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feb

Troppi soldi per gli animali

Sono rimasto sconcertato dopo aver letto l’articolo della Colò sui gatti di strada, dei quali dovrebbero occuparsi i sindaci. Ma in che mondo vive? Non si può ripetere all’infinito che chi non ama gli animali non ama gli uomini. È una menzogna. Gli animali vanno rispettati, non amati! Vanno amati i bambini soli, i poveri, gli ammalati... È immorale destinare risorse per cani e gatti. I politici si occupino di altro, non di leggi sui “diritti” degli animali. Caro direttore, faccia trovare sulla scrivania della Colò, una fotocopia del “Caso della settimana”. L’aiuterà a riflettere. Mi scusi lo sfogo, ma ho dedicato quarant’anni della mia vita agli ammalati. So che andrò all’inferno e là troverò cani e gatti che mi morsicheranno il sedere. O forse no, andrò in paradiso perché ho amato gli uomini fatti a immagine di Dio.

Roberto S.

Potremmo metterla in positivo: chi ama gli animali ama anche gli uomini. Sono gli eccessi che non vanno bene. E, giustamente, fanno gridare allo scandalo. Certo che ci sono delle priorità, e queste vanno rispettate. Ciò, però, non vuol dire disprezzare gli animali o non avere rispetto della natura. Alla fine, tutto si tiene.

Pubblicato il 07 febbraio 2013 - Commenti (16)

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Postato da branda il 11/02/2013 11:17

Che tristezza, che delusione, constatare come per molti miei confratelli essere fatti ad immagine e somiglianza di Dio significhi avere due gambe e un po' di peli sul viso... E' l'amore che ci fa somigliare a Dio e l'amore non conosce confini. Fatte, dunque, salve le debite proporzioni, amare gli animali è perfettamente cristiano.

Postato da franco dell'anna il 08/02/2013 23:00

Certo che rimango sempre più perplesso da lettere come quella del sig. Roberto o di paolo caterina che addirittura dice che chi ama gli animali è a favore dell'aborto, dell'eutanasia o della fecondazione eterologa, scusatemi, consentitemelo: ma cose del genere non le ho mai sentite dire neanche a chi è in stato di ebbrezza e che ha perso del tutto la lucidità mentale!!!!!!!!!!!!!!!!! Oltretutto lei sig. Paolo Caterina non si deve neanche permettere di dire certe cose gravissime!! perchè sono gravissime!!! io amo gli animali è un suo problema o del sig. Roberto? eppure non sono a favore dell'eutanastia o della fecondazione eterologa! e anche se per assurdo lo fossi, non avrebbe niente a che fare con l'amore per gli animali! Certo che nella vita ti devi veramente fare la "pelle dura" per poter mantenere la calma e controllare lo sdegno leggendo assurdità del genere!! ma oltretutto -lo ribadisco- cose gravissime!! mi dice lei cosa centra l'amore per gli animali con il desiderio dell'eutanastia o dell'aborto o della fecondazione? io sono veramente senza parole!! sig.ra Giovanna Maria sono con lei su tutta la linea, così come condivido in pieno il pensiero di Volpina e di Aquilante! Lettere come quelle del sig. Roberto o del sig, Paolo Caterina ti lasciano soltanto l'amaro in bocca e tanto tanto sdegno!!

Postato da Rosetta Filosa il 08/02/2013 20:55

Andare all'inferno é una preoccupazione di molti di noi, pensare poi di trovarvi cani e gatti che potrebbero morsicarci il sedere deve essere ancora più triste. Meglio per tutti sarebbe operare per meritare il Paradiso amando tutta la vita cos'ì com'è, con tutte le sue creature, nessuna esclusa. Del resto, Dio, quando ha sognato la creazione non ha certo pensato di creare quelle da amare di più o quelle da amare di meno: ha creato tutto e tutti con un unico, grande, immenso, stupendo Amore. Dobbiamo amare di più gli uomini o gli animali? Amiamo di più Dio e tutto quello che Lui ha creato...amiamolo non tanto per avere la salvezza ma solo per Amore e tutto andrà bene. Diamoci tutti appuntamento in Paradiso e se lì troveremo gli animali, almeno lì,comportiamoci bene. Con affetto. Rosetta.

