di Vescovi cattolici aveva solo lo scopo di fare spettacolo. Addirittura rasentarono il ridicolo quando aprirono perfino le tombe dei Vescovi deceduti sperando di trovare chissa' quali segreti o documenti al suo interno. Una commedia alla Dan Brown!

Postato da giorgio traverso il 08/06/2012 19:13

A mio parere si sta confondendo,la Fede,con il lato finanziario della questone.Il Vaticano,è lo stato più ricco del mondo,e tutti quelli che amministrano i suoi beni,sono uomini di Fede.Perciò da loro ci si aspetta un comportamento molto ma molto trasparente.Vorrei ricordare,per chi se lo avesse dimenticato,il fatto del San Raffaele e di Don Verzè. giorgio traverso

Postato da luciocroce il 08/06/2012 18:13

Caro Direttore, innanzitutto grazie per l'usuale completezza dell'informazione fornita. Per un giornale cattolico non è facile scrivere di queste dolorose vicende; Lei lo sta facendo in maniera eccellente anche ora. In alcune prese di posizione di parte cattolica, invece, sembra quasi che la colpa non sia di chi pone in essere comportamenti oltremodo riprovevoli ma di chi pubblica i documenti comprovanti tali comportamenti; ma se siamo tornati a tempi e costumi che speravamo definitivamente superati, possibile che sia sempre e solo colpa degli "altri" ? E l'incredibile vicenda del Capo dello IOR, Gotti Tedeschi? Lascia estterrefatti, tra l'altro, l'ipotesi che egli avrebbe redatto, affidandolo a mani sicure, un memoriale a mo' di assicurazione sulla vita, per proteggersi dai suoi nemici all'interno del Vaticano! Viene davvero da pensare che la "Chiesa del Concilio" sia stata solo una breve parentesi che non tornerà mai più. Un caro saluto lucio

Postato da Profe il 08/06/2012 17:38

Sinceramente non capisco chi butta tutto in politica! Negli anni '70 qualcuno sosteneva che anche quando compri le scarpe fai politica. Ora leggo che i giornalisti fanno politica non informazione; forse la base del ragionamento è la stessa. A me interessa che i giornalisti mi informino, sia su quello che decidono i n/s politici sia anche su fatti riguardanti chi è al potere. Poi occorre sempre leggere criticamente e dare fiducia a chi se la merita. Per esempio bisogna distinguere tra chi normalmente non inventa le notizie e chi invece lo fa abitualmente, ma certo non solidarizzo subito e acriticamente con chi viene accusato, solo per paura che sia un'accusa politica (adesso anche i calciatori si difendono così...). Invece chi viene pescato una volta a scrivere falsità (v.il caso Boffo)non gode della mia stima; chi scrive libri, e magari vince le cause intentategli per diffamazione o calunnia, probabilmente è stato attento e lo sarà anche in seguito, nel riferire i fatti. Quanto al Vaticano, penso che tutti si augurino trasparenza e comportamenti coerenti (tranne chi usa le cariche per il proprio tornaconto).

Postato da giogo il 08/06/2012 17:37

Non entro nel merito delle lettere di cui sopra, hanno scritto molto altri lettori, ma un'opinione espressa da Libero Leo che come di frequente bacchetta il buon direttore, quando si tratta di difendere il sultano del bunga-bunga, ecco direi che di questi tempi mi pare "vergognoso" semplicemente mettere in dubbio certe LAPALISSIANE VERITA'...ma questo signore segue le vicende che riguardano uno straricco sporcaccione che sopratutto continua a ricattare l'attuale governo dopo i danni causati al Paese?? Perchè con la fame di far cassa non si vendono le frequenze tv?? perchè NON si riesce a mettere in essere una giusta patrimoniale ( con il consenso dato in tv da Abete,Dal Vecchio e altri) e altre amenità...sarà perchè il poveretto ha speso troppo per la campagna acquisti (non di calciatori ma di deputati ovviamente) se non si è accorto il Leo dia magari uno sguardo ai risultati elettorali ai sondaggi...e magari legga un po meno i giornali del padropne. Saluti

