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feb

Così si “lincia” un prete

Chi è il “moralista della domenica”? È quel prete d’oratorio che aveva scritto una lettera a Famiglia Cristiana, per denunciare i comportamenti libertini del precedente presidente del Consiglio. Il “moralista della domenica” è questo parroco, naufrago della Concordia, che aveva detto ai parrocchiani che si assentava per un ritiro spirituale. E, invece, era in crociera, tra i lussi dei teatri, i canti e i balli di bordo. A me, che un prete se ne vada in crociera, non importa assolutamente nulla. Però, poteva dirlo. E, soprattutto, evitare di fare il super moralizzatore dei presunti vizi altrui. Ma tant’è: censori e puritani hanno tanti scheletri da nascondere. Purtroppo, i naufragi non sono sufficienti per smascherarli tutti! 

                                                                                                                          Roberto P.

Vivo a Besana in Brianza. Per me don Massimo non è “il prete della crociera”. È il mio don Max. Un sacerdote in gamba, responsabile di quattro oratori e della pastorale giovanile di due grandi comunità, insegnante di religione alle scuole medie. Una persona che ti contagia col suo entusiasmo, con la sua simpatia e le omelie mai banali. Uno che si dà sempre da fare per tutti. È stata, forse, la sua impulsività a tradirlo. A farlo inciampare in quella “balla” degli esercizi spirituali. Che, probabilmente, serviva a proteggerlo dai soliti snervanti pettegolezzi sul suo sacrosanto diritto di andare a farsi una vacanza dove e come gli pare. Certo, avrebbe dovuto fregarsene di tutti. E dire chiaro che andava a farsi un viaggio, visto che la sua assenza andava giustificata (anche a scuola). Ha sbagliato a mentire? Sì, ovvio. Come sbagliamo tutti. E veniamo perdonati da chi ci vuole bene, senza tante storie. Per sua sfortuna, il suo è diventato un caso nazionale. E si sprecano i commenti, i giudizi e le idiozie. Alla faccia delle vittime della Concordia. E dei brutti momenti di don Max e della sua anziana mamma per il naufragio. Dopo i quotidiani, a Besana è arrivato pure il Tg5, manco ci fosse stato un omicidio plurimo. La nostra gente ha le sue quote di maldicenza e di bontà. Ma sono sicura che tutti faremo quadrato attorno a don Max. Per proteggerlo da questo “delirio”. “Pace e bene”, direbbe lui. 

                                                                                                                                 Sara S.

Quando c’è da dare addosso al prete, molti non si risparmiano. Anzi, lo zelo è eccessivo. Anche se la verità dei fatti è l’ultimo degli interessi. A maggior ragione se giornali e politici hanno un conto in sospeso con don Massimo. Perché, a suo tempo, aveva osato criticare il “principe”. Con una lettera indirizzata a Famiglia Cristiana, in cui denunciava i comportamenti libertini dell’allora presidente del Consiglio. Non è parso vero a molti di avere ora un appiglio per rifarsi contro don Massimo. Per diffamarlo e delegittimarlo. Come fosse il peggior assassino. O come se, nella vicenda della Concordia, avesse più colpe del comandante Schettino. È bastata un’ingenua battuta, un’innocua bugia a quattro ragazzi dell’oratorio (non un avviso ufficiale alla comunità), per metterlo in croce. E per coprirlo delle più infamanti accuse. Dal lusso alle donne di compagnia. In realtà, don Massimo è andato in crociera con la mamma ottantenne, una zia e una coppia di suoi parrocchiani. Non si è camuffato. Non ha nascosto la sua identità tra i crocieristi, ma ha celebrato Messa assieme al cappellano della Concordia. Per il futuro, invito don Massimo e i suoi parrocchiani (anche quelli con la lingua lunga) ad aggregarsi alle crociere di Famiglia Cristiana. Sì, perché anche noi andiamo, abitualmente, in crociera con i nostri lettori. Tre anni fa, per la ricorrenza dell’Anno paolino, eravamo in mille e quattrocento. Presenti diversi preti, suore e religiosi. L’anno scorso, sulle “orme di san Paolo”, eravamo circa ottocento. Il tempo a bordo non lo trascorriamo tra lussi e balli. Sì, i canti ci sono. Ma accompagnano le celebrazioni eucaristiche. A teatro ci andiamo, ma per le catechesi e gli incontri con i lettori.Masi sa, chi è mosso da pregiudizi, difficilmente cerca la verità. Come insegna il caso del “prete della crociera”.

