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L'Italia degli xenofobi

«E se hai la pelle nera, amico guardati la schiena, io son stato marocchino, me l’han detto da bambino, viva, viva il Senegal...».  Così cantava Pino Daniele, nel suo pezzo O’ scarrafone. E continuava: «Questa Lega è una vergogna, noi crediamo alla cicogna, e corriamo da mammà...».

Non le scrivo per lodare un cantautore napoletano, ma perché questa canzone, composta in tempi “non sospetti”, era premonitrice di una realtà disarmante, che mi fa vivere e lavorare in una città dove si spara ai “negri”.

Proprio così. Il “pazzo” di Pistoia aveva un obiettivo preciso: i “negri” che lavorano a Firenze. Ebbene, Mor e Modou non potranno mai più “correre da mammà”, perché sono morti. Certo, uccisi per mano di un pazzo. Ma i discorsi del bar, il giorno dopo, sono del tono: «Quante storie per un matto!». Si tende a minimizzare.

Negli ultimi dieci anni, abbiamo sentito parlare solo di respingimenti, espulsioni, tram per soli stranieri, classi ghetto nelle scuole. Siamo diventati razzisti?

Antonio - Firenze

Derubricare l’omicidio dei due senegalesi, venditori ambulanti in un mercato di Firenze, come l’opera di un pazzo è voler sfuggire alla realtà. E ignorare che per anni si è fatta una becera propaganda contro le persone di colore. Con una forza politica che ha lucrato consensi sulla paura dello straniero. E ha preso una serie di provvedimenti dalla fantasia contorta. Come, un esempio tra tanti, togliere l’acqua dalle fontane pubbliche per impedire che ne facciamo uso gli immigrati. Clima xenofobo, sfociato spesso in razzismo. Purtroppo, con il complice silenzio di chi avrebbe dovuto alzare la voce e non l’ha fatto. Avallando così una progressiva degenerazione civile ed etica del Paese.

Pubblicato il 05 gennaio 2012 - Commenti (28)

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Postato da Libero Leo il 13/01/2012 23:11

Ringrazio molto Metafisico per le informazioni che ha fornito con serenità, senza le troppo frequenti polemiche ed accuse (ad esempio, di xenofobia e di razzismo), che spesso non fanno altro che alimentare proprio ciò che denunciano.

Postato da METAFISICO il 11/01/2012 14:01

Forse si potrebbe incominciare a riflettere sulla questione dell’immigrazione in termini razionali, abandonando gli stereotipi e gli slanci emotivi di segno opposto. Segue qualche notazione. 1)Accoglienza ? D’accordo. Non si discute sul principio. Ma, in concreto, quanti immigrati potremmo/dovremmo accogliere, oltre ai 4.500.000 circa che già risiedono regolarmente ? 1 milione? 5 milioni? 10 milioni? Un numero illimitato? Teniamo presente che l’Italia, con i suoi 60 milioni di abitanti, ha una densità di circa 200 abitanti per Km quadrato ( Unione Europea 113, USA 31, Canada 3, Australia 2,6). 2) Accogliere come? C’è lavoro (onesto e regolare, non sfruttamento) per altri milioni di immigrati? C’è disponibilità di alloggi (decenti, non campi nomadi o bidonvilles) per altri milioni di immigrati, oppure essi dovranno accontentarsi di sopravvivere in agglomerati fatiscenti, alimentandosi presso le mense dei poveri? 3) L’Italia è xenofoba? Davvero ci meritiamo questo giudizio dopo aver accolto e regolarizzato 4 milioni e mezzo di immigrati? Una cronaca di attualità. Il Brasile (sesta economia mondiale, risorse naturali e energetiche immense e di ogni tipo, densità di popolazione 22 abitanti per Km quadrato, Paese osannato sulla stampa internazionale - Famiglia Cristiana compresa - per aver liberato dalla povertà decine di milioni di suoi cittadini) ha ricevuto l’anno scorso 4.000 (diconsi 4.000, non 4 milioni) profughi da Haiti, immigrati clandestinamente attraverso la frontiera con il Perù. Negli ultimi mesi ne sono arrivati, sempre clandestinamente, ancora alcune centinaia (centinaia, non milioni). Oggi, il Governo ha deciso di porre un freno: vigilanza alle frontiere, concessione di un permesso a chi già è entrato, respingimento e deportazione nel caso di nuovi ingressi clandestini.

Postato da Libero Leo il 11/01/2012 00:53

Per giogo. Mi pare che il suo metodo sia accusare, accusare ed accusare. In questo appare molto simile a Bossi, Calderoli e gli altri. Ma se facessimo uno sforzo per comprendere gli altri, forse ciò che sembra impossibile potrebbe diventare possibile.

