Don Sciortino

di Col. Mario Giuliacci

Mario Giuliacci è un meteorologo, personaggio televisivo e colonnello italiano. E' laureato all'Università La Sapienza di Roma. E' autore di diversi libri sulla meteorologia. Attualmente cura su LA7 la rubrica del meteo per il fine settimana.

 
07
mar

Il ciclone tropicale Irina

In questo inizio di 2012 le regioni del Madagascar e del Canale del Mozambico sono state letteralmente prese di mira da tempeste di grande violenza: a metà gennaio difatti la zona è stata attraversata dalla depressione tropicale Dando, poi a fine gennaio è arrivato il decisamente più intenso Ciclone Tropicale Funso, seguito a metà febbraio dall’altrettanto potente Ciclone Tropicale Giovanna, e ora è il turno del Ciclone Tropicale Irina!

Questo nuovo ciclone tropicale in particolare si è formato velocemente alla fine di febbraio, e il giorno 29 era già una tempesta tropicale.  Poi, secondo le analisi del Joint Typhoon Warning Center della Marina Americana, il giorno successivo Irina si è trasformata in un vero e proprio ciclone tropicale maturo con venti a oltre 100 chilometri orari, ed è proprio del 1 marzo questa immagine, raccolta dal satellite Terra della NASA: il nucleo del ciclone si trovava quel giorno circa 350 chilometri a sudovest di Antananarivo, capitale del Madagascar già duramente colpita nelle ultime settimane dai venti forti e dalle piogge torrenziali portati dai cicloni tropicali.


L’intensa tempesta nei giorni successivi si è allontanata dal Madagascar e in questo inizio di settimana continuerà a vagare sopra i mari di fronte a Mozambico e coste orientali del Sud Africa. 



(a cura di Giuliacci)

Pubblicato il 07 marzo 2012 - Commenti (0)
06
mar

Perchè il tramonto si colora di arancione?

Quando le particelle dell’atmosfera  hanno un raggio r  comparabile con quello della lunghezza d’onda della radiazione solare – come nel caso del pulviscolo o delle goccioline o di cristalli di ghiaccio delle nubi che hanno dimensioni dell’ordine di qualche decina di micron - allora la diffusone segue la legge di Mie, ovvero i singoli colori della luce solare sono diffusi in tutte le direzioni con la medesima intensità cosicché la radiazione solare conserva il suo naturale colore bianco. Ecco perché le nuvole ci appaiono bianche! Tuttavia, se la nube ha uno spessore notevole -  come, ad esempio, nei cumulonembi - allora la quantità di luce diffusa in grado di riemergere verso il basso, alla base, è alquanto modesta cosicché la nube ci appare di colore scuro. La luce bianca diffusa dalle impurità tende ad offuscare il colore blu del cielo. Di conseguenza un cielo biancastro è sintomo inequivocabile di un’elevata concentrazione di aerosol (polveri e/o goccioline di foschia).

Nelle ore centrali del giorno, in atmosfera libera da nubi e da impurità, i raggi solari, essendo perpendicolari alla superficie terrestre, attraversano  uno strato atmosferico relativamente di piccolo spessore e pertanto anche la  piccola porzione di luce visibile soggetta a scattering verso il blu riesce comunque a raggiungere quasi integralmente il suolo, cosicché la luce solare mantiene quasi intatta la sua composizione. Ecco perché il sole a mezzogiorno ci appare giallastro, che è il colore predominante nella radiazione visibile. Ma al tramonto, quando il sole è appena 4-5 gradi sopra l’orizzonte, i raggi solari debbono percorrere un tragitto circa 12 volte più lungo che a mezzogiorno. Anche in questo caso all’inizio il colore più diffuso è ancora il blu, ma man mano che il raggio luminoso avanza nell’atmosfera tende ad esaurire – perché dispersa per diffusione – la componente blu e poi quella verde e quindi resta, alla fine del tragitto, il giallo-arancio e dunque la luce assume tale colore, essendo gli altri ormai assenti. Ecco perché in atmosfera limpida il sole al tramonto ci appare arancione.

