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I diabetici a tavola
In Italia ci sono circa sei milioni di persone che soffrono di diabete e il trend è in crescita.
Occorre stabilizzare la glicemia durante il giorno, per avere probabilità di non ammalarsi
delle complicanze del diabete che riguardanogli occhi, i reni e il sistema nervoso. È molto importante mantenere normali i valori dei grassi nel sangue perché, a loro volta, incidono sul diabete.
Il diabete sensibile alla dieta è quello di tipo II, o alimentare, infatti il paziente spesso è anche in sovrappeso. Il primo obiettivo, aiutato dall’uso dei farmaci ipoglicemizzanti, è quello di dimagrire. Il dimagrimento si ottiene adottando un’alimentazione corretta associata a un’attività fisica moderata ma regolare. La riduzione del peso permette di migliorare i valori di glicemia e dei livelli di grassi (colesterolo e trigliceridi) nel sangue. La dieta del diabetico in sovrappeso non differisce da quella del paziente obeso, quindi, è bene ridurre i cibi di origine animale, ricchi di grassi saturi, meglio preferire i carboidrati complessi, come riso, pasta e legumi, in quantità ridotte, evitando gli zuccheri semplici, come lo zucchero da cucina, il miele e i dolciumi e aumentando il consumo di fibre, cioè verdure. Occorre mantenere un apporto generoso di proteine prediligendo quelle di origine vegetale dei legumi, rispetto a quelle di origine animale, preferibilmente da pesci e carni bianche.
Si deve prestare particolare attenzione al consumo quotidiano di alcol, specie se i valori dei trigliceridi sono elevati, un po’ di vino ai pasti saltuariamente non è controindicato. La birra, invece, pur avendo meno alcol, ha molti più zuccheri semplici, come il maltosio, per cui il suo uso deve essere ancora più limitato rispetto al vino.
Pubblicato il 03 gennaio 2011 - Commenti (0)