Pubblicato il 08 febbraio 2012 - Commenti (42)

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Postato da anpagini il 15/02/2012 18:03

egregio direttore, celentano chiede la chiusura del suo giornale e di l'avvenire; non ho sentito la voce dell’ordine dei giornalisti che avrebbero dovuto farsi sentire, eccome!, se avrebbero dovuto farsi sentire, loro paladini sempre attenti alla libertà di stampa anche quando...- a voi la mia più totale solidarietà ed i complimenti per un giornale pulito, attento, autenticamente cristiano,- non voglio ora parlare di una tv servizio pubblico, che accoglie chiunque fa il suo sermone chiaramente populista (si è urlato che celentano, ed altri, hanno sempre il diritto di dire la loro in nome della libertà) in una trasmissione le cui canzoni dovrebbero essere al primo ed unico posto- caro direttore, “la verità vi farà liberi”! ad maiora- paolo di iglesias

Postato da pelippa il 15/02/2012 12:35

Il problema di don Max, da molti (quasi tutti) sottovalutato, è un po' il problema che assilla un sacco di preti nella Chiesa, ossia dell'assoluta ignoranza della più elementare forma di comunicazione e di rispetto verso i propri fedeli: la trasparenza. Perché non dire che si assentava per una vacanza con la propria famiglia? Che male c'era? Purtroppo la mia esperienza con diversi sacerdoti (non tutti, ma la grande maggioranza) mi insegna che è normale per un prete non dire (tutta) la verità, tenere nascosto, non essere trasparenti, e quindi viene di conseguenza anche "tacere" il vero motivo per cui ci si assenta. Questa forma di omertà gliela insegnano in seminario? Non sarebbe ora di insegnare invece ad essere aperti verso la propria comunità? Quando si renderanno conto che la gente ha fiducia nei propri sacerdoti se anche questi hanno fiducia nella gente, pertanto non c'è niente da nascondere e sono aperti. Parafrasando una frase spesso ripetuta, "chi è aperto e trasparente nel piccolo, lo è anche nel grande".

Postato da rino_bertagna il 15/02/2012 10:11

Pretendiamo che un prete sia diverso dalle altre persone in realtà sono uguali a noi, generalizzando, stessi difetti e stessi pregi con la differenza che Loro dechicano la loro vita alla comunità e questo dovremmo tenerlo sempre presente.Con stima cordiali saluti. Rino

Postato da Giuditta Sidoli il 15/02/2012 09:33

Gent.mo Direttore sono pienamente d'accordo con lei che tutto quanto detto contro don Massimo sia stato portato all'esagerazione e condivido i suoi sentimenti su questo fatto. Mi spiace però farle presente che lo stesso metodo si è utilizzato e si continua, purtroppo, ad utilizzare con il Comandante Schettino. Io non voglio assolutamente sentenziare sulle sue colpe, ma non riesco ad accettare questo accanimento (a mio parere c'è ben poco di cristiano) contro Schettino. Tanti mafiosi, brigatisti e persone coinvolte in fatti di cronaca dolosi (dico dolosi)non hanno ricevuto questa disumana cattiveria. Allora io credo che non sia giusto condannare un prete in crociera, ma cristianamente smettiamola anche di linciare il Comandante Schettino che probabilmente sta già pagando moralmente quanto successo. I giornalisti stanno facendo audience sia con uno che con l'altro, ma per cortesia non usiamo due pesi e due misure a livello umano. E smettiamola di tirare le pietre!

Postato da degrel0 il 14/02/2012 17:17

Sig Salis,non pensavo che Ella avesse il potere di scomunicare chi non denuncia Berlusconi.Mi inchino e le bacio la pantofola!

