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Dopo anni di sonno, è ora di reagire

Su Famiglia Cristiana lei continua la battaglia contro le ingiustizie e la corruzione, che ormai non ha più pudore. Su alcuni programmi Tv, esperti qualificati approfondiscono questi temi e indicano soluzioni. Ma tutto resta come prima. Nulla che si muova.

Se ne può scrivere e parlare fin che si vuole, ma gli interessi dei potenti non vengono mai toccati. Forse, l’unica soluzione è che ci muoviamo noi. I referendum sono stati un esempio. Come è possibile convivere con questo sistema, dove più si scava e più si trova marcio e corruzione?

Lei dice: bisogna ringraziare chi in questo Paese fa ancora il suo dovere. Ma, mi creda, siamo stanchi di dare la possibilità a tanti disonesti di ridere di noi! Vorrei sapere come potremmo affrontare insieme i problemi del nostro Paese.

Silvia A. - Lecco

È già importante che si stia prendendo coscienza dei problemi e della necessità di agire e reagire. Da anni siamo stati abituati a subire “dolcemente” ogni sopruso. Cullati da un’assillante manipolazione delle menti. Ci avevano quasi convinti di vivere nel migliore dei mondi possibili. A differenza di altre nazioni alle prese con insormontabili difficoltà, da noi “brillantemente” superate. Il risveglio è stato brusco. Ma appena a tempo, prima di finire nel precipizio. Ora, però, l’attenzione va tenuta desta. L’arroganza del potere (vedi ingiustizie e corruzione) prende alimento dal nostro disinteresse.

Pubblicato il 20 luglio 2011 - Commenti (13)

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Postato da panormita il 04/08/2011 15:31

cari amici antiberlusconi sinceramente non capisco quali sono le vs proposte oltre a chiedere le dimissioni di Berlusconi . Ma per diamine, prima di protestare a prescindere mettetevi d'accordo .

Postato da Salvatore Giovanni il 29/07/2011 18:39

Ma il "sonno" di cui il Direttore parla è riferito a torpore della Chiesa Cattolica, oppure costui si riferisce alla politica? Mons Bagnasco, cui scrivo ripetutamente senza mai ricevere risposta, insiste a dire che alla nostra classe politica serve uno stuolo di deputati cattolici, ma evidentemente il Cardinale dimentica che Berlusconi e company son tutti regolarmente battezzati e cresimati...: quindi, che tipo di dirigenti cerca il Monsignore? Invero, al nostro governo serve qualcuno che sia il riflesso autentico del vero cristiano, a immagine di Cristo, perciò sarebbe ora di smetterla con questi proclami fumosi che fanno solo testo per chi non mastica i vangeli!

