Oggi si discute sul Web, e in particolare su Twitter, di un articolo pubblicato oggi su Repubblica online, dal titolo emblematico: Papà perfetti, rivoluzione silenziosa. Così si trasforma la famiglia in Italia.
L'articolo presenta una ricerca curata dalla sociologa Tiziana Canal, una ricercatrice dell'Isfol, nella quale vengono presentati per la prima volta alcuni dati sui padri italiani, che sempre più si stanno trasformando da padri "assenti" a padri "high care", cioè padri che dedicano particolare attenzione al mondo della cura dei figli.
Come emerge anche dalla ricerca tuttavia, e come sottolineato anche da G.Esping Andersen nel suo ultimo libro (La rivoluzione incompiuta. Famiglia, Donne, Welfare, Il Mulino, 2011), i padri "high care" sono nella quasi totalità dei casi uomini giovani, con un alto livello di preparazione scolastica, e soprattutto con mogli che guadagnano quanto, se non più, di loro.
Vengono dunque confermate alcune tesi sulla conciliazione famiglia-lavoro all'interno delle famiglie:
1. Le coppie sono sempre più omogame, si formano cioè sempre più spesso dall'incontro di due persone con uguali livelli di cultura, e appartenenze sociali del tutto simili;
2. dato che sono le donne con un alto titolo di studio a rimanere, nonostante tutto, nel mercato del lavoro, sarà in questo tipo di coppie che i problemi di parità di genere si presenteranno;
3. tuttavia, come nota il sociologo danese, a creare quella che lui definisce una reale "convergenza di genere" non è tanto il titolo di studio, quanto quello che potremo definire il "potere contrattuale" all'interno della coppia. In soldoni, quanto guadagna la donna;
Sono le coppie con livelli di retribuzione paritetici (o le coppie in cui lei guadagna più di lui, addirittura) quelle nelle quali la figura del padre accudente è più frequente. Ciò sta sicuramente a dimostrare che le famiglie sono molto meno legate alle ideologie, e molto più capaci di trovare soluzioni innovative al problema della conciliazione, di quanto non lo siano stati finora mondo imprenditoriale e istituzioni. Proprio in questi giorni, infatti, riprende la discussione sulla legge del congedo obbligatorio di paternità.
Pubblicato il 16 febbraio 2012 - Commenti (0)