Postato da Franco Salis il 14/02/2012 15:19

L’unica cosa che credo di aver capito del tuo commento “bella figura di …” ma poi non ho capito :1) chi sia il soggetto “di citare l’inferno” (io l’ho solo ripreso da giorgio traverso Per fare una piccolissima precisazione, o eventualmente imprecisazione; non ho capito chi sia quella “persona”, non ho capito chi sia il “moralista”. Ho già detto di essere un po’ vecchio ,ma soprattutto con una salute precaria e quindi le mie capacità di produzione sono scarse o richiedono tempi lunghi. Ciononostante mi sono riproposto di dimostrare che lega e cristianesimo sono in netto contrasto. Conforta martinporres ,digli che Il mio sforzo sarà anche indirizzato alla sintesi e chiarezza nei limiti che mi sono rimasti.Ciao

Postato da folgore il 14/02/2012 14:49

Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. dal Vangelo secondo Luca

Postato da folgore il 14/02/2012 14:46

@Franco Salis. Siamo alle solite....un tempo un mio professore mi diceva sempre, quando facevo paragoni per alleviare delle colpe, che il fatto Hitler avesse assassinato milioni di persone non mi autorizzava ad andare in strada ad uccidere i primi cittadini che v'incontravo. Io supero me stesso? Almeno non sono berlusconi-dipendente, ovvero non metto sempre un paragone coll'ex Premier in ogni situazione incontri.

Postato da Franco Salis il 14/02/2012 13:53

@ folgore il 14/02/2012 07.24,non tentare di superare te stesso, è impossibile. il tuo assunto è valido solo per te,gli altri distinguono! Dire di andare in ritiro,e dire che Ruby è nipote di Mubarak ha la stessa gravità! Ma tu ce la manderesti tua figlia o tua nipèote inuno dei covi del fuggitivo? Bada che se vanno male le cose guadagna cinquemila euro!

Postato da folgore il 14/02/2012 13:41

@Franco Salis. Ma dai, citare l'inferno in questo caso è veramente voler essere SERIOSI e non SERI. Al limite una persona che si comporta in quel modo rischia di fare una bella figura di....(ci siamo capiti cosa). Forse la prossima volta che vorrà fare il moralista ci penserà su....

Postato da Franco Salis il 14/02/2012 07:32

Scusa, giorgio traverso il 13/02/2012 18.31,affermare che Dio non perdona tutto significa mettere in dubbio l’aspetto più importante del nostro Dio: Egli è bontà infinita. Quanto all’inferno, precisato che non è un luogo fisico, (©Giovanni Paolo II), ci andranno coloro che sino all’ultimo momento hanno preferito il male al bene e Dio ne prende atto, ma non è Lui ad esprimere il giudizio di condanna, è l’uomo. Ciò avviene anche se ha commesso delitti gravissimi, perché la bontà di Dio è superiore a qualsiasi gravità delittuosa. Se lo stesso Gheddafi, straziato nel corpo, si fosse pentito in punto di morte, e nessuno lo sa, potrebbe salvarsi. Altrettanto dicasi per il suo baciamani (ma a proposito siamo sicuri che gli ha baciato la mano e non gli abbia invece risucchiato l’anello per regalarlo a Ruby?).La letteratura è ricca di interpretazioni di questo genere, solo a titolo indicativo nei Promessi Sposi Fra Cristoforo assiste don Rodrigo, ormai appestato e in fin di vita, nella speranza che prima della morte si pentisse; Federico II di Svevia viene ucciso in combattimento e Satana, che si voleva appropriare del suo corpo perché aveva sempre obbedito alle sue leggi, ne fu impedito dall’Angelo di Dio perché in punto di morte aveva invocato il nome di Maria, Clorinda uccisa da Tancredi offre il suo perdono e chiede quello di Tancredi e quindi “passa la bella donna e par che dorma”. Va bene, la letteratura non è teologia però neppure i teologi sono infallibili interpreti della parola di Dio.Buona giornata

Postato da folgore il 14/02/2012 07:24

Classico: una norma coi nemici si applica, cogli amici si interpreta. Ha detto una bugia il nemico? Si cita l'8 comandamento e via all'inferno. La dice chi ci sta simpatico e via colla contestualizzazione e con le scusanti varie.