Postato da spark il 27/07/2011 17:53

Al contrario di quanto possa pensare Franco Salis, io (purtroppo) non sono in vacanza: da pensionato certi “lussi” non posso piu' permettermeli! Quello che mi sta accadendo, e' che mi sta passando la voglia di commentare quello che sta succedendo, non solo in Italia, ma anche nel resto del mondo. Mi sta passando la voglia di commentare perche’ sono convinto che nonostante ”la macelleria sociale” messa in atto dall’ultima manovra, se andassimo a votare domattina, la maggioranza dei votanti manderebbe di nuovo in parlamento gli stessi che ci hanno condotto in questa situazione. Dico la maggioranza dei votanti, non degli elettori, perche’ la maggioranza degli aventi diritti al voto, anziche’ andare a votare e mandare a casa i personaggi di cui sopra, preferirebbe non recarsi alle urne. Perche’ purtroppo , la gente non fa piu’ differenza fra chi ha governato e ci ha portato sull’orlo di questo baratro sociale ed economico e chi e’ stato all’opposizione. Si sente sempre piu’ spesso dire “sono tutti uguali”; non e’ vero! Non siamo tutti uguali: ci sono politici onesti e capaci come ci sono politici disonesti e incapaci, come ci sono giornalisti con la schiena dritta e pennivendoli con la schiena prona ai desideri del padrone di turno, come ci sono sacerdoti che testimoniano tutti giorni con i fatti il loro credo nel Gesu’ di Nazareth e sacerdoti che sembrano dei funzionari atti a mettere in pratica le decisioni della CEI o del Vaticano, ci sono cittadini onesti e disonesti, e cosi via, potrei continuare all’infinito categoria per categoria. Non siamo tutti uguali; abbiamo perso la capacita’ di ragionare con la propria testa, di valutare i fatti con quello che la vita di tutti i giorni ci testimonia, sia a casa nostra sia in giro per il mondo; abbiamo perso la capacita’ di interrogarci su cosa e’ oggi il bene e cosa e’ il male, abbiamo confuso il bene ed il male con quello che ci piace e ci fa comodo con quello che non ci piace. A tanto e’ arrivato il lavaggio di cervello causato da un ventennio di pseudocultura impostaci da media asserviti al potere e da una schiera di accoliti che ha coinvolto, a volte anche solo per complice silenzio, tutte le componenti sociali del nostro Paese,( Chiesa compresa), con qualche eccezione (come ad esempio questo giornale) di cui purtroppo non si ha ancora, un positivo riscontro nel modo di pensare e di agire della nostra gente: a quando la riscoperta e la messa in pratica (con azioni pacifiche certo, ma sempre con azioni) del termine “indignazione”? Non siamo tutti uguali: e’ di pochi giorni fa l’intervista di Letizia Moratti al Corriere della sera in cui afferma “Tra il '92 e il 2000, con i governi Amato, Ciampi, Prodi, D'Alema, i costi della macchina amministrativa erano scesi di due punti di Pil. Segno che riformare è possibile”, mi limito a dire , parafrasando una famosa trasmissione tv del compianto maestro Manzi: non e’ mai troppo tardi per ricredersi! La Moratti ha aspettato a farlo dopo le elezioni (perse), a quando una riflessione di questa natura, anche da parte di chi l’ha votata? Temo che dato il genere di lavaggio del cervello di cui sopra, dovremo aspettare ancora a lungo! E veniamo al resto del mondo, sono mesi che Al Jazeera ci mostra le immagini agghiaccianti dei campi profughi al confine tra Kenya e Somalia. Da una ventina di giorni a questa parte, anche le nostre tv (bonta’ loro) si sono accorte di cosa sta succedendo nel Corno d’Africa e si inizia a parlare sul cosa fare. Non sto qui a dare giudizi o fare elenchi su chi e sul come sta facendo o non sta facendo qualcosa. Per esperienza personale, mi limito ha dire che ho tanta fiducia nella Caritas: nella seconda meta’ degli anni ’80, ho avuto occasione di visitare diverse volte la capitale somala, (in Italia era al governo Craxi e a Mogadiscio Siad Barre), ho potuto verificare di persona di che genere e che fine facevano gli aiuti che venivano inviati al popolo somalo da parte del governo italiano (gestiti, diciamo cosi, da organizzazioni governative) ma questa e’ un’altra (brutta) storia! Senza nessun intento provocatorio, mi permetto di avanzare una proposta: quanto e’ il costo dell’organizzazione della prossima GMG di Madrid? Non lo so! Ma suppongo che la cifra omnicomprensiva (viaggi, pasti, alberghi, cerimonie, luci, sicurezza etc) non sia poca cosa, ebbene, io penso che se si potesse chiedere al Gesu’ che abbiamo conosciuto dai Vangeli, quello sempre vicino ai piu’ deboli, sofferenti, emarginati, agli ultimi, se si potesse chiedergli “Gesu’, ti sentiresti offeso se invece di spendere tutti questi soldi per organizzare questo raduno di giovani a Madrid, li diamo alla Caritas per aiutare tutti quei diseredati che muoiono di fame e di sete in Somalia?”. Io la risposta del Signore che ho imparato ad amare non solo dai Vangeli, ma anche conoscendo chi in Suo Nome ha speso la propria esistenza operando nelle missioni nei paesi piu’ poveri del terzo mondo, ce l’ho gia’, e voi?
Osvaldo Bardelli