Postato da michelutto andrea il 08/02/2013 20:55

credo che questo signore abbia centrato il problema ,gia nella bibbia ci indicano di soggiogare gli animale,rispettandoli ma non amandoli si vuole umanizzare cani e gatti,e non il vicino fatto ad immagine di Dio

Postato da rosa maria finocchiaro il 08/02/2013 16:08

Credo, caro Sig. Roberto, che l'amore deve essre rivolto a tutti. Sia agli uomini, sia alla natura, sia agli animali. L'amore non ha limiti! Distruggendo la natura e gli animali distruggeremo anche l'umanità. E' chiaro che se devo scegliere se salvare una persona o un gatto scelgo la persona, ma sarebbe bello se potessi salvarli entrambi. Quindi non sia così arrabbiato, ma cerchi di vedere le cose con più equilibrio. Io ho avuto un cane che mi ha dato tanta gioia, ne prenda uno anche lei e poi mi dirà. La saluto cordialmente Rosa Maria (CT)

Postato da Aquilante il 08/02/2013 14:36

Io invece rimango perplessa sul fatto che, salve le priorità che Don Antonio ben ricorda e che non dovremmo mai dimenticare, la cura e l'amore per gli uni sembra dover escludere quella per gli altri. Solito discorso "o di qua o di là?" Pare proprio di sì, leggendo accostamenti ai nazisti (?) e a chi supporta aborto, eutanasia etc.

Postato da LucianoT il 08/02/2013 14:21

Anni fa, un anziano frate francescano, riferendosi al radicalismo insito in ognuno di noi e che, talvolta, non può fare a meno di venir fuori (non dimentichiamoci che, in fondo, nostro malgrado siamo tutti fallibili), disse che ognuno di noi dovrebbe, quotidianamente, raccomandarsi, nelle preghiere, alla "Madonna dell'equilibrio"; potrebbe sembrare irrispettoso verso la Madre di Dio, ma è invece un caldo invito a non esagerare, a "darci una calmata". Dagli interventi su questo argomento, si vede che si è tutti un pò coinvolti in modo alquanto manicheo: chi è "pro", chi "contro", chi addirittura formula l'equazione "amante degli animali=persona pro aborto, eutanasia....". Dando per assodato (ma è poi così?) che l'amore per i nostri simili dovrebbe far parte del nostro DNA ("se non avessi la carità non sarei nulla" - 1Cor. 13), elargire questo amore anche ad altre creature non ci rende meno umani e più egoisti, basta che (anche) queste creature non occupino in modo esclusivo il centro del nostro cuore, rendendoci così sordi alle esigenze degli umani che dovrebbero sempre avere la priorità dei nostri pensieri e del nostro amore, umani che, come noi, sono immagine di Dio e per questo da preferire a qualsiasi altro amore. E poi, non dobbiamo sottacere che molte creature "non umane" aiutano noi bipedi nella pet-therapy (cani, gatti, cavalli, deflini.....), sanno prevenire eventuali attacchi epilettici dei propri padroni, sono un valido aiuto per le persone che soffrono di crisi di panico, riempiono la solitudine di chi è dimenticato dagli altri, e così via con tanti altri esempi che riempirebbero tutta la pagina dei commenti. Nella vita non esistono solo il bianco ed il nero, ma migliaia di loro gradazioni.

Postato da ltumaini il 08/02/2013 13:33

Caro Roberto, sono d'accordo che prima vengano i bambini che hanno fame e poi gli animali; io sono credente e ho sempre avuto animali in casa. In caso di malattia li ho curati come si deve, ma non ho mai dato il filetto ai miei cani. Le assicuro che un cane ha una capacità di amore e una fedeltà che molti esseri umani non arrivano nemmeno a capire. Cinque anni fa mia figlia (che per vari motivi andava e veniva da casa molto spesso) venne ricoverata in ospedale. La mia cagnona per farmi capire che aveva capito e che anche lei soffriva per questa situazione, si mise col muso e le zampe anetriori sul letto di mia figlia e si mise a piangere... come dire "non sei da sola, sto soffrendo anch'io". ...e potrei scrivere molte pagine sull'amore che danno gli animali... l'amore è amore, da qualsiasi parte provenga! Cordialmente Laura

Postato da Paolo Caterina il 08/02/2013 09:20

Mi trovo perfettamente d'accordo con quanto scritto da Roberto e con la risposta del Direttore. Vorrei fare un'ulteriore considerazione, questa sicuramente meno "cristiana": come mai chi ama tanto gli animali si trova sicuramente schierato pro aborto, eutanasia, procreazione eterologa? Ho l'impressione che quando, negli anni Sessanta, Pierre Boulle - peraltro lo stesso autore del romanzo "Il Ponte sul Fiume Kwai", il tema del cui film tutti ancora fischiettiamo allegramente - scrisse il romanzo "Il Pianeta delle Scimmie" - anche questo tradotto più volte cinematograficamente - non fosse così lontano dalla realtà... Paolo C.