Come ci apparirebbe invece il tramonto qualora nell’aria ci fossero anche molte impurità, come polveri e goccioline di nubi? In questo caso gli aerosols provocano anche un forte scattering nel giallo e nel verde, i colori predominanti nella radiazione solare. Pertanto via via che il raggio luminoso avanza dal sole verso il suolo, perde - oltre al blu diffuso dalle molecole d’aria - una porzione crescente di giallo e di verde cosicché alla fine predomina il rosso, colore meno coinvolto nei processi di diffusione. Ecco perché con aria inquinata il sole al tramonto ci appare rosso.

Pubblicato il 06 marzo 2012 - Commenti (0)
01
mar

Il tempo per il fine settimana

Un fine settimana dal doppio volto. Infatti domani, venerdì, e dopodomani, sabato, il tempo sarà bello e soleggiato ovunque, con temperature al di sopra della media fino a sconfinare nel caldo su gran parte del Centronord. Ma poi da sabato sera nubi in aumento sul Nord Italia per l’avanguardia di una perturbazione in arrivo dal Sud della Francia. La perturbazione porterà un peggioramento del tempo su gran parte dell’Italia. Lunedì invece arriva una seconda perturbazione più intensa che porterà piogge su quasi tutta l’Italia, nevicate sulle Alpi oltre 400-600 metri e un calo delle temperature massime di 10-12 gradi al Nord, 4-6 al Centro e 2-3 al Sud, rispetto ai valori registrati venerdì.

Ma ecco in dettaglio il tempo giorno per giorno.



Venerdì 2 marzo: Tempo bello e soleggiato. Temperature massime diurne tra 18 e 21 gradi su Lombardia, Piemonte, Emilia,Foggiano e tutte le regioni centrali, tranne le Marche; tra 16 e 18 gradi sulle altre regioni. Venti deboli.



Sabato 3 marzo: Nel Nord Italia al mattino sereno ovunque. Dal pomeriggio nubi in lento aumento sulle Alpi, Liguria e Sardegna.. Sereno sulle altre regioni. Dal tardo pomeriggio qualche pioggia su Alpi lombarde, Alto Adige e Nordovest Sardegna. Nella sera qualche pioggia anche su Veneto e Liguria. Temperature massime in calo di 1-2 gradi. Venti deboli.



Domenica 4 marzo: Sereno su Piemonte, Ponente ligure, Sardegna. Nuvoloso o molto nuvoloso sulle altre regioni. Al mattino qualche debole pioggia su Venezie, coste tosco-laziali , Abruzzo, Campania; deboli nevicate su Alto Adige e Alpi Carniche oltre 1200m. Nel pomeriggio piogge deboli su Basso Lazio, Abruzzo, Molise, Foggiano, Barese, Campania, Lucania, Calabria; nevicate oltre 800-1000 m anche su Alpi lombarde e Val d’Aosta. Nella notte piogge su tutto il Nord Italia con neve sulle Alpi oltre 700 m. Temperature massime in ulteriore calo di 2-3 gradi ama ancora gradevoli. Ventoso per Maestrale sulle Isole maggiori.



Lunedì 5 marzo: Molte nubi ovunque. Al mattino piogge su tutto il Nord, regioni tirreniche, Ovest Sicilia; nevicate sulle Alpi oltre 500-600 m. Al pomeriggio piogge,anche temporalesche, su tutta l’Italia, tranne regioni ioniche, coste campane, laziali e toscane. Neve sulle Alpi e sull’Appennino tosco-emiliano oltre 400-600 metri. Nella notte piogge al Nord, regioni tirreniche, Isole; nevicate sulle Alpi e sull’Appennino tosco-emiano e romagnolo oltre 200-400 metri. Forti venti di Libeccio sui mari di Ponente.