Postato da aldo abenavoli il 27/07/2011 12:07

Vorrei cercare di rispondere a GP a proposito della vicenda Penati. La differenza che contraddistingue gli schieramenti politici nel nostro paese è estremamente complessa ma sicuramente non è quella che passa tra il partito degli onesti e quello dei corrotti. La vicenda Penati ne è un indice significativo in quanto, a prescindere dalla effettiva responsabilità dell’interessato, la questione morale è tema sul quale il PD deve fare ancora approfondite riflessioni. Questo significa forse che i due schieramenti sono da collocare sullo stesso piano ed arrivare alla conclusione che tra l’originale (Berlusconi) e la copia (PD) tanto vale tenersi l’originale?Non credo. Innanzitutto una enorme differenza sta nella opinione pubblica. Mentre sulle questioni morali quella di sinistra è assolutamente intransigente (a volte anche troppo) quella di destra è, o almeno è stata fino alle ultime amministrative, più “facilona” per non dire completamente disinteressata all’accertamento delle responsabilità qualora queste riguardino un politico amico. Un’altra differenza di non poco conto sta nei risultati delle esperienze di Governo, che possono essere certificate dai dati Istat, i quali confermano che laddove negli anni 90 il centrosinistra ha risanato il paese il centrodestra del 2000 lo ha letteralmente massacrato. Credo poi che, al di là dei vari Penati, Bassolino e Marrazzo, casi sui quali confermo che il PD ha completamente sottovalutato, non è possibile paragonare un malato che ha evitato il carcere solo perché si è aggiustato le leggi, a persone come Prodi, D’Alema, Bersani, Fassino, Bindi, Franceschini e molti altri la cui principale responsabilità, al contrario di quello che continua a sostenere la maggior parte dei commentatori politici, non è stata quella di essere troppo antiberlusconiani ma,anzi, di esserlo stato troppo poco. Un ultimo tema riguarda la laicità che dalla opinione pubblica di centrosinistra viene interpretata in aderenza al principio costituzionale della separazione dei poteri e dal centrodestra secondo i bisogni e le necessità del momento. Ora per realizzare un cambiamento effettivo occorre in primo luogo liberarsi del presente, subito e senza condizioni, per poi tornare tutti massicciamente alla politica in modo che l’alternativa sia reale e non solo sulla carta.

Postato da GP il 26/07/2011 14:29

A proposito di reagire: mi sembra un po' lenta la reazione di FC sulla vicenda Penati. Salvo errori, nessun articolo, nessun commento. Forse perchè il personaggio le è tanto caro? Non lo credo ma..... Un cordiale saluto.

Risposta di: Fulvio Scaglione (vice direttore FC)

Perché, abbiamo detto che bisogna reagire a tutto tranne che a Penati? Oppure trova che abbiamo dedicato più articoli a Papa e a Cosentino che a Penati?
Saluti.

