13
lug
Mi rivolgo a lei in tono confidenziale perché sono una lettrice di “vecchia data”. Poiché ci tengo a un’informazione corretta, mi permetto di dissentire da quanto ha scritto don Mazzi sulla scuola e i docenti di Milano (FC n. 24/2011): «Come è impostata oggi la scuola, può solo aumentare il disagio giovanile e adolescenziale, con una classe docente specializzata nell’aumentare i problemi».
Io insegno ormai da oltre 23 anni e ho sempre svolto il mio lavoro con
molta passione, preoccupandomi non solo di fornire nozioni ai ragazzi,
ma di aiutarli anche nella loro formazione e crescita. Il giudizio di
don Mazzi sui docenti è troppo negativo. Anche se lo Stato non investe
su di noi, e i tagli sulla scuola ci costringono a lavorare con classi
troppo numerose. Spesso i genitori non collaborano con i docenti, ma
difendono sempre e comunque l’operato dei propri figli.
Una docente di scuola secondaria
Le parole di don Mazzi sono una salutare provocazione. E hanno il pregio di non passare inosservate, ma di suscitare un sano dibattito. Che sul mondo della scuola è quanto mai necessario. Se non vogliamo che vada alla deriva, nel generale menefreghismo e insensibilità istituzionale. Eppure, stiamo parlando di una cosa preziosa, di un luogo dove i nostri ragazzi passano gran parte del loro tempo negli anni dell’obbligo scolastico. Per ricevere non solo nozioni, ma una formazione che li prepara alla vita. Perché stiamo svalutando questo fondamentale compito, negando alla scuola e agli insegnanti, non solo un riconoscimento pubblico, ma tagliando anche il necessario? È una politica autolesionista.
Pubblicato il
13 luglio 2011 - Commenti
(1)
01
giu
Le ho già scritto, in passato, sugli insegnanti precari. Ora
voglio soffermarmi sull’immagine della donna e anche
dei bambini nella nostra società. La dignità della donna
è offesa quando viene rappresentata come oggetto. Si
mette in evidenza la sola bellezza, ottenuta magari con
la chirurgia plastica o con le foto ritoccate al computer.
Le donne dello spettacolo, cioè le sex symbol, devono
essere sempre perfette. E anche i bambini sono sfruttati,
sia in Tv che nei concorsi di bellezza. Avete presente
Miss America per le bambine? È una cosa mostruosa!
Ma il fenomeno dilaga in tutto il mondo.
Carmen R.
Quando si smarrisce il senso della vita e si inverte la scala
dei valori, può capitare di tutto. Anche quello d’essere schiavi
della propria bellezza, vittime del bisturi per fermare il tempo.
In una corsa senza fine, sempre perdente. Così si arriva
anche a sfruttare i bambini per concorsi che li vedono scimmiottare
gli adulti, come “bestioline” ammaestrate.
Dopo
tante battaglie per la parità dei diritti, la donna è tuttora offesa.
È sottomessa ai maschi e ai loro desideri, come semplice
oggetto di piacere. Peggio, poi, ci comportiamo quando rubiamo
l’infanzia ai piccoli. A quell’età, hanno solo bisogno
di essere amati, giocare e crescere sereni. Ogni cosa a suo tempo.
Non anticipiamogli l’età adulta.
Pubblicato il
01 giugno 2011 - Commenti
(11)