Postato da giorgio traverso il 13/02/2012 18:31

A mio parere,l'unica colpa,che può avare questo prete,è di aver mentito ai suoi parrocchiani,il resto sono tutte chiacchere da bar.A Sara.S.voglio dire che il perdono non è di questo mondo,il sacerdote dovrà renderne conto a Dio,che non perdona tutto,infatti,ha creato il paradiso e l'inferno. giorgio traverso

Postato da factum il 12/02/2012 22:28

Mi sembrava di aver inviato un commento, non lo vedo, mah

Postato da erguri' il 11/02/2012 21:56

Si cerca lo scandalo su un prete che é andato in compagnia di sua madre ottantenne assieme ad una coppia di parrocchiani a fare una vacanza-crociera. Penso a come sarà stata contenta la madre, io avrei voluto fare la stessa cosa con i miei genitori. A mia conoscenza don Massimo ha fatto due cose giuste (e altre ne avrà fatte sicuramente ): ha scritto una lettera a FC per criticare il comportamento libertino di un PdC, é andato a fare un viaggio in compagnia della madre. entrambe svelano il carattere della persona: per me una persona positiva. lo si vuole condannare perché ha detto ad alcuni ragazzi che si assentava per andare a fare gli esercizi spirituali invece che alla crociera? aahhhh quale criminale bugia....

Postato da mghiri il 11/02/2012 10:03

Povero prete, era con sua madre e due parrocchiani, probabilmente avranno insistito ad invitarlo e a mascherare la cosa. Solo un pò sciocchi, niente di più. Peccato una cosa: che dall'alto del pulpito indicava il Cav come pietra dello scandalo. Alla faccia che coerenza e coraggio: due pesi e due misure e, soprattutto parli del peccato, non del peccatore. Ma si sa, salire sul carro del vincitore, fanno a gara tutte le pecorelle smarrite.

Postato da mghiri il 11/02/2012 09:55

Povero prete, era con sua madre e due parrocchiani, probabilmente avranno insistito ad invitarlo e a mascherare la cosa. Solo un pò sciocchi, niente di più. Peccato una cosa: che dall'alto del pulpito indicava il Cav come pietra dello scandalo. Alla faccia che coerenza e coraggio: due pesi e due misure e, soprattutto parli del peccato, non del peccatore. Ma si sa, salire sul carro del vincitore, fanno a gara tutte le pecorelle smarrite.

Postato da Libero Leo il 10/02/2012 22:43

Purtroppo in questi tempi non si dà addosso solo ai preti, ma anche ad altri che non appaiono conformi al nostro solito modo di pensare. Purtroppo i preti e le suore sono visti sempre più come qualcosa di anomalo e, quindi, da contrastare e fare apparire negativamente. Ma anche altri sono bersagliati da continue critiche e spesso vengono condannati prima ancora di accertare i fatti. Molti giornali si autocensurano per non dire nulla di positivo su questi ‘anticonformisti’; ma sono pronti ad accentuarne tutti gli aspetti negativi. Ha proprio ragione il filosofo Massimo Cacciari quando, riferendosi all’Italia, scrive: "Questo Paese fa sempre il cumulo di tutto, nel bene e nel male, nell'esaltazione e nella maledizione. È un Paese che non riesce a crescere da questo punto di vista, a distinguere, ad analizzare.”. Non ci sono vie di mezzo: si condanna sempre e spietatamente colui che è visto come nemico in quanto pensa e si comporta in modo a noi non confacente, e si esalta chi appare conforme alla nostro modo di pensare e di comportarci. Come contrastare questa cultura binaria, che vede solo lo zero è l’uno, cioè tutto e solo bianco, o tutto e solo nero? Un primo piccolo passo potrebbe consistere nel non fidarsi ciecamente dei giornali e verificare sempre le notizie, leggendo senza preconcetti più giornali di opposte tendenze e rilevando quelli che si autocensurano di più e che, quindi, sono meno affidabili.

Postato da mauropedevillano il 10/02/2012 21:47

Il parroco della mia parrocchia, che non ha niente a che vedere con don Massimo e tanto meno con don Sciortino direbbe " piuttosto che giudicare il prossimo anche a proposito, figuriamoci a sproposito è preferibile dire una bugia" ma se non la dite e anche meglio. MORALE, tra un prete bugiardo, e tanti giudici come quelli che scrivono su questo blog contravvenendo al volere di Dio, l'unico processabile e cattivo d'Italia è sempre lo stesso, anche quando a criticare i suoi detrattori sono semplici cittadini che sbagliano a giudicare il prete per il motivo sopra citato, ma fatemi capire che cosa c'entra come lo chiamate Voi il principe, malefico e miliardario. Don Sciortino SVEGLIA. vada a dirigere il fatto quotidiano la leggerei volentieri.

