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Le ferite del terremoto

Grazie a Dio, c'è Famiglia Cristiana. Ovunque ci giriamo, invece, c'è solo malcostume. Per non dire delle tragedie che ci colpiscono: alluvioni, terremoti e stragi, come quella di Brindisi. L'Apocalisse sarà qualcosa di diverso? Ciononostante, la generosità degli italiani, dai volontari alla Protezione civile, alle Forze dell'ordine, ci dà la spinta per ricominciare. Per questo, sono orgogliosa di essere italiana. Mi permetta, però, una domanda: siamo sicuri che i soldi raccolti per queste calamità vadano a buon fine, e non prendano strade diverse? E perché, nella generosità, i politici non sono in prima fila, con un loro contributo particolare? Temono di finire in povertà?

Rina

Nei momenti difficili, gli italiani danno il meglio di se stessi. È noto. Lo vediamo anche in questi giorni, con la catena di solidarietà messa in moto per soccorrere le popolazioni dell'Emilia ferite dal terremoto. Per qualche "sciacallo" che specula sulle tragedie, ci sono migliaia di volontari che, con generosità e dedizione, si impegnano allo stremo. Scene e storie commoventi. Qui emerge la vera Italia, solidale e generosa. Quella che sa rimboccarsi le maniche. Non recrimina né si perde d'animo, nell'attesa che siano altri a muoversi. È il volto vero dell'Italia. Quello che promuove i gemellaggi tra paese e paese. O che destina i soldi raccolti alla Caritas e ad altri enti per ricostruire le case distrutte dal terremoto. Stai tranquilla, cara Rina, l'Italia è meglio di quel che appare. Fidati.

Pubblicato il 21 giugno 2012 - Commenti (2)

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Postato da Franco Salis il 25/06/2012 18:51

Mons. Mariano Crociata (avvenire 25.6.2012) dice “Ambiguità, incoerenze, contraddizioni" che caratterizzano la presenza dei cattolici nella politica e nel sociale "contribuiscono a spiegare la situazione dell'Italia di oggi” CHE IMPUDENZA! E mettici anche tu in quei cattolici, come ha fatto il cardinale Borromeo nei confronti della confessione di don Abbondio. Non salire sul pulpito, quasi che tu sia estraneo a “Ambiguità, incoerenze, contraddizioni”. Più ti estranei e più i cristiani pensanti, ti ritengono coinvolto e più si allontanano dalla chiesa. Tu puoi convincere le beghine, ma “verrà un giorno”(Padre Cristoforo a don Rodrigo),e allora saranno dolori. Questa è una mia libera aggiunta, il Manzoni non c’entra. Giustissima l’esortazione di don Sciortino, ma sarebbe stata più giusta se avesse aggiunto, “nonostante il clero”. Ma branda il 25/06/2012 15.32,io non sono sicuro se il tuo discorso ha un carattere ironico

Postato da branda il 25/06/2012 15:32

A tal proposito il prete avellinese don Vitaliano della Sala, ieri, in occasione della "Giornata per la carità del Papa", ha ribadito dall'altare ai fedeli di Mercogliano (Avellino): "I soldi che raccogliamo dovrebbero essere destinati a opere di carità del Santo Padre ma così andrebbero ad alimentare le casse dello Ior, che è una banca al centro di strane vicende. Non è certo la sua figura di guida ad essere in discussione, ma cosa c'entra una banca con il Vaticano e con la missione della Chiesta cattolica?". Questo per rispondere al lettore. A don Vitaliano direi, invece, che se vuol sapere come il Vaticano spende i soldi basta che legga i giornali, soprattutto le pagine di cronaca giudiziaria. Cordialmente, Marco Anzalone

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Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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