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lug

Tra ottimismo e rassegnazione

Sono prossimo ai quarant'anni. Ho molti pensieri che si affollano nella mia testa. Volendo tracciare un bilancio della mia vita, trovo poco di positivo. Alla mia età dovrei già avere una famiglia, un lavoro stabile e una vita serena, dedicata al futuro dei miei figli. In realtà, al di là del mio ottimismo e nonostante i miei studi brillanti, ho un lavoro precario. Se sarò fortunato, me lo rinnoveranno ogni due anni. Gli amici di vecchia data li sento solo per le festività: hanno tutti famiglia. Oggi, un uomo sopra i quarant'anni, per essere un buon partito, deve essere benestante. Io parto svantaggiato su tutto. Non ho ancora trovato la persona giusta per me. E ne soffro. Ma non dispero. Prima o poi, troverò una persona di "sani princìpi".

Gabriele


Spero per te, caro Gabriele, che l'incontro con una persona di "sani princìpi" avvenga più prima che dopo. La tua lettera è un misto di ottimismo e rassegnazione. Di visione realistica della vita, mista a pessimismo e con una speranza per il futuro. Forse, rispecchi la tanta confusione che c'è in giro. A ogni livello. Ma una scossa bisognerà pur darsela. Il tuo "limbo" non può durare in eterno. E persone di "sani princìpi" ce ne sono molte di più di quanto tu pensi. Non basta solo il benessere per essere un "buon partito".

Pubblicato il 04 luglio 2012 - Commenti (3)

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Postato da giusi.b il 14/07/2012 20:22

caro gabriele, capisco molto bene la tua situazione anche se ho appena superato i trenta, ma vivo una precarietà lavorativa e un'attesa affettiva come la tua. Una duplice precarietà che, mi sembra, umili il mio desiderio di famiglia e stabilità. Tuttavia, il buio della notte e la sofferenza sono il rintocco della campana che richiama la sua chiesa alla preghiera. Un pensiero che ho sempre declinato anche nella dimensione individuale, vivendolo come un invito ad alimentare la mia fede nella provvidenza divina, alla quale non sfuggono i bisogni del cuore.

Postato da santrev il 07/07/2012 00:17

Caro Gabriele, conosco gente della tua etá che ha fatto invece coppia, ma putroppo essendo come te , precari, non si possono permettere di mettere al mondo figli, altrimenti ne va di mezzo la loro unione . Hanno grosse difficoltá perché lo stato non da loro molto garanzie. Ma il grave sta nel fatto che nemmeno la chiesa, quella gerarchica che ha sede in Roma, non si preoccupa di loro, che pure erano persone di "sani principi". La gerarchia della chiesa ha assunto il grande comunicatore, ma per spiegarci che cosa? Forse ci spiegherá perché una giovane coppia di precari non possa avere il diritto di mettere al mondo figli? Se la chiesa non trova motivi per venire a contatto con persone di questo tipo significa che sta fallendo il suo obiettivo. Trovo personalmente degradante che la chiesa abbia bisogno di un Emilio Fede di turno per parlare alla gente; ma forse é la strada giusta per farla cadere nella polvere da dove si spera possa rinascere piú forte e piú viva che mai!

Postato da Argonauta54 il 06/07/2012 08:23

Ha ragione don Sciortino, caro Gabriele, persone positive esistono come te. Purtroppo ci troviamo nel pieno oblio dell' assenza di una vera politica sociale, quella equa solidale, che divide il contributo della società onesta con tutti. Purtroppo i conti non tornano, e con una Spending Review partita con il piede sbagliato, aumenta l'ipotesi di elezioni anticipate, augardoci che con il nuovo la spending review sia coerente, determinante dove tutti cooperano per il bene del Paese. Le indicazioni e le lezioni sagge della Chiesa, oggi più che mai sono convinto, è l'unico punto di riferimento affinché queste politiche parziali qua e là cessino, per una generale presa di coscienza, cosa che il Governo Monti ci ha voluto far credere, anch'esso vicolato dalle tirate di giacca dei grandi potentati finanziari che non guardano il bene del paese ma quello personale, chiamtai Speculatori. Auguriamoci Grabriele che, ne sono certo, un'altro poco di pazienza e tutto si risolverà. auguri.

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Don Sciortino risponde

Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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