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Pubblicato il 01 marzo 2012 - Commenti (0)
29
feb

Il curioso effetto degli scarichi delle navi




       I satelliti svelano il curioso effetto degli scarichi delle navi

Gli oceani del Pianeta vengono attraversati, ogni giorno, da un gran numero di grosse navi, nei cui fumi di scarico sono presenti piccolissime particelle di pulviscolo e cenere che favorire la condensazione delle grandi quantità di vapore presenti nello strato d’aria al di sopra della superficie marina: le molecole di vapore difatti si aggregano e condensano in minuscole goccioline d’acqua proprio attorno a queste particelle, che svolgono quindi il ruolo di nuclei di condensazione.

Talvolta, specie se l’atmosfera è molto umida, il fenomeno è così intenso (con la condensazione di grandi quantità vapore acqueo) che lungo il tragitto delle navi, sulla scia dei fumi di scarico, si formano delle vere e proprie bande nuvolose: è quanto ha testimoniato anche il satellite meteorologico GOES-15 da cui proviene questa incredibile immagine che mostra le nuvole che si sono formate sulla scie delle grosse imbarcazioni in navigazione sul settore del Pacifico Settentrionale al largo della California. Alcune delle scie, fotografate dal satellite lo scorso 21 febbraio in una situazione meteorologica in generale tranquilla, sono lunghe più di 1500 chilometri, e descrivono un reticolo nuvoloso decisamente curioso e chiaramente “artificiale”.

Pubblicato il 29 febbraio 2012 - Commenti (0)
28
feb

Una goccia di nube ha 500 miliardi di molecole

Nelle nubi ogni gocciolina ha dimensioni dell’ordine di 30-50 millesimi di millimetro e contiene in media 500 miliardi circa di molecole di vapore. Come è stato possibile metterle insieme? Si potrebbe supporre che là dove si è generata la gocciolina vi siano stati, in tempi brevissimi, miliardi di urti molecolari casuali. Ma si può dimostrare che un simile evento sarebbe possibile soltanto se il numero di molecole di vapore fosse di gran lunga superiore a quello che si riscontra normalmente in natura, in condizioni di saturazione.

In particolare, in 1 cm³ di aria si formerebbe una goccia ogni 1000 anni se la concentrazione di vapore fosse il triplo di quella di saturazione, una goccia al secondo per saturazioni 4 volte superiori e 1000 gocce per concentrazioni quintuple. Sfortunatamente, in natura il vapore acqueo non raggiunge mai sovrasaturazioni così elevate e allora occorre supporre che le gocce di nube si formino con qualche altro processo. In effetti, gran parte delle particelle di pulviscolo atmosferico igroscopico, con dimensioni comprese tra 0.1 e 4 millesimi di millimetro, funge da nucleo di condensazione, ovvero agevola il coagulo delle molecole di vapore acqueo.

Pubblicato il 28 febbraio 2012 - Commenti (0)
23
feb

Il tempo fino a lunedì

Ancora alta pressione sabato sull’Italia.
Ancora alta pressione sabato sull’Italia.

L’alta pressione dell’anticiclone delle Azzorre si estenderà domani, venerdì, a quasi tutta l’Italia, favorendo, fino a sabato cieli sereni quasi ovunque e un ulteriore rialzo delle temperature con apice nella giornata di sabato quando su quasi tutta l’Italia le temperature massime saranno quasi ovunque tra 13 gradi e 18 gradi, con i valori più alti sulle regioni di Nordovest. Domenica, invece, un veloce nucleo freddo in arrivo dalla Norvegia, traverserà tutto l’Adriatico portando piogge su Medio Adriatico e al Sud. Ma poi lunedì tornerà ovunque il bel tempo.

Ma ecco in dettaglio il tempo fino a lunedì:

Venerdì 24: bel tempo ovunque. Venti deboli.

Sabato 25: ancora bel tempo ovunque. Venti deboli.