Postato da GP il 10/02/2012 12:21

Non metto assolutamente in discussione il valore della persona e del sacerdote. Mi permetto di pensare che l'essere stato reticente sulla crociera sia una mancanza del tutto veniale. Mentre sul fatto di mandare la lettera a FC, io penso, invece, che non sia stato affatto crocifisso dalla stampa ma, anzi, che sia stato, come nelle previsioni, santificato. Quindi, spero solo che non abbia scritto la lettera proprio per farsi facile pubblicità. Un saluto.

Postato da Federigo Borromeo il 10/02/2012 09:37

Chiedo scusa al Direttore Don Sciortino che per un banale errore ho confuso con Don Massimo.

Postato da Franco Salis il 10/02/2012 00:16

degrel0 il 09/02/2012 14.26Per essere esatti dal momento che il cristianesimo è una religione propositiva il comandamento è quello di dire sempre la verità , quello di non dire bugie è una conseguenza, sebbene con la “ v ”minuscola che è un riflesso della VERITA’. Allora siccome il maligno è sempre in agguato, è riuscito a prendersi una piccola rivincita nei confronti di chi gli si mette di traverso Ecco. Io farei come del resto a fatto quel prete, ha confessato pubblicamente quella sua mancanza e sarà senz’altro perdonato sia dalla comunità parrocchiale ma soprattutto da Dio, se continua a stigmatizzare il comportamento sub umano del fuggitivo. Il quale è fra l’altro un vigliacco perché anzi che difendersi, ma evidentemente non può difendersi, tenta di cavarsela con la prescrizione ed è ancor più vigliacco perché tenta di far passare l’idea, di cui lui è solo un perseguitato dalle procure. Per questo lo definisco spregevole. Finisco col dire che è ladro non solo chi ruba, ma anche chi regge il sacco. A buon intenditore poche parole.Accusava il dissoluto tiranno di Arcore è un dovere civico oltre che da cristiano.Se non accusi il tiranno NON sei cristiano Buona notte

Postato da doretta davanzo poli il 09/02/2012 23:11

due pesi e due misure: ai politici si permette tutto, ai preti niente. Anche i sacerdoti hanno diritto ad una vita privata, alle vacanze, ad un po' di tempo libero. Non sono schiavi, sono uomini liberi. Don Massimo è stato anche sfortunatissimo.

Postato da giori55 il 09/02/2012 18:59

Ma con quale coraggio gli irriducibili ammiratori del ricco paperone ultra settantenne ossessionato dal sesso al quale, non si sa bene per quale arcano motivo (il fascino del denaro?), riescono a perdonare e giustificare tutto, continuano a puntare il dito contro questo sfortunato sacerdote che, a mio modesto parere, ha l'unica colpa di non aver detto che andava in crociera con i parenti? E che male c'è a fare un viaggio con la famiglia? E che male c'è a divertirsi con passatempi sani? Che forse quando li ordinano sacerdoti gli tolgono la capacità di scherzare o divertirsi come gli altri uomini? Per fortuna no! Quando capiremo che anche loro sono, e restano, uomini come gli altri e che il loro ministero sta anche nel superare le tentazioni come facciamo (o dovremmo fare) anche noi? A pensarci bene mi sorge il dubbio che se don Massimo non avesse in precedenza alzato la voce contro quel qualcuno, adesso non saremmo qui a discutere e condannarlo o giustificarlo. Riguardo i luoghi comuni sui preti: predicano bene e razzolano male...seguite allora quel che dicono e non quel che fanno! E non utilizzate i loro eventuali comportamenti sbagliati per giustificare i vostri!

Postato da bigfoot il 09/02/2012 18:43

Appena uscita la notizia,confesso che anch'io son rimasto perplesso . Ma il commento di Sara mi ha fatto cambiar idea...ed è anche molto vero che andare in crocera con madre ottantenne,non siapropriamente una vacanza . Credo che quel sacerdote meriti indulgenza . Diciamo peccato veniale ?