Postato da Franco Salis il 26/07/2011 09:51

(Visto che la maggior parte dei commentatori sono in vacanza ,ne approfitto per un commento più lungo,lascio alla redazione l’opportunità della pubblicazione) @ aldo abenavoli il 21/07/2011 15.21, i Battezzati devono prendereno coscienza del loro essere cristiani,cioè sacerdoti comuni e non consacrati e che hanno pari dignità all’interno della Chiesa,fatti salvi la diversità dei carismi. La differenza fra i due sacerdozi consta solamente (si fa per dire) che i primi non possono consacrare l’Ostia e rimettere i peccati. Tutte le altre attività e funzioni possono essere espletate dai laici cristhifideles.Anche se con il Vat II molte cose sono cambiate:più partecipazione alla Santa Messa,il sacerdote che guarda l’Assemblea,usa la prima persona plurale(andiamo in pace,non andate in pace,ma non sempre). non fa più uso ed abuso della scomunica etc Anche l’architettura delle chiese moderne non prevede il pulpito in alto, separato dalla Assemblea,il celebrante non sale più sul pulpito ma sta accanto all’Assemblea, etc. Purtroppo il degrado morale ha colpito anche gli uomini di chiesa e non mi riferisco ai casi di pedofilia che sono molto più numerosi di quanto si dica,ma anche alla corruttela e la partecipazione ai privilegi dei potenti. Non ultimo la gestione della finanza. Se il Papa ha ritenuto di intervenire “motu propriu”,espressione a me non gradita perché strettamente connessa all’esercizio del potere di chi è “sovrano assoluto dello stato della città del Vaticano”, sull’uso della finanza, vuol dire che in un recente passato ci sono state distorsioni. Del resto il Vaticano è inseguito dalle Procure della Repubblica,e anzi che servirsi delle leggi dello stato italiano serie (il patteggiamento) e chiudere, preferisce tirare alla lunga per cadere in prescrizione. Non è uno spettacolo bello e getta nello sconforto chiunque crede in Cristo. Altro indice di forte degrado morale è la prevalente attività di autoreferenza che induce mons. Fisichella a rilasciare alla stampa dichiarazioni che non stanno né in cielo né in terra .Anzi che dire semplicemente: “fratelli,ho sbagliato”.Punto e basta,non deve dire altro. Lo stesso Papa che ogni tanto prende una sbandata:tempo fa bucando il televisore ha esclamato “l’inferno esiste eh”. L’espressione viene percepita come una minaccia, ed è controproducente da un punto di vista pastorale. Ma poi si corregge e dice che Dio non punisce nessuno,è l’uomo che sceglie il maligno e Dio si limita a prenderne atto. Più recentemente esalta la virtù(?) “l’obbedienza” naturalmente ai superiori,cassando la chiesa come comunità di fedeli,ed esaltandola come gerarchia,dimenticando che l’obbedienza è dovuta solo alla volontà di Dio. E non mi si tiri fuori il mandato petrino,per favore. Lo scisma,caro aldo abenavoli non è un problema, perché esso avviene in presenza di una forte fede,oggi la fede è debole. La cosa più obbrobriosa è l’attività incessante di autoreferenza. Avete notato come ormai a nastro escono fuori sia su F.C. che l’Avvenire servizi sulla GMG di metà agosto? Non è la stessa tattica che usano i politici, che si inventano un qualcosa di allettante dal punto di vista dell’interesse per distrarre il popolo da altre preoccupazioni, che possano minare il loro potere? Il fatto che il Concilio Vaticano II nonostante i suoi 40 anni non è ancora adulto,posso considerare questi “errori”, incertezze del mestiere come la caduta di un bambino che ancora non sa camminare. CHE COSA FARE. Dire sempre la verità,anche quando ci costa antipatie,anche sbagliando,avendo come punto di riferimento Cristo. In considerazione della nostra fragilità,bisogna seguire San paolo,là dove dice PREGATE INCESSANTEMENTE. Il che non significa stare tutto il giorno col Santo Rosario in mano, ma piuttosto “ordinando le cose”(G. S.) secondo la volontà del Signore. Io vedo la Chiesa come comunità dei fedeli,sui quali intercede lo Spirito Santo, quindi in quanto comunità, nessuna gerarchia,ma diversità di carismi. Se invece la vedi come istituzione, allora la gerarchia è indispensabile. A questo punto aggiungi la Santa sede (perché santa?).Infine volete sapere come vedo il Papa? Vi rimando al cap.26 dei promessi sposi Dite che questo tipo di Papa non esiste che è frutto della mia immaginazione e del Manzoni che è dell’800. Allora vi ricordo che il Beato Papa Giovanni Paolo II,il giorno della sua elezione ,mentre salutava la folla e si scusava perché non parlava bene la nostra lingua, ebbe a dire la ormai famosa espressione “allora vuol dire che mi corrigerete”.Chiaramente non si riferiva solo ad espressioni linguistiche, ma a tutte le sue scelte nel ministero pontificio. Si è anche detto,a torto o a ragione non so bene,che Papa Giovanni Paolo II ha riempito le piazze e svuotato le chiesa. Il motivo è da cercarsi nel fatto che nelle piazze si sentiva solo il suo afflato,che emanava amore, nelle chiese dominava ancora la gerarchia,che emana prescrizioni, giudizi, condanne,chiusure ai diversi,ai deboli. Ciò comportava e comporta una certa separatezza dei fedeli dalla gerarchia. Per concludere debbo riconoscere che qualche fermento di cambiamento è in atto,quindi possiamo essere fiduciosi per il futuro.

