04
set

Riconoscersi in questa Chiesa?

Faccio fatica a riconoscermi in questa Chiesa. La deriva, prima civica poi etica, non sembra scuotere i suoi rappresentanti. Pensano più a difendere i propri privilegi che a sostenere le famiglie che soffrono, disperate per il futuro dei figli. Non voglio generalizzare, ma questa è la situazione. I vostri richiami sono sempre stati puntuali e precisi sulla “carità di Stato”, denunciata come offensiva della dignità delle persone. La Chiesa ha due millenni di vita e ha attraversato stagioni difficili. Oggi, la minaccia più grave è l’indifferenza. C’è il rischio che il cristianesimo si trasformi in religione civile, senza più la forza della profezia. Abbiamo perso il concetto di Chiesa come “popolo di Dio”, del Vaticano II. Siamo in un vicolo cieco. Compromesso dopo compromesso.

Giordano M.

Al di là di alcune accuse generiche sulla Chiesa, sento nelle tue parole una nostalgia di quell’ottimismo che il Vaticano II aveva suscitato, cinquant’anni fa. Quando rilanciava la profezia nella Chiesa. E, soprattutto, nella riscoperta della comune dignità di tutti i fedeli, in quanto “popolo di Dio”, partecipi dello stesso battesimo e della stessa missione, pur con compiti differenti. I laici non sono subordinati al clero, né cristiani di seconda scelta. Così come la vocazione missionaria è impegno di tutti.

Pubblicato il 04 settembre 2012 - Commenti (5)

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Postato da giovanna maria 1966 il 24/09/2012 10:35

riguardo la lettera del sig. Giordano, devo dire che anch'io faccio tantissima fatica a riconoscermi in questa Chiesa, che è brava soltanto a fare del "moralismo" e del "buonismo" inutili! è brava soltanto a parlare per frasi fatte, ma poi non sa trasmettere realmente messaggi in grado di avvicinare la gente, soprattutto i giovani! sa soltanto pronunciare anatemi! e poi riguardo il fare figli perchè sono una risorsa: tutte le persone di buona volontà sono una risorsa!! e un'altra cosa brutta che ha è che pretende di essere solo lei a possedere la verità e tutti, volenti o nolenti, devono accettarla senza discutere! e invece ci sono alcuni campi in cui ognuno può avere la sua opinione diversa dalla chiesa e non per questo sentirsi "eretico"! la Chiesa va snellita! dev'essere molto meno rigida altrimenti le persone si allontaneranno ancora di più!, deve veramente saper trasmettere dei messaggi che hanno valore! invece di stare sempre a fare "moralismo". Non nascondo che certe volte mi viene la tentazione di abbandonare la chiesa cattolica e se non lo faccio è perchè comunque ci sono dei religiosi in gamba, come ad esempio lo è stato un Martini o una madre Teresa di Calcutta, ma se dovesse essere per il Vaticano probabilmente sarei diventata atea! Mi scuso ma non vuole essere una polemica, soltanto uno sfogo da parte di una personan profondamente delusa dalla "gerarchia vaticana"!

Postato da Andrea Annibale il 09/09/2012 17:16

Sono d’accordo con le riflessioni che precedono. La società in cui viviamo ci propone modelli ossessivamente individualisti e soggettivisti. Il cattolicesimo ha molte cose buone per chi si sforza di praticare un cammino serio di appartenenza alla Chiesa. Parlo della dimensione comunitaria della fede che si accosta alla dimensione individuale. Accanto ad un “io credo”, c’è un “noi crediamo”. Perciò, ogni parrocchia deve farsi famiglia in cui si cresce insieme condividendo tutto. Disoccupazione, malattie fisiche e spirituali tutto va portato in dono alla Chiesa innanzitutto tramite la comunità parrocchiale. Qui si dà e si riceve, proseguendo il cammino cristiano in una dimensione comunitaria senza la quale la fede non è che non abbia valore ma ne esce un po’ snaturata e svilita. A mio avviso, prima c’è l’amore incondizionato verso QUESTA Chiesa e verso il prossimo, poi c’è la possibilità di migliorare le cose. Non si può dire “amerei la Chiesa se fosse diversa” perché bisogna misurare ciò che ognuno può dare alla Chiesa e non solo ciò che può ricevere. Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

