Don Sciortino

di Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

 
14
mar

L'Italia, l'Europa e gli immigrati

Come può l’Europa condannare l’Italia per violazione del diritto internazionale verso gli immigrati, quando non ci dà l’aiuto necessario per far fronte a questa ondata di stranieri? A noi è chiesto di aprire le porte a tanti poveri disgraziati, ma l’Europa se ne disinteressa. Noi stavamo sprofondando, mentre le altre nazioni chiudevano le frontiere, lasciandoci soli nell’emergenza. C’è ancora umanità? Dove sta l’amore per il prossimo? Siamo tutti bravi, ma solo a condannare. 

                                                                                                                                   Piera

Il fenomeno dell’immigrazione non può essere scaricato sulle spalle di quelli che, per posizione geografica, si trovano a ridosso dei Paesi da cui fuggono tanti disperati. Così è per l’Italia, al centro del Mediterraneo, a poca distanza dalle coste nordafricane. Hai ragione, cara Piera, a richiamare la responsabilità dell’Europa per una politica comune verso gli stranieri. Ma ciò non ci dispensa né ci giustifica se violiamo le leggi internazionali. Certo, ci vuole umanità e amore per il prossimo. Ma dov’erano questi sentimenti quando, in nome delle nostre leggi (votate anche dai parlamentari cattolici), respingevamo in blocco i profughi, rimandandoli nelle prigioni libiche a subire torture o a morire? Il rispetto delle convenzioni internazionali sui rifugiati politici viene ancora prima del coinvolgimento dell’Europa per una politica comune sui flussi migratori.

Pubblicato il 14 marzo 2012 - Commenti (9)
22
giu

L’Italia è già un Paese multiculturale

Ho apprezzato moltissimo il suo recente intervento a Palazzo Ducale di Genova sulla clandestinità. Le sue parole sono state giuste, pienamente condivisibili. Sono d’accordo con lei. Purtroppo, tanti italiani fanno ancora fatica ad accettare una società multietnica e multiculturale. Ma questa, ormai, è una realtà. È inutile nascondere l’evidenza!
I movimenti migratori sono una notevole fonte di ricchezza economica e culturale. Gli stranieri contribuiscono ad accrescere la ricchezza nazionale, sebbene noi gli neghiamo i diritti.

A quanti ritengono che clandestino sia sinonimo di delinquente, voglio ricordare il nostro passato di emigranti, quando all’estero eravamo noti solo come malavitosi e mafiosi. Non accusiamo gli stranieri della delinquenza nel Paese, quando in Italia intere regioni sono in mano alla criminalità organizzata. Dobbiamo mirare a costruire una società più giusta e umana. Dove tutti si sentano fratelli.

Lettera firmata

La “politica dello struzzo” non rende. Ignorare che l’Italia è già, nei fatti, un Paese multiculturale, multietnico e multireligioso, vuol dire non governare il fenomeno migratorio. O, più concretamente, la presenza di cinque milioni di stranieri sul nostro territorio.
Certo, sono una “scomodità”, come ricorda il direttore della Caritas nazionale, don Vittorio Nozza. Ma se sono ben gestiti (nella sicurezza, nella legalità ma anche nell’accoglienza) si trasformano subito in una grande risorsa. E il Paese, oggi, non può più farne a meno. Sulla paura, sugli egoismi e le chiusure non si costruisce un futuro di crescita.

Pubblicato il 22 giugno 2011 - Commenti (7)
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