Postato da giovanna.pietrobon il 25/07/2011 14:36

A parte tutto ciò che è stato fin'ora, che siano stati fatti errori da parte di chiunque, a parte le varie polemiche, sarebbe ora di azzerare tutto e svegliarci e fare qualcosa di concreto per far sentire la nostra voce. Per dire che non tutto ci va bene. Cosa possiamo fare di concreto? C'è qualcuno che si sta muovendo in questo senso? Le sovvenzioni agli asilo nido le hanno tagliate, ma i loro stipendi sono sempre quelli e non esiste destra sinistra o centro sono tutti uguali. E a noi va bene così? Io vorrei sapere cosa fare nel concreto, come posso dare il mio contributo per cambiare le cose.

Postato da Franco Salis il 25/07/2011 07:22

caro vincenzo.galletta il 21/07/2011 10.13,per la tua osservazione è valido quanto affermato da aldo abenavoli il 21/07/2011 15.21 “è stata quella di mettere sullo stesso piano l’autore di una rapina in banca e l’automobilista che parcheggia in sosta vietata; questo sull’assunto che entrambi i soggetti hanno violato la legge”. Anzi dirò che è peggio ancora.Caro vincenzo .galletta “figli,sorella,moglie “se li hanno sistemati loro”,per essere più esplicito pensa ad un trota,ma non solo!,pensa alla Minetti inserita all’ultimo momento nel listino di Formigoni. Ora coloro che abbiano avuto sistemato in posto di lavoro figli sorella moglie,sono da considerarsi parimenti “vittime” perché sono state private della dignità di aver il lavoro per merito e non per “raccomandazione”. Mi preme ricordare Giorgio La Pira anche se non lo ho frequentato,ma so che aveva dato istruzioni di dare una tazza di latte a tutti i bambini a scuola. Sembra una stupidaggine,ma non lo è: è invece far sentire il figlio dell’operaio al pari del figlio dell’imprenditore.Ciao

Postato da dino avanzi il 23/07/2011 13:53

Reagire? Sicuramente! Ma cosa significa reagire? I referendum sono un ottimo strumento partecipativo, ma sono solamente abrogativi; internet, sicuramente è un ottimo strumento per fare conoscere il pensiero delle persone a chi governa e permette di contrastare gli interessi forti che trovano facile rappresentazione in parlamento. Però dalla protesta bisogna essere capaci di passare alla proposta e, qui, necessitano persone competenti che devono essere in grado di spiegare ai cittadini le loro iniziative.

Postato da saravera il 22/07/2011 00:42

si dice che la fame fà uscire il lupo dalla tana e penso che noi italiani siamo cosi finchè le cose vanno bene per noi tutto va bene anhe per gli altri. Se poi abbiamo problemi è sempre colpa degli altri,della società,della scuola,della politica etc mai che ci assumiamo le nostre responsabilità