Postato da giovanna maria 1966 il 07/02/2013 20:46

Io invece, se devo essere sincera, rimango sconcertata, come sempre, quando leggo lettere come quella che ha scritto il sig. Roberto S., sinceramente non se ne può più di ascoltare discorsi del genere! Io amo gli animali e non credo di dovermi sentire in colpa per il fatto di amarli e mi prendo cura anche dei bambini (o degli anziani)! e non nascondo che ogni giorno do' da mangiare anche a dei gatti che ci sono nel vicinato: non credo si debba gridare allo scandalo di ciò! e se compro del mangiare per i gatti certamente non rimango senza soldi per poter comprare qualche regalino o un dolcetto, dei cioccolatini alla mia nipotina di 5 anni. Sig. Roberto: io riesco benissimo ad amare gli uni e gli altri, ed infine, gli animali non solo vanno rispettati, ma vanno anche amati! se lei crede di meritare il paradiso per aver amato gli uomini buon per lei, altrettanto io credo di potermi meritare il paradiso per aver amato anche gli animali! Nel caso poi pensa all'incompatibilità dell'amore tra i gatti e quello per i bambini o gli anziani, si legga un po' la storia di san Francesco d'Assisi. Io spero di aver espresso nel modo più civile ed educato il mio sdegno dopo aver letto una lettera del genere

Postato da curiazo il 07/02/2013 20:20

com' è noto i nazisti amavano molto gli animali, poi usavano le camere a gas x ebrei, zingari, omosex, disabili etc. in effetti mi fa schifo vedere le pubblicità dei cibi x animali trattati come principi e gli anziani che raccolgono gli avenzi ai mercati.

Postato da Paolo Ruffatti il 07/02/2013 20:13

Caro Roberto, fino a 3 anni fa esatti, la pensavo come lei. "cani in casa mia mai!"- dicevo- figuratevi se lo porto fuori a fare i suoi bisogni tre volte al giorno e con tutti i tempi"; con le nostre non floride risorse ( e ora dopo Monti stiamo vivendo uno scalino ancora più in basso) abbiamo adottato a distanza ormai da 20 anni un bambino (favelas Argentine); in realtà diventato grandicello il primo, ce ne hanno affidato via via un decina e siamo contenti di fare il nostro dovere, pur se piccolo. Tre anni fa a nostra figlia, 30 anni, hanno diagnosticato una terribile malattia di cui sanno poco al mondo. Lei dopo aver perso lavoro e fidanzato, ha avuto da mia moglie in regalo un cagnolino che è la gioia di vivere impersonificata. A tre anni di distanza, accettata psicologicamente questa condanna per la vita, mia figlia dice e ripete: "mamma!…il mio cane!! … non so proprio come avrei fatto senza il mio cane! Dovreste vederli assieme. Lei ora ha ripreso le forze soprattutto psicologiche e pensa addirittura di andare a lavorare all'estero (è una designer molto brava, dicono..) visto che qui non si trova un briciolo di lavoro. Anche io, ora, ringrazio il Signore di aver ispirato mia moglie ad acquistare questo nostro "figlio col pelo", che probabilmente sarà anche il nostro compagno per il resto del nostro transito quì.

Postato da giori55 il 07/02/2013 19:24

Caro Roberto, hai proprio ragione. Ho appena visto un servizio su alcune persone che vivono nelle roulottes perchè sfrattate e di una mamma che ha dormito in automobile per mesi insieme ai figlioletti. Adoro i mici e, da adolescente, ne abbiamo raccolto in strada uno randagio che ha vissuto in casa nostra per ben 20 anni. Ma gli animali randagi sono abituati a vivere in cattività, a trovare un rifugio dove passare la notte o ripararsi dal freddo e mangiano i topi ed i piccioni feriti o malati, portando a compimento il fine per cui, probabilmente, il Buon Dio li ha creati. Non mi sognerei mai di maltrattare un animale, ma se posso aiutare qualcuno in questi tempi così difficili, o esortare l'amministrazione pubblica ad interessarsi di qualcuno in particolare non ho dubbi: scelgo l'uomo!

Postato da rosario il 07/02/2013 19:12

Vorrei rispondere a Roberto. E' vero quello che dice, ma nella vita ci sono" due pesi e due misure", nel senso che c'è chi si occupa troppo degli uomini,che non è mai abbastanza, e c'è chi si occupa troppo degli animali. Un fatto concreto l' abbiamo visto recentemente che una signora ha lasciato tutti i suoi averi ad un gatto a cui era affezionata.....Roba da matti. !!!

Postato da volpina il 07/02/2013 15:43

e perché mai non bisogna amare gli animali? Perché mai l'amore per gli animali le dà così tanto fastidio? Se lei ha dedicato anni della sua vita agli ammalati, ha fatto bene, nessuno la critica. E di certo è stata una sua scelta. non credo che nessuno le abbia puntato una pistola alla tempia. Peccato sia diventato un po' acido. E si crede il detentore delle buone azioni.

Postato da DOR1955 il 07/02/2013 15:36

Come dice, implicitamente, Padre Antonio, penso sia questione di "priorità". E questo nasce dal "DISCERNIMENTO"; parola, ma più ancora concetto, sconosciuto ai più. E forse, o senza forse, a tanti, troppi, sedicenti cattolici.

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Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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