02/04/2012
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Alla fine dell'800 il medico svizzero Maximilian Bircher-Benner ideò una prima colazione ispirata al pasto abituale delle zone alpine, arricchita con aggiunte personali. L'intento era creare un minipasto con tutti gli ingredienti per carburare fin dal primo mattino. La sua scelta cadde su fiocchi di avena crudi, noci, latte condensato (allora non si poteva usare il latte fresco), succo di limone e mele fresche. In termini più aridi: fibre (fiocchi di avena); grassi vegetali (noci); proteine (latte); vitamine e minerali (limone e mela).
Con il tempo, questa semplice mescolanza ha conosciuto interessanti varianti: aggiunta di uvetta o altra frutta secca per addolcire naturalmente il preparato, e altri semi oleosi (mandorle o nocciole) da alternare ai primi. Il latte condensato è stato sostituito da quello fresco.
I grandi cambiamenti sono intervenuti con la nascita dei preparati industriali per la prima colazione, come i ben noti corn flakes (dall'elevato indice glicemico!) o le miscele oggi molto diffuse. Ora i fiocchi non sono più crudi ma precotti e, soprattutto, i preparati si sono arricchiti di zuccheri raffinati e di grassi non sempre di qualità. Insomma, siamo ben lontani dagli intenti di Bircher-Benner. Sapendo scegliere si trovano dei buoni prodotti anche industriali, da integrare a casa con cibi vivi: yogurt o latte freschi, frutta di stagione. Ecco una piccola guida all'acquisto.
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Grassi: non devono essere aggiunti. Gli unici devono essere quelli vegetali, forniti da mandorle, noci ecc. Si può accettare soltanto il poco olio usato a volte per rivestire l'uvetta.
- Zuccheri: devono provenire soprattutto dai cereali e dalla frutta secca, non da zucchero bianco e sciroppi vari. Accettabili i dolcificanti naturali se non sono in eccesso.
- Frutta secca: perché il prodotto sia equilibrato uvetta & C devono aggirarsi almeno sul 20%.
- Fibre: ce ne vogliono almeno 7 g (cioè il 19% della dose giornaliera raccomandata).
- Sale: non ci deve essere.