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Rispetto, ma non solo per l'Islam

Il film su Maometto è stato, giustamente, condannato. E ai musulmani sono state presentate le dovute scuse. Ma il film del regista austriaco, con la scena di sesso con il crocifisso, ha ricevuto il premio della giuria speciale alla Mostra di Venezia. Dimostrazione evidente che la condanna del film che ha offeso l’islam non è nata dal rispetto che si deve a tutte le religioni, ma solo per far cessare violenze e attacchi alle ambasciate. Ma chi ha paura dei cristiani? I musulmani uccidono e condannano a morte per ottenere rispetto. Non riconoscono alle altre religioni il diritto di esistere e di essere rispettate. Infatti, incendiano chiese e uccidono cristiani. Che dobbiamo fare per farci rispettare?

Lorenzo C.


Mai cedere alla tentazione di rispondere al fanatismo con la stessa moneta. Se si uccide nel nome di Dio, ciò non ha nulla a che fare con la vera religione, ma con gli estremismi d’ogni tipo. Ci si deve battere per la libertà di espressione di tutti, ma nessuno può offendere la sensibilità religiosa altrui. La vera fede in Dio promuove la pace e il dialogo.

Pubblicato il 04 ottobre 2012 - Commenti (10)

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Postato da Andrea Zilio il 09/10/2012 08:55

Il fatto è che le religioni, tutte, si ritengono uniche. In particolare le monotesiste. Le altre non sono. E tutto ciò che le ostacola, deve essere superato, eliminato. Per quel che ci riuguarda ricordiamoci della Santa Inquisizione. Con i secoli e i Concili, la Chiesa Cattolica si è aperta nei modi, restando inflessibile nei dogmi, che, poi, sono tutto. Nonj sono possibili compromessi. Pensiamo alla vicinanza, eppure invalicabile, tra noi Cattolici e i fedeli Ortodossi. Tornando agli Islamici. Credo che ai congressi, alle cerimonie interreligiose, per quello che vedo, loro partecipano con totale assenza, totale indifferenza. Credo con sofferenza. Traspare dagli occhi, dagli sguardi distaccati, disturbati, lontani. Ad Assisi si rivolgevano al Papa non come al capo della Chiesa cattolica, ma al capo dello Stato della Città del Vaticano. E allora? Non so. O non oso dire. E' troppo difficile.

Postato da branda il 08/10/2012 16:18

Caro Lorenzo C., il rispetto si deve ma, meglio ancora, si dona: non è merce di scambio. Inoltre, non dimenticare che noi cattolici non siamo assolutamente meglio degli altri! Per esempio, ti basti considerare che lo Stato del Vaticano non ha ancora aderito alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo adottata dall’Assemblea Generale della Nazioni Unite il 10.12.1948 né sottoscritto la Convenzione delle Nazione Unite sui diritti della persone con disabilità approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 e neppure ha mai ratificato un trattato di collaborazione giudiziaria con lo Stato Italiano. Guardiamo la trave nel nostro occhio, fratelli...

Postato da angeletta il 08/10/2012 14:45

In questi casi mi vengono sempre in mente le frasi del vangelo : A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l'altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Da' a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. e quì si va in crisi. Gesù l'avrà detto tanto per dire oppure è oro colato? Per Ghandi la non violenza era oro colato allora per me che mi professo cristiano (seguace di Cristo) deve essere uguale!!! Quando non sei più giovane e forte non t'interessa molto di essere sopraffatto, t'interessa di rassomigliare a quel Cristo paziente come un agnellino e lo ringrazi se ci riesci almeno un pò!

Postato da Bianchetti Andreino il 06/10/2012 17:43

Non sempre è possibile perdonare subito! Dare a Cesare il suo, va bene, daccordo, ma Gesù è venuto anche con il "gladio", la spada: non solo per una guerra contro il male, il peccato. Oltre la confessione religiosa, esistono pure i sentimenti, gli affetti. Se in certi posti, viene sterminata una famiglia cristiana, i parenti più prossimi, per quanto cristiani, non possono essere insensibili a tali barbarie; la rabbia prende la mano. Nessuno è in grado di perdonare subito, all'istante. La misericordia esige molto tempo prima che si manifesti. Quindi è umano che anche "quei cristiani" colpiti da insana ferocia islamica si vendicano, prima o poi. Siamo tutti fatti di nervi, non dobbiamo nascondercelo, compreso il Cristo morto in croce. Se Lui ha avuto il coraggio di perdonarci "SUBITO" è stato perchè Dio Padre era in Lui, ed è morto con Lui. E' tutta la Santa Trinità a finire sulla Croce a quel modo. E' tutta l'umanità a morire in modi deversi, che perdonando, chi odiando, chi nell'indifferenza.

Postato da curiazo il 05/10/2012 22:47

l' islam è ANCHE una religione, ma chi condanna a morte chi l' abiura non merita rispetto ! La casa di mobili svedesi ha tolto le donne dal catalogo dell' Arabia S. : siamo peggio che all' età della pietra, quando le donne giravano seminude !

Postato da degrel0 il 05/10/2012 12:35

Giustissimo non offendere la religiosità altrui ma spesso le dimostrazioni degli "islamici" sono solo politiche.Infatti solo una piccola parte inscena proteste violente e spesso tardive che i nostri media enfatizzano.

