Don Sciortino

di Barbara Tamborini

Barbara Tamborini, psicopedagogista, autrice di libri sull'educazione. Ha 4 figli.

 
16
lug

Cose da sapere – parte seconda

Eccoci qui per qualche altra buona pratica. Conto sui vostri consigli, scrivete nel blog le vostre scoperte perché anche altri possano farne tesoro!

Bere un bicchiere d’acqua appena svegli è una buon’azione per se stessi e il proprio benessere! Dopo una notte di riposo, riempitevi un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente e sorseggiatela mentre preparate la colazione. Bere a digiuno permette all’acqua di muoversi rapida nel vostro apparato digerente e, oltre a reidratare i liquidi persi nella notte, darà una spinta utile alla pulizia dell’intestino e all’evacuazione. Per chi non riesce a intraprendere passi impegnativi per il proprio benessere, per le mamme che corrono dalla mattina alla sera senza riuscire a ritagliarsi un momento per sé, questo è un gesto sostenibile, un impegno quotidiano per prendersi cura della propria salute.

La curcuma è considerata l’oro dell’India perché è uno tra i più potenti strumenti di cura di origine naturale. È scientificamente dimostrato che la curcumina (principio attivo di cui è ricca questa spezia) protegge e migliora la salute di tutti gli organi del corpo. “Se dovessi avere un’unica erba su cui fare affidamento per tutte le possibili esigenze di salute e alimentari, sceglierei… la curcuma” (dott. D.Frawley) quindi, perché non fare tesoro di queste scoperte? È definita una spezia anti-cancro ma svolge molte altre azioni terapeutiche quali, analgesico, antiacido, cicatrizzante, migliora il flusso sanguigno, etc. Inoltre è dimostrato che aiuta a bruciare i grassi e a curare problemi cutanei. Certo che per godere di tutti questi poteri benefici è necessario consumarne in buona quantità (1 cucchiaino al giorno), ma state tranquilli, è un gusto a cui ci si appassiona e che si abbina a moltissime cose ghiotte che conquisteranno anche i vostri figli. (Per chi vuole saperne di più sulle spezie vi consiglio un bellissimo libro: Bharat B. Aggarwal, Le spezie che salvano la vita, Armenia).

E voi che cosa avete scoperto? Buona estate a tutti!

Pubblicato il 16 luglio 2012 - Commenti (0)
09
lug

Cose da sapere – parte prima

Vorrei condividere alcune scoperte che hanno cambiato la nostra quotidianità. Piccole cose che molti di voi già conoscono ma che per qualcuno possono essere un’utile scoperta. Aspetto il racconto delle vostre buone pratiche per incrementare le abitudini che aiutano a vivere meglio o anche solo a fare meno errori.

Sono da poco terminate le feste di fine anno scolastico: tavolate di bambini e genitori radunati negli oratori o sotto tendoni per mangiare insieme e salutarsi prima dell’estate. Per chi sceglie di gestire in autonomia l’organizzazione del pranzo o della cena, resta poi la mastodontica impresa di smaltire i rifiuti e il cumulo di sacchi a fine festa non lascia indifferente chi si sforza di ridurre l’impatto ambientale della propria famiglia. Dal 1° maggio 2012 però c’è una buona notizia che forse ancora non tutti conoscono: anche piatti e bicchieri di plastica possono essere differenziati. La realtà dei fatti è un po’ più complessa perché ancora sono pochi i macchinari necessari a riciclare questo tipo di plastica, però l’intenzione e quella di rafforzare le azioni a sostegno di questo progetto di recupero. Attenzione: le costine e gli avanzi di pizza non sono previsti in questo progetto, quindi resterà il compito di ripulire le vettovaglie dai residui alimentari… un passo concreto per lavorare insieme a sostegno dell’ambiente. Alla festa di mio figlio, ci hanno comunicato questa notizia dopo aver riempito sette sacconi di immondizia indifferenziata… l’anno prossimo faremo di certo meglio.

Se acquistate prodotti in garanzia (es. elettrodomestici, tv, hi-fi, etc), fate la fotocopia degli scontrini fiscali che dovrete conservare a lungo. Dopo qualche mese infatti, l’inchiostro di questi si sbiadiscono e i dati non sono più leggibili. Al momento del pagamento, chiedete al rivenditore di farvi una fotocopia (con quello che state spendendo nessuno potrà negarvelo!) e scriveteci a penna ben visibile il nome del prodotto e la data d’acquisto… nel momento del bisogno, che speriamo non arrivi mai, vi sarà molto più semplice trovare lo scontrino per beneficiare della garanzia.