Domenica 26: nubi su regioni adriatiche e al Centrosud, tranne Toscana-Umbria. Piogge, al mattino, su Lazio, Campania, Est Sardegna con deboli nevicate su Alto Adige; al pomeriggio piogge su Abruzzo, Molise, Puglia, Lucania, Alta Calabria, Nord Sicilia con deboli nevicate oltre 1000 metri su Abruzzo, Molise; nella sera piogge solo su Calabria, Sicilia. Le temperature massime scenderanno di 3-4 gradi sulle regioni adriatiche e al Sud. Tempo invece bello e soleggiato su Alpi centro-occidentali, Val d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Alta Emilia, Toscana, Umbria.Temperature in calo di 3-4 gradi su regioni adriatiche e al Sud.

Lunedì 27: un po’ di nubi innocue sul Nord Italia. Sereno al Centrosud e sulle Isole. Temperature in calo al Sud. Ventoso sui mari meridionali per venti settentrionali.

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Pubblicato il 23 febbraio 2012 - Commenti (0)
22
feb

Il ciclone tropicale Giovanna

 
Un violenta tempesta sull’Oceano Indiano

Questa immagine è stata scattata il 13 febbraio scorso grazie a un sofisticato strumento, il MODIS, installato a bordo del satellite Terra della NASA: in quel giorno, secondo le analisi del Joint Typhoon Center della Marina Americana, la tempesta si trovava a quasi 500 chilometri da Antananarivo, capitale del Madagascar, e al suo interno i venti soffiavano a circa 230 chilometri orari ma con raffiche fino a 280 chilometri orari! Leimponenti e minacciose bande nuvolose che ruotavano attorno all’occhio del ciclone si estendevano in lungo e in largo per centinaia di chilometri su una vasta regione: a ovest si spingevano fino alle coste del Madagascar mentre sul lato orientale della tempesta arrivavano a lambire Mauritius e l’Isola de La Reunion.

Tra il 15 e il 16 febbraio poi il violento ciclone tropicale ha investito le coste orientali del Madagascar ancora accompagnato da venti molto forti e da piogge torrenziali (in alcune zone costiere sono caduti in poche ore fino a 350 millimetri d’acqua) che hanno causato anche l’allagamento di diversi quartieri della capitale Antananarivo, con ingenti danni e purtroppo anche 16vittime accertate. Il passaggio sul Madagascar, senza il calore e l’umidità forniti dalle calde acque dell’Oceano, ha notevolmente indebolito il ciclone tropicale, che una volta scivolato sul Canale del Mozambico ha riacquistato solo in parte la sua potenza, senza comunque tornare a essere la violenta tempesta fotografata in questa immagine.

Pubblicato il 22 febbraio 2012 - Commenti (0)
21
feb

Donne depresse per la mancanza di luce

Con l’inverno, le giornate si accorciano e si riduce di conseguenza l’esposizione diretta alla luce solare, una circostanza che scatena in molti soggetti una tipica depressione stagionale, la SAD (Seasonal Affective Disorder), una sindrome molto diffusa nei paesi nordici, ove ora le ore di luce sono davvero irrisorie (non è un caso che proprio qui si registri ogni anno il livello più alto di suicidi). La SAD colpisce, nell’80% circa dei casi, soprattutto le donne di giovane o media età. I sintomi sono quelli tipici di una depressione (tristezza immotivata, flessione di desideri e interessi, crisi di pianto).

Ma la SAD si riconosce per altri tipici disturbi quali sonnolenza, aumento dell’appetito e desiderio smodato di dolci, pane e pasta, disturbi che scompaiono regolarmente in primavera. Le cause? Occorre ricordare che la luce solare regola i ritmi biologici circadiani, ovvero quelle funzioni vitali che oscillano, nel corso delle 24 ore, tra un massimo e un minimo: sonno e sveglia, attività e riposo, pressione sanguigna, frequenza cardiaca, livello degli ormoni, tra i quali la Serotonina, nota come l’”ormone del buon umore”. Nei soggetti biologicamente predisposti i deboli e pallidi raggi solari invernali e la netta prevalenza delle ore di buio rispetto a quelle di luce, altera i bioritmi e riduce il livello degli ormoni, tra i quali appunto la Serotonina.

