27
apr
Cara Serena,
le tue
parole raccontano come passione e allenamento possono realizzare piccoli
miracoli di equilibrio. Leggendo il tuo messaggio mi colpiva il calore con cui
parlavi del tuo lavoro, ti immaginavo in corsia, circondata da persone che ogni
giorno sono contente di saperti lì per loro, disponibile, sorridente. E poi ci
sono Gabriele e Chiara che hanno tanti impegni e che non fanno certo sconti alla
loro mamma superindaffarata. Insomma, una bella sfida che chiedo a te di
condividere con noi tutte le volte che ti sarà possibile (già... perchè hai poco
da fare!).
Un ultimo pensiero: mi immagino che non sia stato semplice crescere
due figli così vicini d'età. Una fatica gravosa se vista con gli occhi dei
grandi, un tesoro prezioso per chi ogni giorno avrà qualcuno di molto prossimo
con cui giocare. Invito tutte le mamma a trovare il tempo per lasciare un segno,
un po' come ha fatto mappy... vogliamo saperne di più delle tue sfide e del tuo
albergo, magari ci viene voglia di venire in ferie da te!
Barbara
Pubblicato il
27 aprile 2010 - Commenti
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21
apr
Sì, lo voglio!
Non sarà facile, ma lo voglio, lo voglio con tutto il cuore. Con questi sentimenti ho accettato la proposta di Famiglia Cristiana di animare questa area del sito dedicata alle mamme.
Mi chiamo Barbara, ho trentasette anni, un marito, quattro figli e pochissimo tempo libero. Ho studiato Scienze dell'educazione per lavorare nella scuola e con i bambini, ma, da un po', sono casalinga a tempo determinato per due motivi: il primo, che di solito racconto in giro, è che volevo dedicarmi ai miei figli; credo che il tempo di qualità abbia bisogno di una certa quantità per diventare tale. Il secondo, non meno vero, è che i soldi spesi per le baby sitter a volte equivalevano o superavano i miei guadagni.
Mi chiedo: come fanno le mamme a lavorare e a conservarsi disponibili ed energetiche con i propri figli? Prepararsi per una riunione importantissima e ricordarsi di preparare i vestiti di tutti, compreso il marito? Far quadrare un bilancio e far stare tutti i libri in cartella? Pulire uffici o case d'altri e poi raccogliere la spremuta rovesciata dal proprio tesorino? Eppure questi miracoli esistono. Per qualcuna non può essere diversamente, se no i conti non tornano. Per altre, dividersi tra lavoro e famiglia è una scelta per sentirsi realizzate. Altre donne invece decidono di stare a casa, e navigare la quotidianità.
Lo scopo di queste pagine è chiedervi di raccontare le vostre storie. Lavorate ma vorreste passare più tempo in famiglia? Siete a casa ma vorreste lavorare? Scrivete la vostra esperienza di donna e mamma, condividete le vostre fatiche e i vostri successi.
Per dire sì a questo impegno settimanale, ci ho pensato parecchio. Ho detto ai miei bambini (Jacopo 9 anni, Alice 6, Pietro 4 e Caterina 1 che forse non ha capito bene!): "La mamma oggi alle due ha un colloquio di lavoro importante, mi raccomando pensatemi!". Volete sapere la loro risposta? "Mamma, ma perché hai fatto il risotto con la zucca?
Ci prepari la pasta?".
Beh, alla fine la pasta non l'ho fatta e il lavoro l'ho accettato.
Pubblicato il
21 aprile 2010 - Commenti
(8)
15
apr
Ciao,
ti stai godendo uno dei rari momenti liberi della tua giornata? E lo stai
facendo con noi? Grazie! Siamo molto felici… No, aspetta, non andartene prima di
sapere cosa potrai trovare qui tutte le volte che ne avrai voglia. Ogni
settimana proporremo un tema di confronto, qualcosa di molto vicino alla tua
esperienza, per esempio come riuscire a far mangiare i broccoletti ai figli, oppure
come raccontare ai propri bambini che un famigliare deve essere ricoverato, temi
leggeri e sfide impegnative, così com’è la vita, piena di montagne russe, di
salite e di discese.
Ogni volta sarai invitata a raccontare la tua storia, i
tuoi successi e le tue fatiche. Condividere l’esperienza di essere oggi genitori
è un’azione importante, vuol dire rifondare il significato delle proprie scelte
educative, costruire insieme la strada per accompagnare i figli verso il senso
pieno della vita. Vuol dire vivere la genitorialità non solo su un piano privato
e intimo, ma anche sociale e condiviso, trasformarla in un capitale a servizio
di tutte le famiglie, non solo la propria. Ora puoi andare, siamo certi che
tornerai a trovarci, ci contiamo!
Pubblicato il
15 aprile 2010 - Commenti
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