02/04/2012
Continuano a parlarci tanto bene della prima colazione, ma noi li ascoltiamo sempre con orecchio distratto. Sulla base delle numerose ricerche sull'argomento, gli specialisti spiegano che il primo pasto del mattino, quello che interrompe il lungo digiuno notturno, ha un valore particolare. Per prima cosa, una buona colazione ci dà una carica di energia che ci aiuta ad arrivare fino all'ora di pranzo senza crisi di fame o cali di attenzione. A ben vedere, non è da sottovalutarsi, visto che la capacità di concentrarsi è indispensabile per lo studio e per qualunque lavoro, senza contare che nel culmine dell'attività non sempre possiamo interromperci per uno spuntino.
foto Corbis
Non solo. La colazione ci aiuta a far partire il metabolismo nel modo giusto, soprattutto per quanto riguarda il rischio cardiovascolare. Si nota anche una riduzione del colesterolo cattivo e dei trigliceridi. I benefici si vedono pure sul girovita perché una prima colazione soddisfacente mantiene costanti i livelli di glicemia (con vantaggi anche per la prevenzione del diabete di tipo 2) e aiuta a restare sazi a lungo. Insomma si mangia meno durante il giorno e così non siamo costretti a spostare il bottone dei pantaloni: secondo varie ricerche, infatti, chi non fa colazione è mediamente più grasso.
Se lo stomaco è vuoto, a metà mattina siamo tentati di gettarci avidamente sul primo cibo che ci capita a tiro; a pranzo, altrettanto forte è la tentazione di spazzolare più piatti, con la conseguenza che si alza l'indice glicemico e che il rendimento pomeridiano lascerà a desiderare, visto che l'organismo sarà impegnato a digerire tutto quel po' po' di cibarie.
Come se non bastasse, vari studi hanno mostrato come l'assunzione di micronutrienti (minerali e vitamine) sia migliore grazie al pasto mattutino.
Tutto ciò suona bene, ma poi occorre mettere in pratica, e allora iniziano le difficoltà...