Pubblicato il 21 febbraio 2012 - Commenti (0)
16
feb

Un weekend metà sole e metà nuvole

Tempo in peggioramento lunedì, per la presenza di un vortice di bassa pressione in prossimità della Sardegna ma esteso a tutta  l’Italia.
Tempo in peggioramento lunedì, per la presenza di un vortice di bassa pressione in prossimità della Sardegna ma esteso a tutta l’Italia.

Fino a sabato  bel  tempo e temperature in rialzo su tutta l’Italia per merito di un’alta pressione dell’anticiclone delle Azzorre che sbarra la strada all’arrivo di perturbazioni dall’Atlantico. Ma poi domenica 19 una perturbazione atlantica, in avvicinamento alle Alpi, riuscirà ad allontanare dalla penisola l’alta pressione.

I venti di Libeccio che precedono la perturbazione porteranno piogge sulle regioni di Nordest e tirreniche  e nevicate sulle Alpi.

Poi lunedì 20 il ramo freddo  della perturbazione entrerà nel Mediterraneo Nord Occidentale, generando un vortice di bassa pressione in  prossimità della Sardegna e che determinerà un ulteriore peggioramento del tempo su tutta l’Italia.

Ma ecco in dettaglio il tempo per i prossimi giorni:

Venerdì 17: bel tempo su tutta l’Italia; qualche banco di nebbia su Lombardia, Emilia, Basso Veneto.

Sabato 18: un  po’ di innocue nuvole in pianura padano-veneta, Sardegna, regioni centrali; sereno sulle altre regioni.

Domenica 19: bel tempo sul Meridione e sul Medio Adriatico; ; nubi sul resto d’Italia; piogge su Levante Ligure, Lombardia, Triveneto, Emilia,  Toscana, Umbria,  Lazio, Nordovest Sardegna; nevicate sulle regioni alpine  a quote superiori a 500 metri circa.

Lunedì 20: Infatti piogge su tutta la penisola, tranne Abruzzo, Molise, Gargano, Ovest Sardegna;   nevicate su tutto l’arco alpino  fino  al fondovalle e vicine  zone pedemontane; nevicate oltre 600 metri anche su rilievi emiliani,marchigiani, abruzzesi e molisani. Dalla sera possibile neve anche in pianura su Emilia e Cuneese.  Temperature massime in calo su tutto il Nord Italia

Pubblicato il 16 febbraio 2012 - Commenti (0)
15
feb

L'Italia sotto una neve record


Lo confermano anche le immagini dai satelliti

Lo scorso giovedì 9 febbraio, approfittando di una giornata di relativa tregua in cui nel Centronord Italia le nubi si sono aperte lasciando spazio a sprazzi di cielo sereno, i satelliti della NASA hanno scattato questa eccezionale foto, che mostra gran parte delle regioni settentrionali e quasi tutto il Centro del nostro Paese imbiancati dalla neve. A questo manto nevoso va aggiunta la neve che, caduta nei giorni successivi, ha imbiancato anche una buona fetta delle Venezie, arrivando a colorare di bianco quasi tutto il Centronord.

In effetti le ultime due settimane sono state eccezionalmente rigide in gran parte del nostro continente, compresa l’Italia, dove i morti a causa di gelo e neve sono oramai alcune decine e dove si è osservato, nella notte fra giovedì e venerdì, anche un fenomeno piuttosto insolito per il Paese: il blizzard, una intensa bufera di neve.
In realtà il fenomeno, che dal National Weather Service americano è definito come bufera con venti a oltre 56 chilometri orari, visibilità ridotta a meno di 400 metri a causa della neve presente nell’aria e durata di almeno 3 ore, non si è presentato con tutte queste caratteristiche, perché nelle varie località colpite la bufera, prima di esaurirsi, è durata un’ora, due al massimo: nonostante ciò si tratta di un evento comunque notevole e assai raro, che non ha casato gravi disagi alla popolazione solo perché intervenuto durante le ore notturne .