Per fare un’ottima maionese bastano 10 secondi. Mettete tutti gli ingredienti nel bicchiere del mixer secondo quest’ordine: 1 uovo intero freddo dal frigo (attenzione a non rompere il tuorlo) 230gr di olio di semi di girasole freddo di frigo (l’ottimo olio d’oliva extra-vergine può avere un gusto troppo forte per questa delicata salsa, ma l’utilizzo di olio di semi di girasole spremuto a freddo, acquistabile nei supermercati o nei negozi specializzati, resta una valida alternativa). 2 cucchiai di aceto bianco o limone 2 pizzichi di sale 1 cucchiaino di senape dolce Azionate il mini-pimer per 5 secondi muovendolo bene sul fondo e su e giù per lavorare su tutti gli ingredienti. E voilà, la maionese è servita. Preparare la maionese coi bambini può essere un’esperienza molto educativa: fate dosare a loro l’olio, prenderanno coscienza di quanto una salsa così golosa ne contiene e comprenderanno meglio perchè è necessario mangiarne piccole quantità.

Un caro saluto a tutti!

Pubblicato il 09 luglio 2012 - Commenti (1)
02
lug

Mamma cos'è la crisi?

Nei giornali e telegiornali di ogni giorno sentiamo parlare di crisi economica. Oltre che a sentirne parlare, per molte famiglie purtroppo questa è un’esperienza tangibile che ha cambiato o sta avendo un impatto sul proprio stile di vita.

I figli sentono le preoccupazioni dei genitori, le ansie di mamma o papà che hanno perso il lavoro o sono costretti a una pausa forzata, il timore di non trovare nuove fonti di reddito per sopravvivere e soddisfare i bisogni della famiglia. Come condividere con i figli questo periodo di incertezza e precarietà?

In primo luogo la famiglia può aiutare a decodificare i messaggi che i bambini captano sulla crisi economica, dando loro semplici strumenti per interpretarli. Non si tratta di fare una vera e propria formazione finanziaria o di parlare di fattori macroeconomici, ma provare a semplificare alcuni concetti come il valore della moneta, cosa fa una Banca o come ragiona un mercato finanziario. Ad esempio: si può chiedere a un figlio cosa succede quando si gioca a figurine. “Se tu ne hai una preziosa, magari rarissima, i tuoi compagni saranno disposti a scambiarla con due, tre o più figurine di quelle che secondo loro valgono di meno, per averla. Questo è quello che accade con una moneta che vogliono tutti: per scambiarla ne servono molte delle altre di minor valore.

Per chi non è addetto ai lavori vi consiglio un sito dove trovare molti spunti: www.economiascuola.it in cui ci sono due sezioni: una per genitori e una per insegnanti, entrambe di facile consultazione e con molti contributi da usare coi ragazzi organizzate per fasce d’età. In famiglia è inoltre possibile promuovere uno stile di vita sostenibile, anche laddove questa non sia un’esigenza per arrivare a fine mese: sensibilizzare contro gli sprechi e aiutare a comprendere che il livello di benessere a cui siamo abituati, in altre parti del pianeta o in altri momenti storici non era neppure immaginabile. Provare a pensare con i bambini a 'quello che serve davvero' e a 'quello che è in più', proporre altri modi di vedere le cose. Ad esempio potreste chiedere ai vostri figli di preparare un regalo personalizzato, fatto in casa, per l'amica o l’amico del cuore, dove mettere fantasia e creatività senza necessariamente acquistare articoli costosi. Un’amica mi ha raccontato: “Durante le vacanze in montagna c’è capitato di trovarci in situazioni senza acqua corrente o energia elettrica. Ho provato a raccontare a mia figlia di 6 anni che il nonno da piccolo non aveva l'energia elettrica nella sua casa e lei mi chiedeva “Allora schiacciavi l'interruttore e non si accendeva niente?” oppure “Perchè prendevano l'acqua della fontana per lavare invece di usare la lavatrice?”. In effetti abbiamo case con cancelli e basculanti elettriche, ma poi basta un semplice temporale per non essere più in grado di rientrare in casa.

E voi come state vivendo la crisi? Leggendo i commenti nel blog di molte mamme, che raccontano la loro quotidianità, costrette a lavorare molte ore al giorno, curarsi della casa e dell’organizzazione dei figli, ho provato molta stima per loro. Ho sentito soprattutto la fatica di sopportare una condizione di stress continuo che rende faticoso mantenersi energetiche e positive in famiglia. Credo che la fedeltà all’impegno sia una testimonianza esemplare per i figli e speriamo arrivi per tutti il tempo della festa e delle vacanze. Quanto la vostra famiglia sta vivendo sulla propria pelle la crisi di cui si sente tanto parlare? Che domande vi fanno i vostri bambini? Come riuscite a tenere alta la speranza per il futuro? Aspetto le vostre storie. Un caro saluto a tutti.

Pubblicato il 02 luglio 2012 - Commenti (0)
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