27
mar
La forza di un gesto
Il motivo di questo mio scritto è un fatto, semplice
e straordinario, di cui sono stata testimone. Nella
nostra parrocchia c’è una signora, Giovanna, che ha
impegnato tutta la sua vita tra catechesi ai bambini
e aiuti ai nostri missionari attraverso varie iniziative,
come mercatini e “cene povere”. Lei ha sempre un
occhio di riguardo per chi è in difficoltà. Una persona
capace di sorprenderti con piccoli regali. L’8 marzo
scorso, durante un incontro missionario, si è
presentata con le mimose per tutte le donne presenti.
Mimose che aveva raccolto dalla pianta del suo
giardino. Ci ha raccontato, commossa, di aver ricevuto
anche lei un rametto di mimosa per la festa della
donna. Gliel’ha offerto un ragazzo albanese, che
Giovanna era andata a trovare in ospedale. Ci ha
confessato che era la prima volta, nella sua vita, che
riceveva una mimosa. Non le va più via dalla mente
l’immagine di quel ragazzo che, in ospedale, le va
incontro con un gran sorriso e il rametto di mimosa in
mano.
Marilena B. - Trento
Piccola e umile storia da “fioretti” di san Francesco.
Leggendola mi è venuto in mente anche il passo evangelico
della guarigione dei dieci lebbrosi da parte di Gesù (Luca
17,11-19). Solo uno dei miracolati torna indietro per
ringraziare il Signore. Era uno straniero, un samaritano.
Qualcosa di simile è capitato a Giovanna. In tanti anni di
dedizione alla parrocchia, nessuno s’è mai ricordato di
lei, che invece ha sempre avuto un pensiero e un dono per
tutti. Morale della favola: la bontà non fa rumore, passa
quasi inosservata. Teniamo gli occhi aperti per saperla apprezzare.
E apriamo il cuore perché, ogni tanto, sappiamo
anche ricambiare i doni che riceviamo.
Pubblicato il 27 marzo 2012 - Commenti (0)