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Donne ancora vittime dei maschi

Le ho già scritto, in passato, sugli insegnanti precari. Ora voglio soffermarmi sull’immagine della donna e anche dei bambini nella nostra società. La dignità della donna è offesa quando viene rappresentata come oggetto. Si mette in evidenza la sola bellezza, ottenuta magari con la chirurgia plastica o con le foto ritoccate al computer.

Le donne dello spettacolo, cioè le sex symbol, devono essere sempre perfette. E anche i bambini sono sfruttati, sia in Tv che nei concorsi di bellezza. Avete presente Miss America per le bambine? È una cosa mostruosa! Ma il fenomeno dilaga in tutto il mondo.

Carmen R.

Quando si smarrisce il senso della vita e si inverte la scala dei valori, può capitare di tutto. Anche quello d’essere schiavi della propria bellezza, vittime del bisturi per fermare il tempo. In una corsa senza fine, sempre perdente. Così si arriva anche a sfruttare i bambini per concorsi che li vedono scimmiottare gli adulti, come “bestioline” ammaestrate.
Dopo tante battaglie per la parità dei diritti, la donna è tuttora offesa. È sottomessa ai maschi e ai loro desideri, come semplice oggetto di piacere. Peggio, poi, ci comportiamo quando rubiamo l’infanzia ai piccoli. A quell’età, hanno solo bisogno di essere amati, giocare e crescere sereni. Ogni cosa a suo tempo.
Non anticipiamogli l’età adulta.

Pubblicato il 01 giugno 2011 - Commenti (11)

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Postato da folgore il 06/06/2011 11:18

Io come solitamente mi meraviglio di certe prese di posizione. Da sempre la bellezza femminile (quella maschile sembra cosa recente, in quanto è da poco tempo che si parla di "cura della bellezza per gli uomini") è stata - per qualcuna - un comodo mezzo per superare delle tappe della vita sociale. O anche per indirizzare certe scelte dell'uomo di turno. Potremmo citare il caso celebre, nell'epica classica, del Paride e della scelta tra chi consegnare il premio tra Era (moglie di Zeus e divinità legata alle messi e all'abbondanza), Atena (figlia di Zeus, dea delle arti, della sapienza e degli aspetti nobili legati alla guerra) ed Afrodite (dea dell'amore, della bellezza e della lussuria). E indovinate a chi lo diede! E da allora nihil sub sole novi! Per l'uso dei bambini in TV: ve lo ricordate PICCOLI FANS?

Postato da folgore il 06/06/2011 10:49

Va bene Salis tu hai ragione. Come potrei competere con un insegnante. Adesso che hai la ragione la finisci questa polemica?

Postato da Franco Salis il 06/06/2011 05:10

Rinnovo la mia preghiera del 04.06.2011 ore23.56

Postato da folgore il 05/06/2011 18:56

Caro Salis. qualcuno forse dovrebbe spiegarti che in Italia i Promessi Sposi sono un testo di studio nelle scuole superiori e che non solo gl'insegnanti li hanno letti (e siccome sono in vendita e anche il testo è reperibile comodamente in Internet li leggono in parecchi). Detto questo devo anche soggiungere che quel testo citato semplicemente denota una frase del padre guardiano del convento a cui era stata indirizzata la Lucia Mondella insieme alla madre. Semplicemente, nel testo manzoniano, il padre schermisce una frase che poteva sembrare troppo ardita nella bocca di un frate. Che rischiava, avendo le donne in convento o accompagnandosi ad esse, di fare la figura del cretino o del cascamorto (il che non mi sembra il massimo per un frate). Tra l'altro non fa che dare una conferma a quel padre guardiano del convento del padre Cristoforo, che non voleva far entrare (in ore notturne) due donne in convento. Con relativa (proverbiale citazione di San Paolo) del padre Cristoforo. Detto questo confermo che la cura della bellezza da parte di una ragazza o donna sposata che sia è una cosa sacrosanta. Che anche la bellezza esteriore (dai, ché sicuramente se la curava anche la stessa Maria Vergine....) è un dono di Dio.

