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feb
Grillo e i nuovi cittadini
Sono un attivista del Movimento 5 Stelle.
In passato le ho scritto per dire che
ero vicino a lei quando veniva attaccato,
secondo me ingiustamente, da vari
esponenti del precedente Governo. Ora
mi faccio vivo per dirle che non condivido
la frase «non ci spaventino i populismi di
destra e sinistra, che vogliono ostacolare
questo cammino di civiltà, si chiamino
Lega o Beppe Grillo», pubblicata sul vostro
“Primo piano” (FC n. 6/2012). La posizione
del Movimento 5 Stelle, di cui Beppe
Grillo è fondatore e promotore, parte
dal presupposto che, oggi, le risorse
della nazione sono appena sufficienti
a mantenere i bisogni minimi dei nostri
connazionali. Da ciò ne consegue che dare
la cittadinanza ai figli di immigrati nati
in Italia (ius soli), senza regole ben definite,
è un’ipotesi fuori luogo e demagogica.
Si potrebbe pensare a una cittadinanza
dopo un percorso di scuola obbligatoria,
requisito minimo per acquisire una certa
“italianità”, che nulla ha a che fare con
lo ius sanguinis, ormai anacronistico.
Paolo L. - Cuneo
Intanto un grazie, sia pure tardivo, caro
Paolo, per la tua solidarietà verso la mia persona.
Quanto al riconoscimento della cittadinanza
ai figli di immigrati, faccio notare che
molte reazioni contrarie a quella che considero
una “scivolata” di Beppe Grillo sono venute
dall’interno del Movimento 5 Stelle. E tanti
vostri militanti hanno firmato a favore della
proposta di legge. Non si tratta, quindi, di alimentare
il tifo, come allo stadio, tra “buonisti”
e “oppositori”. Il tema è troppo serio per
essere affrontato con battute e slogan. Ma
non è vero che serve solo a distrarre gli italiani
da altri problemi ben più gravi. Con un po’
di buonsenso, capiremmo che questi “nuovi
italiani” sono una risorsa vitale per un Paese
vecchio e sclerotizzato, che è sulla via di un
“suicidio demografico”. La nuova Italia va
programmata non a prescindere ma a partire
da questi “fratellini arcobaleno”. «È una follia
», ha detto Napolitano, «che i figli di immigrati
nati in Italia non siano cittadini».
Pubblicato il 15 febbraio 2012 - Commenti (10)