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Il diabete è ormai una malattia endemica nel mondo e per mantenere sotto controllo i valori degli zuccheri nel sangue (glicemia) è importante seguire una dieta sana ed equilibrata.
Infatti, quando la glicemia diventa instabile è consigliabile alimentarsi con cibi che regolano il glucosio. Ci sono alimenti che aiutano a regolarizzare la glicemia e possono essere utili a livello mentale e muscolare.
Ad esempio, la farina d’avena: è un potente regolatore della glicemia perché, per essere digerita occorre molto tempo.
L’orzo spesso sostituisce il caffè a colazione ed è un altro alimento da abbinare all’avena. I broccoli e gli spinaci sono utili a chi soffre di irregolarità della glicemia, perché contribuiscono a mantenerne l’equilibrio.
Il salmone e le carni magre, sono ottimi. Il salmone perché contiene molti omega-3 e omega-6 e può contribuire a ridurre picchi e cali della glicemia. E la frutta? Si tratta di un dilemma che affligge i diabetici ma la frutta non è vietata, basta scegliere quella a basso indice glicemico (Ig) che ha maggiore fibra; questa aiuta a sentirsi più pieni e a prevenire rapide oscillazioni del livello di glucosio nel sangue: infatti, più fibra c’è, minore è il picco glicemico raggiunto dopo la digestione. Inoltre, gli alimenti che hanno alti livelli di Ig possono lasciare una sensazione di fame e una certa insoddisfazione, che potrebbe portare a mangiare troppo. Le mele hanno un Ig di 38 e 4 grammi di fibra. Una tazza di ciliegie ha un Ig di 41 e 2 grammi di fibra; le pere di tipo medio hanno un Ig di 38 e 4 grammi di fibra; le prugne, medio-grandi hanno un Ig di 39 e 4 grammi di fibra. Infine,
le fragole, circa mezza tazza, hanno un Ig di 41, e 2 grammi di fibra.
Pubblicato il
16 febbraio 2011 - Commenti
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In Italia ci sono circa sei milioni di persone che soffrono di diabete e il trend è in crescita.
Occorre stabilizzare la glicemia durante il giorno, per avere probabilità di non ammalarsi
delle complicanze del diabete che riguardanogli occhi, i reni e il sistema nervoso. È molto importante mantenere normali i valori dei grassi nel sangue perché, a loro volta, incidono sul diabete.
Il diabete sensibile alla dieta è quello di tipo II, o alimentare, infatti il paziente spesso è anche in sovrappeso. Il primo obiettivo, aiutato dall’uso dei farmaci ipoglicemizzanti, è quello di dimagrire. Il dimagrimento si ottiene adottando un’alimentazione corretta associata a un’attività fisica moderata ma regolare. La riduzione del peso permette di migliorare i valori di glicemia e dei livelli di grassi (colesterolo e trigliceridi) nel sangue. La dieta del diabetico in sovrappeso non differisce da quella del paziente obeso, quindi, è bene ridurre i cibi di origine animale, ricchi di grassi saturi, meglio preferire i carboidrati complessi, come riso, pasta e legumi, in quantità ridotte, evitando gli zuccheri semplici, come lo zucchero da cucina, il miele e i dolciumi e aumentando il consumo di fibre, cioè verdure. Occorre mantenere un apporto generoso di proteine prediligendo quelle di origine vegetale dei legumi, rispetto a quelle di origine animale, preferibilmente da pesci e carni bianche.
Si deve prestare particolare attenzione al consumo quotidiano di alcol, specie se i valori dei trigliceridi sono elevati, un po’ di vino ai pasti saltuariamente non è controindicato. La birra, invece, pur avendo meno alcol, ha molti più zuccheri semplici, come il maltosio, per cui il suo uso deve essere ancora più limitato rispetto al vino.
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03 gennaio 2011 - Commenti
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