Postato da Franco Salis il 04/06/2011 23:56

Vorrei rivolgere una preghiera a chiunque ha un po' di sale in testa.Spieghi a folgore il significato del braro del nono capitolo dei promessi spesi di cui al mio commento del 03/06/2011 10.34. Io non ci sono riuscito.Grazie e buona notte

Postato da mghiri il 04/06/2011 17:58

beh, ora dire che la donna è sottomessa ai maschietti e ai loro desideri mi pare che cozzi un pò contro la realtà: cinquant'anni fa, forse, ma poi il femminismo l'ha emancipata eccome. Se una donna si spoglia, sa benissimo quello che fa. Perchè lo fa invece noi uomini, molte volte lo capiamo dopo, purtroppo. Siamo scemi molte volte, ma siamo anche ricattati da aver, per sbaglio, allungato l'occhio dove la donna voleva. Ma neanch'io voglio generalizzare: ci sono mamme e donne che sanno benissimo cosa non si deve fare col propri corpo perchè sarebbe vincere facile, e non è giusto far leva sugli istinti che il buon Dio ci ha dato per la riproduzione della specie. Se non ci avesse dato solo la ragione senza l'istinto, saremmo già estinti.

Postato da folgore il 04/06/2011 11:29

Com'è usuale a questo mondo si tratta solo di argomenti per enfatizzare certi comportamenti. Tralasciando i Promessi Sposi, con tutto rispetto per Manzoni, che non sono certamente un libro di morale mi sembrerebbe il caso di vedere quanto avviene nella terra di tutti i giorni. Tra l'altro nemmeno io, essendo sposato, mica fermo un dialogo con una ragazza appena conosciuta, in quanto farei la figura del "cretino", come rischiava di farla il frate. Il cui problema non era che quelle fossero belle o brutte, ma solo che erano donne e in un convento di notte due donne non erano il massimo. Dove un giovane incontra la sua ragazza, o quella che vorrebbe lo fosse, e se anche è appena uscito da un corso di Teologia morale del Ravasi non gli dice certamente "tu sei di una bellezza che viene da Dio", ma semplicemente, come avranno detto tutti gli uomini da Adamo in poi, "sei bella". E quella ragazza non si sentirà certamente "oggetto", ma semplicemente una bella ragazza. In quanto ai bambini, beh si tratta di un programma di nicchia, ovvero mica da generalizzare. Non è che la maggior parte degli uomini si pone all'apparecchio per vederlo (sarebbe una gioia per l'audience di quel programma, ma per fortuna non lo fanno). E tante che spingono a fare certe cose in TV sono delle donne. Ma so che è più facile trovare un colpevole nel maschio. Auguri!

Postato da Franco Salis il 03/06/2011 10:34

Io maschietto dal chirurgo plastico sono andato,ma appena che mi ha visto ,mi ha detto:tu sei irricuperabile,non c’è bisturi che valga. Allora le affermazioni di don Sciortino son risposte in relazione alla domanda. E allora dove sta la “generalizzazione”? Carmen ha detto chiaramente che “La dignità della donna è offesa quando viene rappresentata come oggetto.”Per i bambini vale la stessa considerazione,per legge(?) devono essere accompagnate dalle madri. Tuttavia spesso è la donna consapevole e desiderosa di essere “preda”.Crede perciò di aver fatto colpo,di mettere in tasca una vittoria, e un po’ di soldi. Poiché non ho ancora smesso la veste di insegnante ripropongo una riflessione tratta dai promessi sposi. Si tratta di due righe del capitolo nono,là dove recita: “Le donne accennarono rispettosamente di si; e il frate riprese:- bene;io vi conduco subito al monastero della signora. State però discoste da me alcuni passi,perché la gente si diletta di dir male;e Dio sa quante belle chiacchiere si farebbero,se si vedesse il padre guardiano per la strada,con una bella giovine… con donne voglio dire.” Si noti come al padre guardiano sfugge l’apprezzamento “bella giovine” e subito si corregge dicendo semplicemente “donne” Il frate quindi neppure osa dire “belle”. “perché la bellezza viene da Dio” quindi nessuno può accreditarsi il merito. E’ il senso di umiltà che Manzoni ha mutuato dal cattolicesimo di cui è maestra Maria “sia di me ciò che vuole Nostro Signore” non si ascrive alcun merito,come pure con l’incontro con Elisabetta “Grandi cose ha fatto in me il Signore”ribadisce la sua obbedienza da cui è scaturita la nostra salvezza. Eppure tutto è riportato a Dio. Si potrà osservare che oggi gli uomini di Chiesa non danno il buon esempio. Non è una giustificazione:il maligno è sempre in agguato,tenta di portare il maggior numero di figli di Dio al suo regno. Del resto recentemente il Papa Benedetto XVI ha detto che il tradimento di Giuda è avvenuto per possessione demoniaca. Certamente la cultura dominante ha fatto passi da gigante … INDIETRO.

