22
apr
Ho letto con molta
attenzione l’articolo
“Carosello, bastava la
parola”, pubblicato sul
numero 10/2013 e nella mia
mente di ottantenne si sono
risvegliati molti ricordi.
Guardavo Carosello ogni
sera in compagnia dei
miei genitori e mi piaceva
tantissimo, a partire dal
motivo musicale della sigla.
Gli attori erano bravi
ed eleganti nell’interpretare
le scenette pubblicitarie,
rimaste celebri anche
perché dirette da registi
come Olmi, Leone e Fellini.
Che nostalgia per quel
modo di fare televisione:
ora è tutto infarcito da
doppi sensi, battute di
cattivo gusto e, a volte,
persino bestemmie!
Pier Giorgio Marocco
Torino
Pubblicato il
22 aprile 2013 - Commenti
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24
mag
Uso il
televisore per vedere in Dvd film di vecchie serie
televisive acquistate col tempo. Ho quarantacinque
anni, non sono sposata e non ho figli. Ma sono molto
preoccupata per i più piccoli. Sapesse quante volte
ho scritto alle varie Tv chiedendo di mandare in onda
vecchi cartoni animati! Mi hanno risposto che non
li guarda più nessuno. Eppure, erano film istruttivi,
privi di volgarità. Oggi è tutto diverso. Una mia amica,
insegnante di scuola materna, mi
ha confidato d’essere sconvolta
dal linguaggio volgare dei piccoli,
che hanno appreso dalla
televisione, come dicono loro
stessi. Ma i genitori dove sono?
Bisognerebbe boicottare certi
programmi e fare scendere
a picco gli indici di ascolto. Ma
questo chissà quando accadrà?
Nel frattempo, ci tocca “sciropparci” questo scempio.
Da tempo ho capito che, oggi, chi bestemmia è più
ascoltato, e chi si spoglia è più guardato.
Stefania
E chi l’ha detto che dobbiamo proprio “sciropparci” tutto
quello che la televisione ci propina, con condimento di
volgarità e sconcezze? Siamo noi, passivi e rassegnati
(non è certo il tuo caso), a tenere in piedi programmi banali
e diseducativi, che propagano stili di vita immorali o irridenti
ai valori in cui crediamo. I
programmi vivono di audience, e se
mancano gli ascolti si chiudono. Come
è avvenuto di recente. Il pallino
del gioco è nelle nostre mani, purché
siamo consapevoli della nostra
forza di utenti. E fin quando non lo
molliamo, potremo dettare noi le regole
del gioco. E puntare a una Tv
che non sia così tanto becera.
Pubblicato il
24 maggio 2011 - Commenti
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