Postato da silpi48 il 08/06/2012 12:05

La stampa fa certamente sensazionalismo, ma non certo su fatti inventati. Non si può minimizzare su quanto sta succedendendo, anche perchè non si sta facendo di certo chiarezza da parte del Vaticano. E' vero, la Chiesa non è la gerarchia, ma è la gerarchia che agli occhi del mondo rappresenta il popolo cristiano. Una parte di questo popolo, per gli stessi motivi, nel 16° secolo si è ribellata (Lutero, Calvino e altri) e si è staccata da Roma. Non so se stiamo vivendo la stessa situazione, ma certamente se nella gerarchia non vi sarà una vera ventata di rinnovamento e di chiarezza, il rischio sarà molto più grande di una divisione tra "il popolo di dio", perchè darà modo a molti cristiani di allontanarsi dalla propria fede. E' anche vero che la Chiesa è anche impiantata nel terreno e che nel suo cammino si può trovarsi in mezzo al fango, ma deve avere la forza anche di non impantanarsi, ma la sensazione purtroppo, vera o falsa che sia, sembra quella di un arrocamento del potere dove le parole del Papa non trovano quell'accoglimento che dovrebbe. La Chiesa ha passato anche tempi peggiori e la mia preghiera è che con l'aiuto dello Spirito Santo, le parole del Papa siano accolte da tutti è spiri nuovamente quel vento di rinnovamento che ha ispirato il Concilio Vaticano II e Papa Giovanni XXIII, che sembra abbia smarrito la sua strada, anche perchè è molto facile uscire dalla Chiesa, mentre è molto difficile il rientrarci.

Postato da Franco Salis il 08/06/2012 09:31

Cerco, in tanto sconcerto, di porre alcuni punti fermi, SENZA BARARE ,per non confondere ulteriormente i miei fratelli in Cristo. Innanzitutto ,io non parlo di “errori e peccati”, ma di delitti. Leggo “La Chiesa, come più volte ricordato, è “santa” per sua natura, ma fatta da uomini, con i loro pregi e difetti.” Non riesco ora a trovare su Avvenire una puntualizzazione della frase “non guardare a i nostri peccati ma alla fede della tua Chiesa”. Ove il teologo, spiegava che si trattava della Chiesa= Sposa di Cristo. Davanti a simile Immagine , ho dichiarato allora e lo ribadisco ora, io ho solo il dovere del “ silenzio”, inteso non come rinuncia a parlare, ma creare le migliori condizioni di ascolto. Ma c’è anche la Chiesa come popolo di Dio, dove ci sono tutti i battezzati, che con carismi diversi, rendono grazie al Signore per il dono di continuare la sua creazione sotto le più svariate forme, ANCHE DELL’ERRORE. E’ ormai accettato da tutti i pedagogisti che “l’errore ha una valenza positiva”, anche per l’uomo. Purtroppo ci sono alcuni che si sono impossessati delle redini del “gregge”, e, compiendo delitto canonico, lo pascono con erba avvelenata (vedi preti pedofili che il Papa ha coperto sino al 2005,addirittura minacciando scomuniche). L’espressione “tu sei Pietro e su questa Pietra edificherò la mia Chiesa” non può assolutamente giustificare il “primato petrino”. Continuo a pensare che esso sia frutto del maligno, o, più esattamente, il suo abuso. Vedi in tal senso non “i giornali”, ma il pensiero di cardinali e teologi sparsi in tutto il mondo ,che giudicano questo principio causa dell’esercizio del potere, che sta alla base di ogni male, anche e soprattutto in vaticano. Questo non può essere il rifugio di perseguiti, non perseguitati, dalle procure italiane, pena l’accusa di collusione con attività criminali. E’ del tutto inutile che cardinale Angelo Sodano -che aveva definito "chiacchiericcio" il clamore mediatico sollevato sullo scandalo dei preti pedofili- dica ( F.C. 07/06/2012 “Diversità di opinione non significa divisione»), perché a questa palese menzogna non crederà neppure il più ingenuo dei fedeli . Il vaticano non risponde alle “rogatorie” delle procure italiane. Si sarebbe dovuto immediatamente creare incidente diplomatico, se avessimo avuto una classe politica più matura, con ciò che ne sarebbe conseguito. Ma questo incidente avrebbe ristabilito il principio di Libera Chiesa e Libero Stato di cavouriana memoria, in termini più maturi e non di sudditanza. Caro don Vinicio e caro Paolo G. e caro don Sciortino L’azione della polizia belga che il 24 giugno 2010 ha fatto irruzione in una chiesa interrompendo una riunione vescovile, è stata una azione perfettamente lecita in uno stato in cui i cittadini non siano sudditi della gerarchia della chiesa che è in Belgio. Con buona pace di Pontifex e della gerarchia italiana. Allora, prima di attribuire le colpe alla “stampa laicista”, diciamo prima di tutto se queste cose sono vere o false. Se sono vere appartengono a Dio e vanno dette, se sono false appartengono al maligno ED E’ DOVERE DEL CRISTIANO AUTENTICO CONDANNARLE SENZA SE E SENZA MA. Caro don Vinicio, perché chiami “Caro Santo Padre” il Papa? Caro, va bene, è una manifestazione di affetto, ma Santo, no, e non farmi la separazione farisea della persona dalla carica. Santi sono quei preti che si fanno ammazzare per portare Cristo,” gratuitamente, senza secondi fini ,e anche quelli che rimangono esposti al pericolo e non quelli che fuggono a Roma. Questo Papa non è il capo di quella Chiesa di cui parla don Sciortino, ma il capo di una consorteria dedita all’esercizio del potere . Vedi Matteo, cap. 6 ( 2,3,4 ) Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Cap. 23,(3)”Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché, dicono e non fanno.(4) legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito …(9) «E non chiamate 'padre' nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è in cielo”. Caro don Vinicio, il fatto solo che tu ti ponga questi problemi, significa che hai un” cuore puro e saggio” .Ciao