Postato da RT57 il 21/07/2011 21:20

CERTO CHE E' ORA DI REAGIRE però troppi prelati hanno difeso l'indifendibile prima appogiando Berlusconi e poi contestualizzando le bestemmie e inventando l'11 comandamanto (non indignarsi). Quante cene nascoste per barattare interessi di parte ? quante volte i cattolici italiani sono stati aggirati dalla chiesa ufficiale che trattava direttamente con il potere ? Ora adirittura si fanno cene od altre per fare rinascere una nuova DC anche se l'idea non sarebbe sbagliata. Ma i credenti non diventano maggiorenni d'improvviso e quindi inutile piangere sul lato versato. Ringraziamo FC chè ha sempre parlato chiaro e giustamente chiede uno scatto di orgoglio e di impegno ai cattolici. Il problema poi diventa un altro : essi sono liberi e desiderosi di essere il seme che germoglia o hanno troppi interessi in essere che sono compromessi con il potere e il conformismo ? Occorre che lo spirito liberi tante catene a partire dall'informazione sino a smuovere le coscienze nel loro profondo.

Postato da aldo abenavoli il 21/07/2011 15:21

Diamo atto a FC di avere preso da sempre una chiara e ferma posizione contro tutte le ingiustizie. Il fatto è che per molto tempo questa battaglia è stata frenata da una certa equidistanza che, se comprensibile per una rivista cattolica, ha di fatto ritardato la presa di coscienza da parte del paese. Per spiegare il concetto con un aneddoto,la politica seguita da FC, e ora fortunatamente abbandonata, è stata quella di mettere sullo stesso piano l’autore di una rapina in banca e l’automobilista che parcheggia in sosta vietata; questo sull’assunto che entrambi i soggetti hanno violato la legge. Non so se il cambiamento radicale sia il frutto di una lenta maturazione, aiutata anche dalle numerose lettere di protesta che sono cominciate ad arrivare all'inizio degli anni 2000. Sta di fatto che ora viene generalmente accettato quello che molti avevano predetto fin dall'inizio e cioè che, davanti alla cultura del nulla che regna incontrastata da circa 20 anni, non si può restare equidistanti. Piuttosto che rivangare nel passato occorre guardare al futuro. Due considerazioni si pongono: 1) innanzitutto l’abbandono della posizione di equidistanza non significa schierarsi con la parte politica avversa. Anzi,la Chiesa che abbandona la pretesa di dettare l’agenda della politica e si occupa unicamente di annunciare e testimoniare il vangelo potrà essere più incisiva in quanto più libera. 2) una parte significativa della Chiesa, soprattutto quella che con una brutta espressione viene definita " gerarchica", non sembra ancora consapevole di quello che sta succedendo e continua a barcamenarsi nella illusione di potere salvare il rapporto privilegiato con il potere. Pessima politica che ricorda quella seguita con Mussolini da Pio XI il quale tuttavia, anche se in ritardo,si è accorto dell'errore e ha cercato di rimediarvi. Ora, se vogliamo evitare che il conflitto fra le due anime che compongono la Chiesa del 2000 trascenda in un vero e proprio scisma, è necessario che il tema sia affrontato seriamente non per arrivare ad una resa dei conti ma proprio per evitarla.

Postato da vincenzo.galletta il 21/07/2011 10:13

ci siamo illusi eleggendo e mantenendo questi politici super ricchi che ci hanno abbindolato con false promesse non mantenute, ma non possiamo lamentarci visto che per avere i nostri voti ci hanno sistemato il figlio, o la sorella, o la moglie, ecc.ecc.., ci hanno dato il permesso per costruire in pieno abuso edilizio, ci hanno trovato il posto nelle scuole per i nostri figli, ci hanno fatto trovare il letto in clinica per i nostri malati (e molto altro), senza capire che poi avremmo ripagato tutto al1000 per 100. Ed ora che facciamo ? piangiamo? cerchiamo di ravvederci le prossime volte e impariamo la lezione dai nostri stessi errori. I politici, alla fine,fanno il loro gioco. Ricordiamoci sempre della figura di Giorgio La Pira che ho avuto l'onore e il piacere di conoscere e frequentare.

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Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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