Postato da masperi.umberto@yahoo.it il 08/09/2012 14:24

Con tutta la stima che SINCERAMENTE ho verso don Antonio penso ,tuttavia, che la Sua risposta non colga nel segno ; e non è forse (speriamo di NO !) anche questo una conferma della tesi di fondo ? Giordano scrive ( e … SUBITO all’inizio, non alla fine … che è quanto colpisce Don Antonio) : “Faccio fatica a riconoscermi in questa Chiesa. La deriva, prima civica poi etica, NON SEMBRA SCUOTERE I SUOI RAPPRESENTANTI . Pensano più a difendere i propri privilegi che a sostenere le famiglie che soffrono, disperate per il futuro dei figli” ). Ora premetto che mi servirò di parole di fuoco ( tormentandomi, come mi capita sempre, perché sono un privilegiato, con uno stipendiuccio che mi permette di avere l’essenziale e di non trovarmi in difficoltà come tanti miei “fratelli”). Nella CHIESA ( del passato ,remoto e recente, e del PRESENTE ) esistono figure stupende che sono tutt’altro che quei “rappresentati “ in questione, ma non fanno notizia e,soprattutto, non hanno quel “potere” nella Chiesa per cambiare la realtà che si continua a criticare su Famiglia cristiana ( non si stanchi!). Ma il PROBLEMA è proprio l’ultimo punto della frase precedente. Faccio un esempio ( sempre parole di fuoco): sul blog del meeting di Rimini di CL ho fatto presente che nella lettera del papa, indirizzata a costoro, MANCAVA un punto: una parola per chi soffre la povertà, ecc. ecc. Un buon ciellino ( ecco il frutto ,da cui “li riconoscerete” ha detto Nostro Signore, anche se non direttamente a costoro; ma vale per tutti) mi ha dato,in replica alla mia, dello “sciacallo”, con il seguito di altri eufemismi . Dopo avergli osservato che io “non avevo offeso il papa”, ma fatto un rilievo critico, ho cercato di riproporre quanto anche il sig.Giordano può farci intendere ( perché a partire dal Santo Padre, scendendo alle eminenze ed eccellenze, a molti sacerdoti (non tutti! Ci sono ancora sacerdoti e parroci vecchio stile, vicino ai propri “fedeli” che soffrono, e di cui condividono …) non c’è tutte le volte che si fanno sermoni – domenicali o meno – una parola per chi soffre o per le famiglie disperate? E non fraintendetemi: non con lo stile soft, che ricordo sempre, alla Bagnasco). Ho letto e riletto l’omelia molto bella del card.Scola alla messa di esequie del card.Martini: sì,molto bella ( la bellezza della verità di fede: fede nell’eterno e nella resurrezione), ma non una parola sulla figura non solo del grande studioso innamorato della parola di Dio, ma dell’ “UOMO” Martini sensibile verso il fratello sofferente ( e non sarà mancata questa caratteristica, visto, ad es., la preoccupazione di visitare i carcerati, ecc.). Anche col cardinale Martini hanno usato la parola “Principe” della chiesa ( ma non dimentichiamo che in un certo periodo storico ci sono stati principi “rinascimentali “della Chiesa); per carità: oggi non più (?!). Banalità, ma profondità nel significato: al Vaticano II c’erano alti prelati che portavano al collo crocifissi di materiale pregiato ( oro ,o giù di lì); qualcuno dei prelati veniva dal terzo mondo ed indossava un crocifisso di legno. Perché ,oltre a Madre Teresa,la vera gigante del XX secolo, non si ricorda un altro gigante ( anche se alto come madre Teresa) :Dom Helder Camara? Ed il sig. Giordano si metta il cuore in pace: nessun pericolo che “il cristianesimo si trasformi in religione civile”, visto che lo stile che auspico è quello di NOSTRO SIGNORE ( che si avvicinava ai ciechi,sordo-muti,sciancati,donne con scolo di sangue, lebbrosi.... , e piangeva vedendo turbe affamate,prive di pane). E’ questo, caro don Antonio, che MI ha insegnato il Vaticano II, e che forse nella ricorrenza (1962-2012) varrebbe la pena ricordare, anche su Famiglia cristiana, che non ha mancato in qualche occasione di ricordarcelo. ORA l’occasione del mezzo secolo, senza il "generico".

