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L'amore a ogni stagione della vita

Ho quarantacinque anni. Di recente, ho conosciuto una collega trentenne e abbiamo cominciato a frequentarci. All’età in cui molti uomini hanno già alle spalle un’esperienza matrimoniale fallita, e dopo aver vissuto alcune relazioni con donne già divorziate, ora la vita mi offre la possibilità di iniziare un nuovo percorso verso una famiglia unita in Cristo, non essendosi neanche lei mai sposata. Mi chiedo solo se sono troppo vecchio per avere una famiglia. E se la differenza d’età possa essere un ostacolo. Anche se la fede in Cristo, seppure da me dimenticata per pigrizia, mi aiuterà ad abbattere ogni ostacolo. Ho sempre desiderato un’unione definitiva con una donna, sancita dal sacramento, secondo la dottrina della Chiesa.


Luciano G.

Meglio tardi che mai, soprattutto se le intenzioni sono rette. E se non corrispondono a una semplice infatuazione, viste le tante avventure percorse finora. Per questo, una più attenta ponderazione non guasta, facendosi aiutare (con tutto il tempo necessario e, quindi, senza pigrizia) da chi dovrà poi benedire la vostra unione. La fiducia nel Signore non rimuove automaticamente gli ostacoli. Che, nel tuo caso, sono evidenti ma non insormontabili. Soprattutto se c’è piena collaborazione.

Pubblicato il 25 maggio 2011 - Commenti (3)

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Postato da Franco Salis il 29/05/2011 08:45

Sono stato spinto ad intervenire,non per interesse all’argomento, ma dalla provocazione di aldo abenavoli il 28/05/2011 18.14.La risposta di don Sciortino è una risposta saggia completa, rispettosa, unica,nonostante la sua sintesi. Macché "indifferenti a quelle che coinvolgono le singole persone”.Cioè non c’è proprio niente da aggiungere se non, che peccati ha commesso questa giovane trent’enne per sposare un quarantacinquenne che confessa di essere stato dissoluto? Tutto fa pensare a un “foggu di pimpisa” cioè a un fuoco di tralci secchi di vite che bruciano subito provocano calore,ma non lasciano brace. Ma “ a Dio tutto è possibile” quindi lo stesso don Scioltino saggiamente lo rinvia al suo parroco e gli raccomanda di non aver fretta nel seguire tutto un percorso che dovrà seguire per verificare la riscoperta di certi valori. Un percorso che serva per la verifica che si tratti di vero amore e non “foggu di pimpisa”. Ribadendo che “a Dio tutto è possibile”mi associo all’augurio di aldo abenavoli. Buona domenica.

Postato da dino avanzi il 29/05/2011 04:14

E' vero la storia di vita del signor Luciano G. non ha suscitato molti commenti. Ma è anche difficile da commentare non conoscendo le persone direttamente. Speriamo che Luciano G. segua attentamente i consigli di Don Antonio Sciortino e siano per Lui l'inizio di un processo di crescita e di maturazione personale.

Postato da aldo abenavoli il 28/05/2011 18:14

Con un certo senso di tristezza constato che una storia di vita come quella raccontata dal signor Luciano G. non susciti commenti di alcun genere. La verità che siamo tutti presi, e il sottoscritto per primo, dalle vicende del paese per cui diventiamo poi indifferenti a quelle che coinvolgono le singole persone. Nel frattempo auguro al signor Luciano tutta la felicità possibile e gli dico di non preoccuparsi della differenza di età.

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Don Sciortino risponde

Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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