Postato da prattan il 09/02/2012 17:11

Ho letto questa sroria solo ora,quello che ho potuto capire che se Don Massimo non avrebbe scritto la lettera a famiglia cristiana(che io ho letto) sui comportamenti libertini del "Principe"il tutto questo non avrebbe avuto tanta risonanza.Questo è fango,come si vede ancora c'è lo strascico di quella politica di colpire e di fangare con accanimento metiatico chi si pernmetteva di essere contro.Don Massimo ha detto una bugia?quale?di non dire a tutti che accompagnava una mamma ottantenna in crociera?Ma chi può giudicare un uomo da un episodio?Sappiamo la sua vita?sappiamo i sacrifici di una mamma,conosciamo la sua storia?Non guardiamo sempre la pgliuzza,ricordatevi anche della trava che abbiamo nel nostro occhio.

Postato da Beba il 09/02/2012 16:49

Scusate, ma sono stanca di questi continui paragoni con il "signore di Arcore" ma per favore. Ma vi immaginate le vecchiette brianzole come avrebbere reagito se il don avesse detto che sarebbe andato in crociera? Le conosco io queste persone...quando vado dalla parrucchiera, hanno sempre da dire e ridire...su tutti, specialemente sulla chiesa (e qui si potrebbe aprire un altro capitolo), andate a fare qualcosa di buono.

Postato da FrancescoC il 09/02/2012 16:49

Direi che si può abbassare i termini della contrapposizione per vari motivi. Il primo, ..certamente ha dato fastidio la crociata contro Silvio Berlusconi di questo giornale che così facendo si è unito al popolo dei "contro a tutti i costi" perdendo così l'obiettività e la capacità di analizzare un fenomeno che certamente non ha le gravità imputate e che ha subito un accanimento mediatico con il solo scopo di eliminarlo politicamente, ...e la chiuderei qui....perchè per me è e sarà sempre così. Il secondo motivo riguarda il nostro sacerdote che non immolerei all'altare del politicamente scorretto... ha fatto delle scelte e ha preso delle decisioni che io per mio conto decido di darle per buone almeno fino a prova contraria... se è una persona valida avrà avuto i suoi motivi per fare quello che ha fatto. Non sta certo a me giudicare. Fino a prova contraria io proteggerei dalle chiacchere entrambi gli esempi fatti perchè mi rifiuto di vivere in un sistema mediatico che uccide la persona sulla base di chiacchere appunto..... Probabilmente famiglia Cristiana farebbe bene a non dare ascolto alle chiacchere contribuendo così ad alzare il livello culturale della discussione. Vi Saluto Francesco

Postato da martinporres il 09/02/2012 16:43

Penso che una notizia come questa non sia commentabile.

Postato da Victoria il 09/02/2012 16:18

Beba, il buonismo ad ogni costo non fa essere una persona più cristiana delle altre. Esprimere un giudizio non significa criticare nel senso più negativo del termine. Tutti siamo peccatori, chi lo mette in dubbio? Don Massimo non ha commesso un peccato, fra l'altro, ma solo una leggerezza che gli si è ritorta contro, purtroppo. E metterla in evidenza non è "parlar male degli altri". Precipitarsi a prendere le difese di un prete, che non ha bisogno di difese da parte di nessuno, può essere visto, invece, come un gesto di discutibile superficialità e di posizione preconcetta.

