Don Sciortino

di Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

 
13
lug

La solitudine dei nostri ragazzi

Mi chiamo Debora e frequento la terza media. A volte, in parrocchia, mi capita di leggere Famiglia Cristiana. Sfogliando il giornale e sollecitata dal parroco, con cui spesso mi confido, mi son decisa a scriverle di un problema che, oggi, molti ragazzi della mia età si trovano spesso ad affrontare.

Mi riferisco alla solitudine. Una sensazione che provi magari quando qualcuno vuole ostacolare la tua felicità. Causata da un tradimento, da una parola di offesa, da uno sguardo che ti rimanda al punto di partenza, nella tua corsa alla felicità. Un punto in cui ci si ritrova soli, nonostante attorno a te ci sia tanta gente. Nessuno, però, è disposto ad aiutarti, a sprecare del tempo con te. Pronto ad afferrarti prima che tu caschi, a offrirti un sorriso pur di vederti felice. Sei solo, sommerso dai tuoi pensieri, e non sai come venirne fuori. Hai solo paura. E non trovi risposta alle tue domande.

Ma, in fondo, la solitudine può avere uno sbocco positivo. Dopo aver sofferto e pianto inutilmente, alla ricerca di qualcuno che ti ascolti, quando hai perso ogni speranza, ecco che trovi un appoggio sicuro in Colui che sa dare una risposta ai tuoi interrogativi. E sa prenderti per mano. Quella mano che, anche quando non te ne accorgi, è sempre lì a sostenerti. È la mano sicura di Dio.

Debora

La tua lettera, cara Debora, è un’invocazione e, al tempo stesso, una denuncia contro noi adulti, perché non sappiamo più prestarvi ascolto. E non “perdiamo” il nostro tempo per stare con voi, a condividere i vostri progetti, sogni e delusioni. La fiducia in Dio è necessaria, attenzione solo che non si trasformi in un rifugio, in un estraniamento dal mondo. Buon per te che hai un prete che ha tempo di accogliere le tue confidenze. Perché la fretta, gli impegni e il correre da un posto all’altro, ha fatto trascurare anche a noi sacerdoti quella grande dote che è la capacità di ascolto.

Pubblicato il 13 luglio 2011 - Commenti (3)
29
ott

Che fine ha fatto il fidanzamento?

Mi sono sposato a settembre 2008, a ottobre 2009 sono diventato papà, a febbraio 2010 mia moglie è scappata di casa con nostro figlio, da luglio 2010 siamo legalmente separati. Non avevamo problemi economici. Anzi, lavoravamo entrambi, io come informatico libero professionista, lei come impiegata amministrativa in un’azienda. Io avevo orari molto flessibili, per cui cercavo di seguire famiglia e lavoro in base alle necessità del momento. Lei pretendeva che, di sera e a fine settimana, fossi totalmente a sua disposizione. Vivevamo in un appartamento di proprietà di suo padre, per cui i miei suoceri si sentivano in dovere di dirci come arredarlo e come usarlo. Mia moglie si dava molto da fare per il suo lavoro, guadagnava più di me, ma dopo il matrimonio non ha dato un euro per le necessità della famiglia. Lei è sempre stata sottomessa ai suoi genitori, prima e dopo il matrimonio. Quasi del tutto plagiata. Adesso non mi parla più. Manda avanti genitori e avvocati. Vorrei che trovassimo un accordo pacifico, ma lei si rifiuta a qualsiasi incontro. Il parroco s’è offerto di fare da mediatore, ma lei non ne vuole sapere. Preghi per me. E, soprattutto, per mio figlio.
Michele

Prego per tutti voi, per questa tua famiglia ridotta a pezzi, nella speranza che i cocci si possano comporre con qualche mediazione, di cui avete tanto bisogno. La tua esperienza, come altre già pubblicate, confermano quanto sia sempre più necessaria una seria preparazione al matrimonio. Che non può fondarsi sull’improvviso colpo di fulmine o su una breve e superficiale conoscenza. Quel che più colpisce in storie simili è che, subito dopo il matrimonio, si scopre di avere accanto una persona totalmente diversa da quella che si era frequentata. O meglio “sognata”. Che fine ha fatto il cosiddetto fidanzamento? Chi ne parla più?

Pubblicato il 29 ottobre 2010 - Commenti (0)
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