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Il tempo di primavera corrisponde sempre alla santa Quaresima, ma mentre cristianamente si cerca di utilizzare questo periodo per digiuni e astinenze utili al corpo e all’anima, laicamente ci si sottopone a maratone alimentari stressanti, col solo scopo di guadagnare la linea, in vista dell’estate. Un conto è eseguire un digiuno anche rigido, tipo pane e acqua, un giorno alla settimana, il venerdì, un altro è digiunare per tanti giorni consecutivamente, solo per dimagrire, senza controllo medico.
Il digiuno mobilizza tutti i grassi, sia viscerali sia sottocutanei, e li trasforma in zuccheri che poi vengono bruciati e utilizzati come energia. Io consiglierei, a chi non è in grado di eseguire il digiuno spirituale: gravide, bambini, anziani, ammalati, di fare piccole e salutari rinunce, come ai dolci, che non sono essenziali tutti i giorni, oppure ai manicaretti particolarmente conditi e quindi troppo ricchi di grassi. La semplicità della tavola può essere un modo per ricordarsi di essere cristiani e in cambio se ne otterrà salute del corpo e dell’anima. Ma il digiuno disintossica? Se si esegue al modo cristiano sopradescritto, che ha un tempo ridotto, sostanzialmente si salta un pasto principale e si ottiene effettivamente un regime di compenso contro gli eccessi alimentari; il fegato gradisce e partecipa con piacere a questa azione di pulizia metabolica. Le diete digiuno/dimagranti se sono esasperate portano a stati di acetonemia, per la carenza di zuccheri che fa soffrire sia il cervello sia i muscoli che gradiscono miele, riso, pasta, pane, patate e legumi.
Il digiuno prolungato è sempre deleterio perché porta in sé un’azione negativa, cioè, si perde peso abbastanza rapidamente ma quando si smette la dieta si ingrassa altrettanto velocemente, anzi, talvolta di più di quanto si sia dimagrito.
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01 aprile 2011 - Commenti
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