Pubblicato il 15 febbraio 2012 - Commenti (0)
14
feb

Abbigliamento contro il freddo ad alta quota

Con l’inizio delle cosiddette “settimane bianche” sono molti coloro che scelgono la montagna per ritemprarsi nella mente e nel corpo. Contro il freddo delle alte quote la prima precauzione è la scelta degli abiti più adatti.. In particolare evitare abiti troppo aderenti in modo che intorno alla nuda pelle possa circolare sempre una sottile pellicola di aria: una volta riscaldata dal calore corporeo, tale strato di aria fungerà da scudo termico perché, come noto, l’aria è un ottimo isolante. Evitate anche abiti troppo pesanti perché impediscono i movimenti e dare la preferenza invece a più strati di abiti leggeri. In particolare, la seta, anche se fragile,è particolarmente calda e piacevole da indossare, sia come indumento intimo ( T-shirt, calzamaglia), sia come primo paio di calzini o guanti.

Scegliere gli abiti adatti è il primo passo per vivere al meglio le vacanze in montagna (foto: valgardena-active.com)
Scegliere gli abiti adatti è il primo passo per vivere al meglio le vacanze in montagna (foto: valgardena-active.com)

Per tenere caldi i piedi, due strati di calzini sono la soluzione ottimale, assicurandosi però che il secondo sia di taglia superiore rispetto al primo e che la calzatura sia grande a sufficienza, precauzioni che servono ad evitare un effetto indesiderato di segno opposto ovvero il rallentamento della circolazione sanguigna. Meglio in questi casi rinunciare al secondo paio di calzini, se si vuole evitare un rapido raffreddamento dei piedi. Per le stesse ragioni, le mani sono riparate dal freddo più dalle manopole che dai guanti.

Per proteggersi dai venti freddi e dall’umidità (pioggia, neve, ma anche il proprio sudore) l’indumento più esterno deve essere impermeabile ma deve anche lasciare filtrare l’aria il che significa che la trama del tessuto deve essere sufficientemente fitta da non lasciare passare il vento o le microgoccioline di acqua ma anche abbastanza rada da permettere la fuoriuscita del vapore del sudore. In questo ambito i più efficaci sono gli indumenti di Gore-Tex.
Per lo stesso motivo gli stivali in gomma non foderati sono assolutamente da evitare.

Pubblicato il 14 febbraio 2012 - Commenti (0)
09
feb

Il tempo previsto fino a lunedì

Il vortice di bassa pressione sull’Italia richiama intensi eventi gelidi siberiani verso le regioni centro-settentrionali.
Il vortice di bassa pressione sull’Italia richiama intensi eventi gelidi siberiani verso le regioni centro-settentrionali.

Freddo, neve, pioggia evento nel fine settimana sull’Italia. Infatti una improvvisa e brusca irruzione di aria siberiana sul Nord Italia e sulle regioni del Medio Adriatico nella notte tra giovedì 9 e venerdì 10, si propagherà, nella giornata venerdì a quasi tutta l’Italia. L’arrivo dell’aria siberiana genererà un vortice di bassa pressione con centro dapprima sul Medio Tirreno e poi sull’Italia centrale. Il contrasto tra le umide e tiepide correnti meridionali sospinte sull’Italia dal vortice di bassa pressione e se le gelide correnti siberiane in arrivo soprattutto al centro nord, darà luogo a nevicate diffuse su tutte le regioni di Nordest, sulle regioni centrale e su quelle appenniniche, con massima durata di 36-48 ore su Emilia, Romagna Marche , Abruzzo, ovvero proprio sulle regioni che negli ultimi giorni sono state messe in ginocchio da altre eccezionali nevicate. Parziale miglioramento tra domenica e lunedì Il freddo sarà intenso al Centronord e sulle regioni adriatiche, perché qui, al calo delle temperature, si aggiungerà l’ulteriore sensazione di freddo portata dagli intensi e gelidi venti siberiani.

