30
mag
Non condivido quanti dicono che
la restituzione dell’Imu favorisce
chi è più ricco. Sono figlia unica, con
una madre molto malata e anziana.
Ho venduto il mio appartamento per
ristrutturare la vecchia casa di famiglia
e farne due appartamenti. Ora, uno
di questi risulta seconda casa perché
è in comodato d’uso gratuito a mia
figlia, quindi di Imu ho pagato 1.700
euro. Questi, me lo lasci dire, sono soldi
“rubati”. Non siamo ricchi e mio marito
da sei mesi non ha stipendio.
Grazia T.
Sull’Imu si sta tanto speculando, facendone
una bandiera politica ed elettorale che rischia
di mettere in crisi questo fragile e ricattabile
Governo. A mio parere, non si può affrontare
questo tema senza tenere presente
un quadro più generale di riforme che davvero
sollevino le famiglie dei carichi fiscali. È
una presa in giro illuderle con l’abolizione
dell’Imu, caricandole poi, direttamente e indirettamente,
di tanti altri pesi ben più onerosi
delle cifre che versano già per la casa. E,
soprattutto, non si può affrontare questo tema
senza mettere come premessa una maggiore
equità e giustizia, perché ognuno concorra
alle tasse secondo le proprie disponibilità.
Oggi, purtroppo, c’è troppa disuguaglianza
nel Paese. E questo è ingiusto.
Pubblicato il
30 maggio 2013 - Commenti
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23
ago
In un Comune in provincia di Alessandria, il
sindaco ha firmato un’ordinanza che vieta
ogni forma di accattonaggio su tutto
il territorio comunale. Sì, ogni forma. E non
solo quella molesta o dove si sfruttano
minori o animali. Peccato, però, che
chiedere l’elemosina non sia un reato. L’ha
fatto per ragioni di consenso elettorale,
sulla scia di quelle pratiche xenofobe della
Lega, che fa parte della stessa coalizione.
Sono già stati arrestati due accattoni,
ma nessuno si preoccupa di dove andranno.
L’importante è che scompaiano dalla città.
Ma perché non si guardano in faccia le
persone? Perché non si ascoltano le loro
storie? Perché non si dialoga per risolvere
insieme i problemi? Certo, è più
facile avere il consenso con un’azione
demagogica, piuttosto che impegnarsi
nella ricerca di una soluzione. È più facile
inventare nuovi reati, piuttosto che fare
prevenzione e cura sul territorio. Come
credente mi chiedo: ci dice ancora qualcosa
il Vangelo che ogni domenica ascoltiamo
a Messa? Chiedere l’elemosina è un diritto:
si può abolire? Possiamo far finta di non
vedere il mendicante, ma non possiamo
non vedere che la povertà esiste ancora e
avanza sempre più. Girarsi dall’altra parte
non aiuta nessuno. Neppure noi. Mi sembra
che si vada verso una società sempre più
egoista, dove si è forti con i deboli e deboli
con i forti. Sbaglio?
Andrea Z.
Non è successo solo in un Comune dell’Alessandrino,
ma in più paesi d’Italia i sindaci
hanno vietato di chiedere l’elemosina sul loro
territorio. Anche qui, occorre distinguere i veri
poveri da coloro che sfruttano minorenni o
persone storpiate di proposito per illeciti affari.
La malavita che lucra sfruttando i buoni
sentimenti della gente, va stroncata. Non ci sono
dubbi. Ma allontanare i poveri per ragioni
di consensi elettorali o di decoro dell’ambiente,
dalle piazze o anche dai sagrati delle chiese,
è altra cosa. Nulla vale più della dignità di
una persona. Anche se sporca o coperta di
stracci. Nell’attenzione ai poveri i cristiani dovrebbero
essere “maestri”. Un esempio per la
società civile. Basterebbe rileggersi il Vangelo.
In particolare, Matteo capitolo 25.
Pubblicato il
23 agosto 2012 - Commenti
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