Postato da folgore il 01/06/2011 18:52

Lei dice un "la donna è tuttora offesa. È sottomessa ai maschi e ai loro desideri, come semplice oggetto di piacere. Peggio, poi, ci comportiamo quando rubiamo l’infanzia ai piccoli." Ora, a parte le generalizzazioni che lasciano il tempo che trovano, non pensa che ci siano anche delle madri a portare le figlie e tifare per loro in quei concorsi? Ma si sa che ultimamente la colpa è sempre dell'uomo....a prescindere!

Postato da Victoria il 01/06/2011 15:54

È inutile negarlo: la bellezza femminile ha sempre avuto il primo piano,dai tempi più antichi.E la vanità femminile da sempre è stata alimentata dall'attenzione dei maschi,ciò che nel tempo ha rafforzato il convincimento che la donna deve compiacere il desiderio degli uomini.Quando nelle società le donne hanno incominciato a reclamare dei diritti nel campo lavorativo, emancipandosi e facendo concorrenza agli uomini,si è ritenuto di dileggiarle sostenendo che la bellezza comportava di necessità una scarsa intelligenza.Niente di più sbagliato,ovviamente.Adesso questa mentalità ha fatto il suo tempo,ma alla bellezza femminile si guarda sempre con molta attenzione e con un occhio di riguardo,in qualunque ambiente.È un dato di fatto che non può essere smentito. Quali sono i limiti di questa realtà? La negatività primaria la si vede laddove quasi si inneggia alla bellezza e all'eterna giovinezza creando mezzi,molto spesso fasulli,per fissare tali doti naturali nel tempo,e associando un bel corpo o un bel viso a tutto ciò che deve essere commercializzato.In questo modo quel corpo e quel viso diventano essi stessi oggetti commerciabili.Ma,a ben guardare,le donne stesse che si prestano a tali interessi sono responsabili di farsi "oggetto" e quindi di attentare alla propria dignità;lo fanno naturalmente indotte dal più o meno facile guadagno-tutt'altro che modesto-, dal desiderio di notorietà,dalla speranza di "fare strada"(e talora ci riescono)nel mondo effimero dello spettacolo.Appunto,diventano schiave della loro bellezza.Essere schiave significa,in questo caso,combattere con ogni mezzo i segni del tempo,scrutarsi ogni mattina allo specchio,essere assillate dalla voglia di piacere,sottoporsi a severe diete,fare di tutto per essere al centro dell'attenzione.E quando inesorabilmente questa strada finirà,la sofferenza e il rimpianto sono lì,dietro l'angolo,pronti a sopraffare la vittima di turno.Ma questo discorso coinvolge anche gli uomini,seppure in modo meno eclatante.Anch'essi tengono alla loro prestanza e bellezza(quando c'è),anche se forse lo danno meno a vedere. Ed è vero che anche i bambini,purtroppo,diventano protagonisti di questo gioco crudele,a cui vengono indotti dai genitori vanitosi e orgogliosi.Ma non è solo un fatto di oggi;anche questo risale a tempi passati.Come è possibile dimenticare lo straordinario film di L.Visconti, con Anna Magnani, intitolato "Bellissima"? Un film bello e triste nello stesso tempo,e molto significativo. È necessario un grande equilibrio,obiettivamente non proprio facile da avere,per sottrarsi ai richiami delle sirene della bellezza e della giovinezza,ma sarebbe altrettanto opportuno che tutti(proprio tutti) privilegiassero i valori etici molto più importanti per determinare la grandezza di una persona.Si tratta di educare fin dall'epoca della ragione i bambini a certi valori umani perenni e universali,distogliendoli da tutto ciò che indirizza verso un guadagno discutibile.Ma per far questo,molti adulti dovrebbero prima di tutto educare se stessi.

Postato da gianvitto88 il 01/06/2011 14:25

Purtroppo questo è un male cronico della nostra società, l'uomo vuole essere sempre padrone e non si rende conto del male che fa sia a se stesso che alla donna e soprattutto ai bambini che non chiedono altro di essere lasciati in pace, lasciamoli giocare, lasciamoli crescere senza imporre loro il nostro volere e alle donne dico di essere se stesse e lasciare che la natura compia il suo destino, perchè la donna più è naturale e più è bella. Ciao Vittorio. (^___^)

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Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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