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Conciliazione e welfare aziendale

E' online e scaricabile un interessante documento prodotto dal team di docenti e ricercatori legati all'Osservatorio della Famiglia del Dipartimento di Politiche per la famiglia.


Il documento è uno studio articolato (chiarissime alcune impostazioni di metodo e di merito sulla conciliazione, prima fra tutte quella di un approccio alla conciliazione che non sia funzionalistico ma che sia rispettoso della cultura familiare e che dunque attinga maggiormente ai criteri di sussidiarietà alla famiglia) e presenta alcune buone prassi di implementazione di percorsi di conciliazione nell'ambito (più articolato) della strutturazioni di piani di welfare aziendale.

Curato da Sara Mazzucchelli dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l'ebook (scaricabile qui), termina, oltre che con un'appendice ricca di dati statistici, con l'indicazione di tre linee di azione ben precise che caratterizzano da tempo l'approccio dei ricercatori dell'Osservatorio sul tema della conciliazione famiglia-lavoro:

"... Occorre investire su  tre sostanziali vettori di cambiamento (Prandini, 2009):

 sostenere e finanziare l’emergere di dispositivi di welfare aziendale family friendly entro una nuova cultura di corporate citizenship, nell’ambito di un welfare societario plurale fondato sulla sussidiarietà e solidarietà. In questo senso il sostegno alla conciliazione, come ben evidenziato da alcuni autori (Molteni, Bertolini, Pedrini, 2007; 2009; Pedrini e Petri, 2009), rientra a pieno titolo nella CSR ed anzi, a mio avviso, può rappresentare il link principale tra l’ambiente sociale esterno ed interno, consentendo altresì il passaggio dalla  Corporate  Social  Responsibility alla  Corporate Family Responsibility.

 ripensare la connessione profonda tra sistema economico e territoriale giungendo alla definizione di partenariati, ovvero di veri e propri patti territoriali in materia di conciliazione. Una strada, quest’ultima, ancora poco battuta in Italia e tuttavia con indubbie potenzialità in quanto consentirebbe, in un tessuto imprenditoriale caratterizzato da piccole e medie imprese, aggregando la domanda  – e con essa le risorse finanziarie e culturali a disposizione – di incrementare l’efficienza dell’offerta.

 diffondere, supportare e finanziare attività consulenziali volte alla progettazione implementazione e valutazione di azioni o politiche di conciliazione.

Pubblicato il 19 dicembre 2011 - Commenti (0)

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Autore del blog

Famiglia e Lavoro

Lorenza Rebuzzini

Laureata in filosofia, mamma di due bambini, per me la conciliazione famiglia-lavoro è pratica quotidiana e oggetto di riflessione da quando, nel 2005, inizia la mia collaborazione con il Cisf per il Nono Rapporto Cisf su Famiglia e Lavoro. Qui riprendo le fila del discorso...

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