Postato da Federigo Borromeo il 09/02/2012 15:54

Chi è il moralista della domenica? Una bella domanda che apre un grosso dibattito e divide chi è a favore del prete e chi è contro. Chi parla di una innocqua bugia, che però sta provocando tanto sconquasso, e chi dice che don Sciortino avrebbe fatto meglio a dire la verità ai suoi parrocchiani.Non è facile scegliere da che parte stare. Cè chi fa di peggio. Certamente se don Sciortino anzichè in crociera, seppure con l'anziana madre e il parrocchiano, fosse andato in ritiro spirituale nessuno avrebbe trovato nulla da dire. Avrebbe potuto ritemprare lo spirito e il corpo dalla fatiche della parrocchia in modo migliore.Le crociere sono un momento di svago, ma anche occasioni di incontri, non sempre moralmente leciti.Inoltre il nostro bravo parroco ha fatto l'errore di toccare il "Principe", attirandosi le ire dei Media. Purtroppo in tutto questo bailamme chi ci va di mezzo è chi lavora e opera in silenzio, al servizio di dio e del prossimo, senza fanfare mediatiche. A me sinceramente questa storia ricorda una leggenda buddista, quella del Buddha d'oro. In un tempio c'era un Buddha di terracotta, un giorno fu portato fuori all'aperto per restauri nel tempio. Cominciò a piovere e la pioggia sciolse l'umile fango sotto cui si nascondeva una statua d'oro. In questo caso è il contrario, la pioggia, anzi l'acqua dell'Isola del Giglio, ha fatto sciogliere la patina d'oro e mostrato la statua di fango. A ricordare che la vera virtù è un'arte che va coltivata nel silenzio.

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice-direttore FC)

Caro Borromeo,

giusto per precisare: chi è andato in crociera è don Massimo, non don Sciortino, il nostro Direttore  :-)

Saluti

Postato da giancarlochiari il 09/02/2012 15:02

Andare in crocera con una madre ottantenne e una coppia di parrocchiani mi sembra più un fatica che una vacanza, pensando in particolare al fatto che il don che non conosco diceva pure messa sulla nave... il problema dei cattolici berlusconiani è quindi il fatto che se ne è andato in vacanza dicendo che andava a fare esrcizi spirituali, bugia a meta se si pensa alle condizioni della sua crocera. il guaio dei berlusconiani che si dicono cattolici e di non avere considerato la morale del premier che tanto amavano che nei processi chiede la prescrizione non l'assoluzione (caso Mills) oppure lo spostamento del tribunale da MIlano e Monza (caso nipote di mubarak). quel prete ha avuto il solo torto di dire quello che tutti vedevano loro compresi ma non volevano considerare come se per mister B ci fosse una morale diversa... consiglierei a fantapolitik una crocera estiva su una nave con capitano diverso e con due ottantenni al fianco, magari pensando alla villa con vulcano in Sardegna dove gliaerei di stato, a nostre spese, portavano le protagoniste del bunga bunga vestite da poliziotte o da infermiere ...

Postato da degrel0 il 09/02/2012 14:26

Se non sbaglio,è ancora valido il comandamento che impone di non dire bugie.Ora questo prete come farà ad incitare i suoi parrocchiani alla sincerità quando è il primo a non praticarla?Quanto all'essere perseguitato perchè accusava il dissoluto tiranno di Arcore direi che ci possiamo fare una grassa risata.

Postato da Beba il 09/02/2012 14:26

Carissimi voi tutti giudici di tutte le perone, andate a vedere cosa fa un prete nella parrocchia e poi giudicate. Ah un'altra cosa... non so se possiamo giudicare...guardiamo prima la trave nel nostro occhio e possiamo giudicare gli altri. Gesù disse: chi è senza peccato scagli la prima pietra, per fortuna ai suoi tempi c'erano persone con giudizio, nessuno si è permesso di scagliare quella pietra. Tutti siamo peccatori, vi ricordo che pecchiamo non solo nei fatti ma anche nelle omissioni, nel parlare male degli altri o quando non si fa volentieri il proprio dovere. Non cercate di fare i moralisti paragonando quanto ha fatto l'ex presidente del consiglio con una vacanza del prete. Don Massimo non è un ladro, non è un pedofilo, non fa festini, non è stato citato in tribunale, non ha massacrato milioni di lavoratori, non si è fatto le leggi ad pernsonam e chi ne ha più ne metta... In bocca al lupo don Massimo

Postato da Franco Salis il 09/02/2012 14:06

No folgore,io ho detto un padre che "dà uno schiaffo" non " che picchia". Quel che picchia ha un a valenza continuativa, uno schiaffo ,pur essendo non accettabile pedagogicamente è un fatto riconducibile ad un solo episodio. Non esiste un padre che non sbaglia,ma buttarlo nel tevere.....Ciao

Postato da cokino il 09/02/2012 13:21

io questo prete neanche lo conosco. ma vogliamo pure vietargli di farsi una vacanza ?a chi ha dato fastidio ? ha rubato i soldi per divertirsi ?ma chi siamo noi per giudicarlo ? faccia sempre il so dovere ed il prossimo anno vada a farsi un giro in america. don Massimo quando può si diverta ed agisca sempre bene come mi pare che lei faccia giornalmente. auguri e solidarietà.