Postato da Libero Leo il 08/06/2012 00:28

Don Sciortino scrive: “Ma l’enfasi (o accanimento) che qualche giornale riserva alle vicende vaticane è sospetta.” “A un giornalismo “ammalato” di gossip e sensazionalismo, quattro “corvi” romani interessano più di un evento mondiale come il Family 2012 a Milano.”. Finalmente egli si accorge che “qualche giornale”, a cui pare che in passato abbia dato grande credito, non è poi così meritevole di credito. Forse si è accorto che il giornalismo dominante è spesso intriso non solo di gossip, ma anche di odio e di falsità. E’ un giornalismo che ha ingannato ed inganna milioni di lettori, e che condiziona moltissimi giornalisti. E’ un giornalismo che fa soprattutto politica e subordina la notizia al suo interesse. Recentemente il suo “grande capo” ha dato il là ad una nuova campagna di stampa contro la Chiesa ed il Papa. E subito i giornalisti a lui collegati si sono impegnati con ”enfasi (o accanimento)”. Questi stessi giornalisti in passato hanno condotto altre simili campagne di gossip e di falsità contro altre autorità; ma Famiglia Cristiana apparentemente non se ne era accorta e, forse involontariamente, aveva contribuito ad alimentare. Ora tocca alla Chiesa; e Famiglia Cristiana finalmente parla di giornalismo “ammalato”. E’ ormai noto che quasi tutti i giornali fanno politica più che informazione. Perciò bisogna essere molto cauti prima di dar loro credito. Se criticano qualcuno è altissima la probabilità che lo critichino sulla base di fatti non provati, tacendo fatti a suo favore ed, a volte, costruendo false prove a suo carico. E’ altissima la probabilità che la verità sia il contrario di quella che ci vogliono far credere. Perciò è più opportuno essere solidali con i criticati, piuttosto che pensare ciò che vogliono farci pensare questi giornalisti intrisi di livore, se non di odio.

Postato da DOR1955 il 07/06/2012 16:23

Reverendo Don Antonio; "polveri sulle vesti della Chiesa" - argomento "spinoso e delicato". Ma il tutto trova una completamento esattamente nella frase che ha concluso la sua risposta: " ..... in tanti secoli, non ci sono riusciti nemmeno i preti". A significare che i nemici della Chiesa non sono fuori della Chiesa, ma dentro. E questo è motivo di disorientamento per tanti credenti i quali sperano che chi ha ruoli importanti sia di esempio "Cristiano" per il popolo di Dio. Però, come lo stesso allora Cardinale Ratzinger, ora Papa Benedetto XVI ebbe a dire: "Quanta sporcizia c’è nella Chiesa, e proprio tra coloro che, nel sacerdozio, dovrebbero appartenere completamente a Lui. Quanta superbia, quanta autosufficienza», sarebbe bene, per la Chiesa stessa, e per tutti i Battezzati che in qualche modo ci appartengono, non nascondere gli errori di questi uomini e, seppure con la dovuta Carità Cristiana, rimuoverli da ruoli che non sanno interpretare. Punendoli anche, per aver dapprima mancato al giuramento fatto a Dio e poi per il tradimento verso la sua Chiesa. Senza paura, se si crede nello Spirito Santo.

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Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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