Ma ecco in dettaglio il tempo giorno per giorno:

Venerdì 10: nuvoloso o molto nuvoloso al Nord; nevicate anche in pianura e lungo le coste su Emilia, Romagna, Nord Sardegna, regioni centrali, tranne le coste laziali. dalla sera neve anche su tutto il Lazio, Capitale compresa. Neve fino a bassa quota su Campania, Lucania, Gargano, Sila. Rovesci sul resto Meridione.

Sabato 11: sereno su Alpi centro-occidentali; molte nubi sul resto d’Italia. Neve su Alpi Carniche, Veneto, Emilia, Romagna, regioni centrali (tranne le coste abruzzesi e molisane, Nord della Sardegna). Neve fino bassa quota sui Campania, Lucania, Sila. Nel pomeriggio cessa di nevicare lungo le coste toscane; neve invece anche su Friuli e Venezia Giulia. Piogge sul Meridione. Nella sera ancora neve su Emilia, Romagna, Umbria, rilievi abruzzesi, Nord Sardegna, Sila.

Domenica 12: molte nubi al Centronord; poco nuvoloso o nuvoloso al Sud e Isole. Neve su Alpi Carniche, Emilia, Romagna, Umbria,. Nel pomeriggio neve su Romagna, Marche, Abruzzo, Molise. Piogge sulla Campania. Lunedì 13: molte nubi su tutto il Centronord, tranne le Alpi. Poco nuvoloso o nuvoloso al Sud e sulle Isole. Deboli nevicate su Marche, Gargano, rilievi abruzzesi, calabro-lucani, Nord Sardegna. Piogge su Campania e Calabria.

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Pubblicato il 09 febbraio 2012 - Commenti (0)
07
feb

Un’ondata di gelo e neve da record


L'ondata di gelo e neve è paragonabile a quelle storiche del 1929, 1956 e 1985.

Nell’ultima settimana all’improvviso l’inverno ha alzato prepotentemente la voce e l’Italia è piombata in un’ondata di gelo e neve che si può tranquillamente considerare fra le più intense degli ultimi 100 anni, paragonabile a quelle del 1929, 1956 e 1985. La neve è caduta abbondante in molte zone dell’Italia, specie nel versante adriatico della penisola: numerosi paesi nell’entroterra di Romagna, Marche, Abruzzo e Molise risultano difatti bloccati da oltre un metro di neve, ma la neve sta creando grandi disagi anche in altre regioni del Paese mentre Roma, con la copiosa nevicata di venerdì 4 febbraio, ha dovuto far fronte a un’emergenza assai insolita per una città che anche in inverno gode normalmente di un clima relativamente mite. Insomma, tanta neve già dagli inizi della settimana passata.

Il gelo invece ha raggiunto l’apice nel fine settimana, con le temperature che hanno toccato valori anche di oltre 10 gradi sotto zero e che in molte zone del Centro nord son rimaste negative per tutto il giorno. L’ondata di forte maltempo invernale, oltre all’Italia, in realtà ha interessato anche buona parte dell’Europa Orientale e Centrale, ed è stata scatenata dalle gelide correnti siberiane provenienti dai confini più orientali del continente. L’immagine, che descrive le analisi degli studiosi della NOAA, mostra in particolare come nella settimana tra il 29 gennaio e il 4 febbraio quasi tutta l’Europa abbia dovuto sopportare temperature inferiori alla norma, in alcuni casi anche di 9-10 gradi (tonalità del blu scuro), mentre in Italia a battere i denti dal freddo sono state soprattutto le regioni del Centro nord.

