Don Sciortino

di Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

 
18
apr

Una campagna contro le armi

Mi riferisco all’articolo di Alberto Chiara su FC n. 3/2013 circa le spese per l’acquisto degli aerei F35 e U212A. È inutile attendersi che i politici ci ripensino. Siccome non c’è cittadino che condivida l’assurdità di tale spesa, soprattutto in questi anni di grave crisi, occorre muoversi dal basso. Ma da soli non ce la possiamo fare: come cristiana, cittadina italiana e vostra abbonata, vi chiedo di mettere Famiglia Cristiana al servizio di tale causa, promuovendo una petizione online e per posta con raccolta firme per l’azzeramento degli ordinativi militari e per mettere mano con serietà e ragionevolezza agli stipendi della classe dirigente (Stato, Regioni eccetera).

Antonia

Pubblicato il 18 aprile 2013 - Commenti (2)
12
dic

F-35 e soldati in missione

Abbonato da anni, ho condiviso con gioia tante “nostre” iniziative per la pace, contro gli F-35, per la riduzione delle spese militari, per i corpi civili di pace e altro. Immagini, quindi, il mio stupore nel vedere su Famiglia Cristiana la recensione e la pubblicità del volume della San Paolo Il cuore delle Missioni di Pace. In pratica prestate la voce ai committenti che, ovviamente, esaltano gli “eroi” militari impegnati da anni nelle missioni di “pace”. E come me, tanti altri amici sono rimasti stupiti. Sempre con stima.

Claudio C.

Siamo stati e siamo critici, come tu stesso sottolinei, caro Claudio, sul ricorso alle armi come soluzione delle contese internazionali. Ma, soprattutto, promuoviamo tutto ciò che dà ali alla pace nel mondo. Sulla base della nostra Costituzione, che ripudia la guerra. E, come cristiani, nello spirito delle Beatitudini evangeliche. Non abbiamo esaltato “eroi” impegnati in missioni difficili, come in Afghanistan. Ma fatta emergere quell’umanità che giustifica la presenza dei nostri connazionali accanto a popolazioni che soffrono in molti angoli della terra. Assieme ai sentimenti di affetto familiare, che si manifestano nello scambio di lettere e messaggi tra i militari (che sono papà, mariti e figli) e i propri cari. A “cantare” non sono le armi, ma la solidarietà e la partecipazione.

Pubblicato il 12 dicembre 2012 - Commenti (7)
19
nov

La mia vita da esodato mantenuto dalla figlia

Per la terza volta, Famiglia Cristiana mi ha inviato il bollettino per rinnovare l’abbonamento. Vorrei subito procedere al rinnovo ma, come le ho già detto in una precedente lettera, sono un esodato delle Poste. La riforma Fornero mi ha tolto il diritto di andare in pensione secondo le regole di prima. Ora vivo con seicentotrenta euro al mese che mi dà mia figlia. Ma lei, tra due anni, si sposerà e io non avrò più neppure questo aiuto. Come posso pensare di sottrarre ottantanove euro a uno “stipendio” così esiguo? Non ce la faccio neppure ad arrivare a fine mese! Da un anno ho dovuto cambiare radicalmente il mio tenore di vita. Nonostante ciò, collaboro con la Caritas parrocchiale. E spero che, con un eventuale Monti-bis, non debba averne bisogno anch’io. La mia più grande delusione sono i politici cattolici. Possibile che non riescano a risolvere questa palese ingiustizia degli esodati? Si parla tanto del risveglio del mondo cattolico, ma a me sembra che dormano tutti. O che tacciano per conservare la poltrona.

Matteo L. T. - Manfredonia (Fg)

Non sei l’unico lettore in difficoltà economica, che deve fare i conti con i centesimi, per arrivare a fine mese. La tua situazione, poi, è aggravata dall’essere anche un esodato. Cioè una persona che, al momento, non gode né del lavoro né della pensione. Situazione che, con la riforma delle pensioni, il Governo avrebbe dovuto prevedere e rimediare. Per ragioni di giustizia ed equità. Un “rattoppo” governativo si dovrà pur trovare. Ma nesssuno degli esodati deve restarne fuori. Non voglio fare facile demagogia con un tema che irrita ministri e sottosegretari, ma è triste pensare che il costo di un solo cacciabombardiere F 35 (ne sono prenotati più di novanta) è superiore alla cifra che il Governo mette a disposizione degli esodati. Ma chi dobbiamo bombardare? La priorità, oggi, è dare cibo e lavoro a tanti onesti cittadini, dopo una vita di sacrifici. Quanto all’abbonamento, fammi sapere. La generosità dei lettori (che ringrazio di cuore), provvede a situazioni come la tua.

Pubblicato il 19 novembre 2012 - Commenti (6)
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