Postato da Argonauta54 il 06/09/2012 14:12

Certamente viviamo in un lungo periodo di oscurantismo sociale che sta mietendo vittime, per fortuna la Chiesa è l'inesauribile fonte di saggezza luminate nel non avere paura, lo dice attraverso quel libro millenario secolare che è La Bibbia. Due sono le strade, lamentarmi, oppure reagire. Ho provato tutte e due, la prima non reagire, ho sentito una grande sofferenza e solitudine, poi nel mio silenzio interiore ho incominciato ad ascoltarmi e ho trovato quei principi trasmessi dai miei genitori da fanciullo, li ho sentiti e immaginati in questo momento ed ho provato che non ero solo attraverso il mio dialogo dapprima con il Signore e il ricordo di alcuni padri della Chiesa che ho conosciuto attraverso il cammino da fanciullo. Ho ritrovato me stesso quando ho deciso di riprendere il cammino da uomo, assetato di ricevee e trovare risposte alla mia e nostra esistenza terrena. Posso solo affermare con certezza che Dio è quello di ieri, di oggi e del domani per coloro che chiedono con sincerità di essere sostenuti nella prova, non solo da pecorelle ma da veri soldati di Dio appartenente alle sue schiere. Ho reagito nel mettermi a disposizione per l'altrui prossimo nelle mie competenze acquisite. Da oltre 12 anni non smetto mai di apprednere i livelli di crescita spirituale, lanciati messaggi e sostegni, affrontate battaglie sociali per gli ultimi, per coloro che hanno smesso di sperare, azzoppati sotto la sferza del consumismo, e dall' ipocrisia sociale dei nostri governanti. Dio si ride di quest'ultimi, in quanto i nodi stanno venendo al pettine, la crisi attuale è finanziaria, ma sta seminando morte in tutto il mondo, solo coloro che grideranno e si attaccheranno al tralcio della Vita di Gesù, attraverso i suoi insegnamenti e indicazioni sosterranno e vinceranno, lottando per coloro che sono oppressi. Oramai sono cresciuto, mi sento un ufficiale di Dio sempre per sua misericordia e amore, quello che faccio nel mio tempo libero è intervenire in soccorso a coloro che Dio attraverso i suoi disegni mi fà trovare da loro. A volte l'intervento non riesce, molto spesso altri raggiungono le mete desiderate di coloro che hanno attraversato periodi di nubifragio. E' solo con l'insieme terreno e celestiale che si rinvigoriscono le forze spirituali dentro di noi dando forza al nostro corpo materiale. Una forma di auto determinazione vche si riceve quando dentro ami Dio non più per paura di sbagliare, ma con la consapevolezza attraverso il giusto amore fraterno cristiano non perdere di vista i fondamentali esistenziali dell' attuale vita. Prima o poi, il Bene Vincerà il Male, attraverso la fonte inesauribile di Dio e dei suoi santi e beati figure che hanno dato nel Mondo testimonianza di appartenere al mondo cristiano e fraterno, dove la crisi non potrà mai fagocitare il programma divino. A volte come dei corridori di bicliclette uno sta in testa, poi passa secondo, è un susseguirsi e un rincorrersi, ma l'importante è arrivare al traguardo e guardare avanti, dove ogni tanto una occhiatina indietro che è il nostro passato ci ricordi di non commettere gli stessi identici errori. Un augurio sincero a tutti, e concludo con una affermazione, l'economia sia fondata anche, come sottolinea il documento "Catitas Caritae" del Papa sulla solidarietà e sulla gratuità; non c'è nulla di più gratuito che può mettere in crisi la sovranità del Denaro. Un semplice padre di famiglia rimasto vedovo.

