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giu
Le ferite del terremoto
Grazie a Dio, c'è
Famiglia Cristiana. Ovunque ci giriamo, invece, c'è solo malcostume. Per non dire delle tragedie che ci colpiscono:
alluvioni,
terremoti e stragi, come quella di Brindisi. L'Apocalisse sarà qualcosa di diverso? Ciononostante, la generosità degli italiani, dai volontari alla Protezione civile, alle Forze dell'ordine, ci dà la spinta per ricominciare. Per questo, sono orgogliosa di essere italiana. Mi permetta, però, una domanda:
siamo sicuri che i soldi raccolti per queste calamità vadano a buon fine, e non prendano strade diverse? E perché, nella generosità, i politici non sono in prima fila, con un loro contributo particolare? Temono di finire in povertà?
Rina
Nei momenti difficili, gli italiani danno il meglio di se stessi. È
noto. Lo vediamo anche in questi giorni, con la catena di solidarietà
messa in moto per soccorrere le popolazioni dell'Emilia ferite dal
terremoto. Per qualche "sciacallo" che specula sulle tragedie, ci sono
migliaia di volontari che, con generosità e dedizione, si impegnano allo
stremo. Scene e storie commoventi. Qui emerge la vera Italia, solidale e
generosa. Quella che sa rimboccarsi le maniche. Non recrimina né si
perde d'animo, nell'attesa che siano altri a muoversi. È il volto vero
dell'Italia. Quello che promuove i gemellaggi tra paese e paese. O che
destina i soldi raccolti alla Caritas e ad altri enti per ricostruire le
case distrutte dal terremoto. Stai tranquilla, cara Rina, l'Italia è
meglio di quel che appare. Fidati.
Pubblicato il 21 giugno 2012 - Commenti (2)