Postato da folgore il 09/02/2012 11:12

Caro Salis bel ragionamento, ma mi devi ammettere che quel tale che picchia il figlio non potrebbe certo dire un "meglio io che quello che l'ha gettato nel Tevere" in quanto il secondo viene accusato di una cosa diversa dalla sua. Lui, però, in ogni caso ha fatto qualcosa che non avrebbe dovuto fare, soprattutto se prima avesse fatto della morale al suo vicino sul comportamento da tenere coi figli. Caro Direttore, utilizzi le sue difese per altri casi più meritevoli.

Postato da Victoria il 09/02/2012 00:18

Caro don Sciortino, bisogna essere obiettivi. Nel caso in questione francamente don Massimo non ha fatto una bella figura. La sua bugia è stata un passo falso senza scusanti. Non perché abbia commesso una colpa più o meno grave, ma perché la "innocua" bugia non aveva ragion d'essere. Avrebbe potuto dire ai suoi parrocchiani, con sincerità, che doveva assentarsi per una breve vacanza, avendo bisogno di riposo. Nessuno-credo-avrebbe avuto da ridire. La notizia è stata riportata anche da quotidiani non proprio di parte e che, di certo, non avevano un conto in sospeso con lui. Obiettivamente, senza voler demonizzare né "linciare" nessuno, suona strano sapere che un prete è andato in vacanza, in crociera, mentre ha detto a qualcuno di essere andato in ritiro spirituale. Forse non si sentiva tranquillo in coscienza? E perché poi? La vicenda ha qualcosa di ridicolo proprio per la bugia in sé. Anche questa difesa ad oltranza è alquanto fuori luogo, mi sembra. Mi scusi, don Sciortino, ma io la penso così. L'obiettività prima di tutto.

Postato da Franco Salis il 08/02/2012 17:27

@fantapolitik10 il 08/02/2012 16.17,Stando al tuo s-ragionamento, metteresti sullo stesso piano un giovane che dà uno schiaffo al figlio (fatto comunque violento che induce a cercare rimedio alle difficoltà con la violenza) con il comportamento di Patrizio Franceschelli, che strappato il figlio di sedici mesi dalle braccia della nonna, lo butta nel Tevere. Ed io credevo, di essere il più severo “castigatore” di certi costumi vaticani, non di preti, e ne soffro perché sempre afflitto dal dubbio: e se sbaglio?

Postato da CZAR il 08/02/2012 16:56

Quanto provincialismo ! Quanti benpensanti dell'ultimo minuto ! Invece di rincuorare questo ( a quanto si dice, io non lo conosco ) bravo prete che deve aver passato, come tutti i passeggeri della Concordia, un brutto quarto d'ora per colpa di un comandante irresponsabile, gli si dà addosso quasi che andare in crociera sia un comportamento innominabile. Ma basta ! Che ciascuno impari a guardare la trave che si trova nel suo occhio !

Postato da fantapolitik10 il 08/02/2012 16:17

certo chi si pone all'attenzione della comunità come il castigatore di cattivi costumi deve avere un comportamento irreprensibile.non è stato il caso di questo prete.se si giustifica questo si possono giustificare anche i pedofili?

Postato da Franco Salis il 08/02/2012 13:52

Ho avuto notizia dalla stampa on line (non ho soldi per quella cartacea) che fra gli ospiti della concordia vi era un prete.Non sapevo che avessa anche celebrato messa sulla nave,mentre ero a conoscenza della compagnia,famigliari. Ma l'unico torto che gli si può addebitare è di averlo tenuto nascosto (se lo ha tenuto nascosto) ai parrocchiani. Vistosi "spubblicizzato" lo ha "confessato" pubblicamente dopo .Ebbeh?! che cosa c'è da dire? Mah:"lascia pur grattar dov'è la rogna" Ciao

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Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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