Postato da Argonauta54 il 06/09/2012 14:11

Certamente viviamo in un lungo periodo di oscurantismo sociale che sta mietendo vittime, per fortuna la Chiesa è l'inesauribile fonte di saggezza luminate nel non avere paura, lo dice attraverso quel libro millenario secolare che è La Bibbia. Due sono le strade, lamentarmi, oppure reagire. Ho provato tutte e due, la prima non reagire, ho sentito una grande sofferenza e solitudine, poi nel mio silenzio interiore ho incominciato ad ascoltarmi e ho trovato quei principi trasmessi dai miei genitori da fanciullo, li ho sentiti e immaginati in questo momento ed ho provato che non ero solo attraverso il mio dialogo dapprima con il Signore e il ricordo di alcuni padri della Chiesa che ho conosciuto attraverso il cammino da fanciullo. Ho ritrovato me stesso quando ho deciso di riprendere il cammino da uomo, assetato di ricevee e trovare risposte alla mia e nostra esistenza terrena. Posso solo affermare con certezza che Dio è quello di ieri, di oggi e del domani per coloro che chiedono con sincerità di essere sostenuti nella prova, non solo da pecorelle ma da veri soldati di Dio appartenente alle sue schiere. Ho reagito nel mettermi a disposizione per l'altrui prossimo nelle mie competenze acquisite. Da oltre 12 anni non smetto mai di apprednere i livelli di crescita spirituale, lanciati messaggi e sostegni, affrontate battaglie sociali per gli ultimi, per coloro che hanno smesso di sperare, azzoppati sotto la sferza del consumismo, e dall' ipocrisia sociale dei nostri governanti. Dio si ride di quest'ultimi, in quanto i nodi stanno venendo al pettine, la crisi attuale è finanziaria, ma sta seminando morte in tutto il mondo, solo coloro che grideranno e si attaccheranno al tralcio della Vita di Gesù, attraverso i suoi insegnamenti e indicazioni sosterranno e vinceranno, lottando per coloro che sono oppressi. Oramai sono cresciuto, mi sento un ufficiale di Dio sempre per sua misericordia e amore, quello che faccio nel mio tempo libero è intervenire in soccorso a coloro che Dio attraverso i suoi disegni mi fà trovare da loro. A volte l'intervento non riesce, molto spesso altri raggiungono le mete desiderate di coloro che hanno attraversato periodi di nubifragio. E' solo con l'insieme terreno e celestiale che si rinvigoriscono le forze spirituali dentro di noi dando forza al nostro corpo materiale. Una forma di auto determinazione vche si riceve quando dentro ami Dio non più per paura di sbagliare, ma con la consapevolezza attraverso il giusto amore fraterno cristiano non perdere di vista i fondamentali esistenziali dell' attuale vita. Prima o poi, il Bene Vincerà il Male, attraverso la fonte inesauribile di Dio e dei suoi santi e beati figure che hanno dato nel Mondo testimonianza di appartenere al mondo cristiano e fraterno, dove la crisi non potrà mai fagocitare il programma divino. A volte come dei corridori di bicliclette uno sta in testa, poi passa secondo, è un susseguirsi e un rincorrersi, ma l'importante è arrivare al traguardo e guardare avanti, dove ogni tanto una occhiatina indietro che è il nostro passato ci ricordi di non commettere gli stessi identici errori. Un augurio sincero a tutti, e concludo con una affermazione, l'economia sia fondata anche, come sottolinea il documento "Catitas Caritae" del Papa sulla solidarietà e sulla gratuità; non c'è nulla di più gratuito che può mettere in crisi la sovranità del Denaro. Un semplice padre di famiglia rimasto vedovo.

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Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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