Postato da stefano armellin il 05/10/2012 00:02

Per quanto riguarda la Croce Santa come già scrissi, e mi dispiace che FC non abbia ancora trovato spazio per divulgare la notizia (ma lo troverà),ad una offesa d'immagine che comprende anche l'indifferenza di tanti cattolici, si risponde con una nuova proposta d'immagine. Eccola : Sabato 6 ottobre 2012 lo studio-mostra Stefano Armellin in Via Tre Ponti 200 80045 Pompei, Napoli, Italia; sarà aperto al pubblico dalle ore 09 alle 19.00 per l’Ottava Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI; coloro che desiderano conoscere il procedere di The Opera Collection : la maggiore innovazione dell’arte contemporanea internazionale nel periodo dal 1983 al presente (ad oggi non abbiamo smentite) sono invitati alla mostra permanente. Attualmente sul Blog dell’artista http://armellin.blogspot.com; è pubblicata la versione analitica del Capolavoro : Campo di sangue, che ha impegnato Armellin sette anni dal 2005 al 2012 ed è dedicato ad Albino Luciani – Giovanni Paolo I il Papa Santo per il centenario della nascita : 17 ottobre 2012. Inoltre il visitatore sul Blog: http://armellin.blogspot.com; può trovare le foto dei primi 2013 pezzi della composizione record IL VOLTO DEL MONDO E LA CROCE 1993/2013 candidata morale alla Biennale di Venezia – Prima del Padiglione Vaticano; e maggiore risultato dell’arte sacra contemporanea per l’Anno della Fede 2012-2013 affidato alla Madonna del Rosario di Pompei. Molto seguita sul Blog: http://armellin.blogspot.com; la rubrica : Uscire dalla crisi mondiale, in particolare il paragrafo 11.1 e seguenti, dove Armellin commenta con perizia l’intervento di fra Giorgio Silvestri al Convegno di Assisi sull’Economia del 18 giugno 2012.

Postato da Kalliopes il 04/10/2012 22:00

Tanto per non andar lontano, su internet, sulla pagina facebook di Famiglia cristiana si offendeva - in passato di più - e si offendono costantemente il cattolicesimo, i cattolici. Le rare volte in cui qualcuno ne chiede conto, viene risposto: "siamo in democrazia". Con l'aggiunta, optional (optional perché la risposta è assai rara): se mi bloccate, se mi rispondete, siete antidemocratici. Una forma molto degradata di democrazia, assai poco democratica... Nessuno dovrebbe poter offendere non solo la sensibilità religiosa ma in generale la sensibilità altrui, per di più impunemente. Che il Signore abbia insegnato e testimoniato di offrire l'altra guancia non significa che Egli stesso, ed è una recente risposta del Teologo, non abbia richiesto giustizia, responsabilità. Schiaffeggiato, non lasciò semplicemente fare, ma stimolò la presa di coscienza: "Se ho parlato male, dimostrami dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?" (Gv 18,23) Episodio spesso, comodamente, dimenticato in nome di un falso quieto vivere. Questo vale per la Chiesa tutta e, sebbene vi si riferisca, anche naturalmente trascende internet, dove dilagano i provocatori anch'essi comodamente nascosti dietro lo schermo: che, almeno, si chieda spiegazione - o la "si contesti" - dell'offesa, non è forse vero che non solo risponde a giustizia e responsabilizzerebbe l'interlocutore, ma corrisponderebbe a un preciso lascito evangelico...? Magari questo pure promuoverebbe la pace e il dialogo...

Postato da Frank44 il 04/10/2012 18:51

Purtroppo con la scusa della libertà di pensiero e di espressione "artisti" ? "pensatori" ? "letterati" ? etc. etc. si permettono di offendere e a volte calunniare il prossimo, e non hanno nessun rispetto per le idee e religioni degli altri. Sono stato per lavoro in paesi arabi e africani ed è vero che non ci permettono di professare la nostra fede come facciamo noi (con le dovute eccezioni), ma se siamo veri Cattolici, non dobbiamo comportarci allo stesso modo. Non è comunque giustificata nella maniera assoluta la reazione di alcuni Musulmani, noi possiamo solo dare un esempio diverso ed essere tolleranti e aperti al dialogo. Forse si potrebbe chiedere ai loro Capi Religiosi di condannare in maniera più decisa le violenze dei fanatici Franco.

Postato da Andrea Annibale il 04/10/2012 12:16

Bisogna bilanciare la libertà di manifestazione del pensiero con la tutela del sentimento religioso, ma come? Non è forse Dio che con il secondo comandamento (non nominare il nome di Dio invano) ha posto uno steccato su questo tema? Probabilmente, possiamo costruire relazioni di amicizia con le altre religioni NONOSTANTE alcuni fanatici ebrei di destra ultraortodossi offendano Gesù in Israele e nonostante alcuni cristiani fanatici offendano l’Islam e nonostante alcuni laicisti e laici offendano gravemente il Crocifisso. Guardiamo all’esempio di Gesù che ha detto “non sanno quello che fanno”. Dobbiamo esigere il rispetto o semplicemente chiederlo? Gesù ha detto di dare a Cesare quello che è di Cesare. Una volta era reato bestemmiare sui mezzi pubblici. Non so se lo sia ancora. Mi pare che, diventando noi una comunità sociale multi-religiosa e multi-etnica, la tutela del sentimento religioso dovrebbe essere esteso a tutte le religioni. Si è fatta molta strada nella collaborazione tra cattolici e protestanti. Resta molto da fare per costruire ponti di relazione amicali con le religioni non cristiane. Purtroppo, lo scontro di civiltà, più motivato da ragioni politiche ed economiche, come nelle due guerre contro l’Iraq, porta a seminare odio contro l’Occidente preso nel suo insieme come se in Occidente tutti fossero cristiani e come se la motivazione delle guerre fosse religiosa. Ma questo discorso i fondamentalisti non lo vogliono capire. Se ci facciamo odiare prima dai regimi comunisti e poi da quelli islamici, dobbiamo fare un mea culpa per non essere stati a sufficienza operatori di pace. Facebook: AAnnibaleChiodi; Twitter: @AAnnibale.

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Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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