Don Sciortino

di Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

 
09
nov

Quoziente familiare e tagli alle province

Ho letto sul vostro sito il commento sulla Manovra finanziaria. Lo condivido in pieno. E sono molto arrabbiato per quanto costerà alla mia famiglia, con moglie e tre figli minori a carico. Il peso della Manovra graverà più su di me a reddito fisso che su chi si gode una pensione d’oro. Tra blocco dello stipendio di due anni (già in vigore) e tagli previsti alle voci assegni, mense, trasporti, libri di testo... sarà difficile stare a galla. Mi sarei aspettato l’introduzione del “quoziente familiare”, tante volte promesso. O l’abolizione delle province, la riduzione delle spese militari, il taglio del numero dei parlamentari e dei loro emolumenti, benefici e privilegi. Mi fanno inorridire anchei politici cattolici che non stanno dalla parte delle famiglie, dei valori e del bene comune.

 Luigi

Sono un metalmeccanico con moglie e due figli a carico. Sono indignato, per non dire peggio, per questa Manovra “lacrime e sangue” che si accanisce sui ceti più bassi. Ed elimina sgravi e agevolazioni per le famiglie numerose. Soprattutto, per quelle monoreddito. I nostri cari parlamentari, invece, non si privano di nulla. E se rinunciano a qualcosa, questo avverrà a partire dalla prossima legislatura. Non se ne può più di questa “casta”, che i sacrifici li chiede solo agli altri. Mentre noi facciamo i salti mortali per sbarcare il lunario, questi “vergognosi” godono di una serie di privilegi. Un oltraggio per chi non ce la fa. Ma non sono stati eletti per servire i cittadini? Forse, è il momento di denunciare, con ogni mezzo, queste palesi ingiustizie contro chi lavora onestamente e paga le tasse fino in fondo.

 Fabio P.

Ormai alle promesse dei politici non crede più nessuno. Così come alla loro disponibilità a concorrere, adeguatamente, per risollevare le sorti del Paese. Con tanta demagogia, da veri tromboni, hanno annunciato tagli e riduzioni. Dal numero dei parlamentari agli emolumenti. Ma non subito. Tutto è rimandato alla prossima legislatura. Ai cittadini, invece, i sacrifici si chiedono subito. E sempre più pesanti. Non c’è equità sia nei pesi che nei trattamenti. La credibilità non si conquista a parole, ma con gesti concreti, trasparenti. Anche perché c’è sempre il sospetto (avvalorato da precedenti) che se i politici si tolgono qualcosa con la mano sinistra, la recuperano abbondantemente con la destra. Senza diversità tra gli schieramenti. Con un tacito accordo, non intaccano mai il monte privilegi di cui godono.

Pubblicato il 09 novembre 2011 - Commenti (12)
03
ott

Più "onorevole" della pornostar

Una nota pornostar, parlamentare per cinque anni, godrà di una pensione di circa tremila euro al mese. Mia moglie e io, con una lunga vita lavorativa e tanti sacrifici per mandare avanti la famiglia con onorabilità, abbiamo raggiunto la meritata pensione, ma fatichiamo a “sopravvivere”. La Manovra finanziaria è stata una farsa. A pagare sono sempre i cittadini più deboli. Gli onorevoli godono di immeritati privilegi, auto blu, servizi sanitari gratis, incluse le cure estetiche. Ho settant’anni, e sono avvilito. Però, ho più dignità e mi sento più “onorevole” dei nostri parlamentari.

Un fedele lettore

Non vorrei essere cattivo e mi si perdoni la battuta: oggi, ci vuole davvero poco ad avere più dignità e a essere più “onorevoli” di chi ci rappresenta nelle aule parlamentari. È tale il loro distacco dalla vita reale e dalle difficoltà che vivono le famiglie italiane, che sono ormai sordi e insensibili a tutto. Un muro di gomma. Eccetto al proprio interesse, che sanno difendere bene, con tutti i sotterfugi possibili. Ma oltre alla dignità, hanno perso credibilità e quella forza morale che permetterebbe loro di chiedere sacrifici ai cittadini. Non hanno dato alcun esempio di rigore e serietà, in un momento in cui gli italiani tirano la cinghia. “Politicanti” più che politici, che hanno perso di mira il bene del Paese. Opportunisti, spremono le casse pubbliche, con privilegi che offendono la gente laboriosa e onesta. È quanto mai urgente dare seguito all’appello del Papa, per una nuova classe politica. Con più etica e dignità.

Pubblicato il 03 ottobre 2011 - Commenti (5)
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