06
giu
Rinnovare il Paese con uomini nuovi
Ho appena compiuto vent’anni. Sono impegnato nella giovanile di partito e, come cattolico, cerco di ispirarmi a quei valori in cui credo. Ma quale Italia e, soprattutto, quale Europa erediteremo noi giovani? Non sono pessimista, ma il futuro non è roseo. Che politiche si stanno adottando per salvare l’ambiente e combattere l’inquinamento? Per non parlare dei problemi delle famiglie e della mancanza di lavoro. L’attuale classe dirigente è poco attenta al bene del Paese, distratta da interessi di parte. È anche vero che non tutti i problemi nascono dalla politica. C’è assenza di etica nell’economia, che bada più al profitto che alla dignità della persona umana. E anche gli appelli della Chiesa contro il relativismo morale restano inascoltati. Noi cristiani, forse, ci siamo adagiati. Dovremmo riprendere la strada giusta, quella tracciata dai nostri “padri costituenti” come La Pira, Dossetti, Lazzati. Ma anche i don Milani e i don Mazzolari. Non crede?
Giacomo - Verona
Se c’è qualcosa di cui, oggi, si sente estremo bisogno è la presenza di testimoni credibili. E spendibili. Come quelli che tu citi. Nel mondo della politica mancano personalità forti, con alta idealità, che si mettano a servizio del bene comune. La rappresentazione quotidiana del Palazzo è davvero avvilente, con politici che replicano il “verbo” del capo o le “parole d’ordine”, ossessivamente, in mille comparsate televisive. Dei vari portavoce, che ci ripetono la lezioncina a memoria, con aria compunta e grave, non se ne può più! Hanno occupato il video con l’arroganza tipica di chi ha conquistato il potere. E vuole “farla da padrone”, alla faccia del servizio pubblico. Una via per rinnovare il Paese sarebbe quello di mandare a casa una classe politica ormai frustra. E dare più spazio alla società civile. Dove è ancora possibile pescare qualche “testimone” non ancora “inquinato” dalla cattiva politica.
Pubblicato il 06 giugno 2010 - Commenti (0)