Don Sciortino

di Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

 
13
lug

I tagli alla scuola e il futuro del paese

Mi rivolgo a lei in tono confidenziale perché sono una lettrice di “vecchia data”. Poiché ci tengo a un’informazione corretta, mi permetto di dissentire da quanto ha scritto don Mazzi sulla scuola e i docenti di Milano (FC n. 24/2011): «Come è impostata oggi la scuola, può solo aumentare il disagio giovanile e adolescenziale, con una classe docente specializzata nell’aumentare i problemi».

Io insegno ormai da oltre 23 anni e ho sempre svolto il mio lavoro con molta passione, preoccupandomi non solo di fornire nozioni ai ragazzi, ma di aiutarli anche nella loro formazione e crescita. Il giudizio di don Mazzi sui docenti è troppo negativo. Anche se lo Stato non investe su di noi, e i tagli sulla scuola ci costringono a lavorare con classi troppo numerose. Spesso i genitori non collaborano con i docenti, ma difendono sempre e comunque l’operato dei propri figli.

Una docente di scuola secondaria

Le parole di don Mazzi sono una salutare provocazione. E hanno il pregio di non passare inosservate, ma di suscitare un sano dibattito. Che sul mondo della scuola è quanto mai necessario. Se non vogliamo che vada alla deriva, nel generale menefreghismo e insensibilità istituzionale. Eppure, stiamo parlando di una cosa preziosa, di un luogo dove i nostri ragazzi passano gran parte del loro tempo negli anni dell’obbligo scolastico. Per ricevere non solo nozioni, ma una formazione che li prepara alla vita. Perché stiamo svalutando questo fondamentale compito, negando alla scuola e agli insegnanti, non solo un riconoscimento pubblico, ma tagliando anche il necessario? È una politica autolesionista.

Pubblicato il 13 luglio 2011 - Commenti (1)
01
giu

Donne ancora vittime dei maschi

Le ho già scritto, in passato, sugli insegnanti precari. Ora voglio soffermarmi sull’immagine della donna e anche dei bambini nella nostra società. La dignità della donna è offesa quando viene rappresentata come oggetto. Si mette in evidenza la sola bellezza, ottenuta magari con la chirurgia plastica o con le foto ritoccate al computer.

Le donne dello spettacolo, cioè le sex symbol, devono essere sempre perfette. E anche i bambini sono sfruttati, sia in Tv che nei concorsi di bellezza. Avete presente Miss America per le bambine? È una cosa mostruosa! Ma il fenomeno dilaga in tutto il mondo.

Carmen R.

Quando si smarrisce il senso della vita e si inverte la scala dei valori, può capitare di tutto. Anche quello d’essere schiavi della propria bellezza, vittime del bisturi per fermare il tempo. In una corsa senza fine, sempre perdente. Così si arriva anche a sfruttare i bambini per concorsi che li vedono scimmiottare gli adulti, come “bestioline” ammaestrate.
Dopo tante battaglie per la parità dei diritti, la donna è tuttora offesa. È sottomessa ai maschi e ai loro desideri, come semplice oggetto di piacere. Peggio, poi, ci comportiamo quando rubiamo l’infanzia ai piccoli. A quell’età, hanno solo bisogno di essere amati, giocare e crescere sereni. Ogni cosa a suo tempo.
Non anticipiamogli l’età adulta.

Pubblicato il 01 giugno 2011 - Commenti (11)
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