Pubblicato il 07 febbraio 2012 - Commenti (0)
07
feb

“The day after tomorrow” diventa realtà

Il noto film prende lo spunto da un blocco della corrente del golfo, quel vasto fiume di acqua calda che dalla fascia tropicale atlantica si muove verso i Caraibi per poi deviare verso Nordest in aperto Oceano Atlantico, fino a raggiungere e riscaldare il Nord Europa. Un analogo evento di blocco della corrente del golfo era già avvenuto circa 12 mila anni fa – periodo noto come younger dryas - quando appunto la calotta di ghiacci che ricopriva il Nord America si sciolse, la Corrente andò in tilt e le temperature in Europa calarono di 5 °C nel giro di un decennio.

Ma, a parte questo, è lecito chiedersi se sia possibile che nei prossimi 50-100 anni si possa ripetere un evento simile a quello descritto nel film. A parte alcune forzature scenografiche, il film descrive un evento abbastanza credibile. Se il global warming del pianeta non si arresterà, le acque dolci di fusione dei ghiacci polari renderanno meno salate e quindi più leggere delle acque portate dalla corrente fino ad alte latitudini. Il mancato inabissamento delle acque della Gulf Stream sul Nord Atlantico creerebbe una specie di muro che bloccherebbe la corrente del golfo.

Pubblicato il 07 febbraio 2012 - Commenti (0)
03
feb

Inverno in grande: neve anche in pianura

Vortice di bassa pressione sul Medio Tirreno alle ore 06.00 di sabato 4 febbraio
Vortice di bassa pressione sul Medio Tirreno alle ore 06.00 di sabato 4 febbraio

Un vortice di bassa pressione dapprima oggi sulla Sardegna, domai si porterà sull’Italia centrale per poi finire, lunedì, sull’Italia meridionale. Lungo il bordo meridionale della bassa pressione scorrono umide correnti le quali dopo avere raggiunto il Basso Tirreno sono costrette, dal moto antiorario intorno al Centro di bassa pressione, a deviare verso le regioni centrali e il Medio Adriatico, ove vengono a contatto con aria gelida balcanica di origine siberiana.

Ma ecco il tempo in dettaglio fino a lunedì:

Venerdì 3 febbraio: bel tempo al Nord ma con eccezionali gelate al mattino. Nubi al Centrosud; piogge su Lazio, Isole e al Sud; neve anche lungo le coste e a fondovalle su Romagna. Marche, Abruzzo, Molise, Umbria; nevicate fino a bassa quota su rilievi campani, calabro lucani e interno delle Isole. Ventoso su tutte le coste.

Sabato 4 febbraio: bello su regioni di Nordovest e Lombardia ma con eccezionali gelate di notte e al primo mattino, Piogge al Sud e sulle Isole; neve anche lungo le coste e nelle valli interne su Friuli, Venezia Giulia, Emilia, Romagna, Marche, Interno Toscana, Umbria, Lazio (persino a Roma), Abruzzo e Molise; neve fino a bassa quota su Campania, Lucania, Alta Calabria, Nuorese. Ventoso su tutti i mari.

Domenica 5 febbraio: bel tempo su gran parte del Centronord ma con eccezionali gelate di notte e al primo mattino; piogge al Sud e Nord Sardegna; neve anche lungo le coste su Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Foggiano; neve fino a bassa quota su Campania, Lucania, Alta Calabria, Interno Sicilia. Ventoso su tutti i mari.

Lunedì 6 febbraio: bello su gran parte del Centronord ma ancora con forti gelate di notte e al mattino. Piogge al Sud; nevicate anche lungo le coste su Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Foggiano; neve fino a bassa quota su Lucania, Calabria. Ancora ventoso su tutti i mari. 

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Pubblicato il 03 febbraio 2012 - Commenti (0)
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