Postato da nicolag il 10/01/2012 00:43

Il mondo è alla mercé di potentati economici,che guardano solo ai propri grossi interessi. E’ questo il male principale. Credo che la problematica e i rimedi che si intravedono per l’emigrazione siano analoghi alla problematica e ai rimedi che si intravedono per l’evasione. Vi sono i grossi evasori,collusi con la politica e poteri vari,non escluso quello religioso,che non vengono per niente disturbati,creando scompensi nell’economia di una nazione (l’Italia è sicuramente uno degli esempi più visibili nella nostra evoluta Europa). Ciò genera problematiche gravi che producono iniquità nel processo impositivo tributario e conseguentemente una diffusa e forse un po’ obbligata emulazione ad evadere fra i piccoli o modestissimi operatori economici. Nel contempo viene predisposto e mandato in onda uno spot televisivo istituzionale molto appropriato che tende però a sollecitare l’adempimento del proprio dovere tributario solo nei confronti dei piccoli o piccolissimi evasori,stimolandone il senso di colpa. Il grosso evasore intanto se la ride e reclama animatamente se parte qualche sporadica iniziativa come quella di Cortina. L’emigrazione è un fenomeno vasto,le cui radici e cause sono state determinate dalle politiche perseguite sinora dalle maggiori potenze mondiali: sfruttamento delle ricchezze naturali dei paesi non evoluti, appoggio o creazione di comodi regimi dittatoriali,guerre strumentali dettate da interessi economici,aiuti le cui sole briciole sono pervenute e tuttora pervengono a mo di elemosina alle masse dei diseredati. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: disperati che fuggono dai pur potenzialmente ricchi paesi d’origine per potersi vestire e sfamare. Lo spirito di accoglienza è giusto che ci sia,ma la concertazione fra gli stati non può non essere reclamata a gran voce. La Chiesa ha a sua disposizione documenti di notevole portata su queste tematiche. Cito, fra i più importanti, la terza Enciclica di Benedetto XVI “ Caritas in Veritate” e il recente documento del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace del 24 ottobre 2011 “Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale”. Purtroppo, questi documenti (come accade per la nostra Carta Costituzionale), vengono facilmente dimenticati e disattesi quasi totalmente nella pratica. Alle scuole e alle Istituzioni spetterebbe il compito di approfondire e dibattere questi temi,sensibilizzando le masse verso una visione ampia,che comprenda se stessi, ma anche, e in special modo, chi gestisce il potere. Famiglia Cristiana può dare un suo valido contributo,puntando maggiormente e a ragione il dito verso i principali responsabili. Grazie intanto a Don Sciortino per aver dato evidenza a questo grande, penoso problema,le cui due facce,caratterizzate da gravi carenze, sono ambedue di capitale importanza: salvaguardia e potenziamento della famiglia italiana che stenta ad alimentarsi e quasi a sopravvivere; maggiore sensibilizzazione all’accoglienza,ma anche alla ben più importante difesa dei diritti degli immigrati, che sicuramente amerebbero vivere nei paesi d’origine,se ciò fosse loro decentemente consentito.

Postato da curiazo il 09/01/2012 21:31

a Torino nel 1987 ci sono stati 80 razzisti componenti deL Consiglio comunale he hanno votato una deliberazione in cui un soggeto con deformità fisiche -chi scrive - è stato definito "inidoneo al contatto diretto con il pubblico". Atto firmato da Piero Fassino che ha falsificato la propria qualità di cons. anziano, poichè non lo era, x garantire l' impunità ad un segretario generale che avrebbe poco dopo patteggiato una condanna x peculato e calunnia. I veri razzisti sono ovunque, anche dove meno te lo aspetti ! E la non ancora Ministra Elsa Fornero, nel 1994, nullaobietto a che lo stesso soggetto fosse sospeso dal servizio sempre xchè deforme.

Postato da Oddo Filippo il 09/01/2012 18:33

"Italiani brava gente" non corrisponde più alla realtà che ci circonda. In giro sento affermazioni da gente di qualunque ceto sociale che approva i fatti di Firenze aggiungendo che " bisognerebbe ucciderli tutti". Come dice Lei, la forza politica ha lucrato consensi sulla paura dello straniero che è violento e che ci toglie i posti di lavoro. Anche qualche cattolico, purtroppo, la pensa così : vedo gente che esce dalla Chiesa dove si predica l'amore per il prossimo e si gira disgustata dall'altro lato se si avvicina un poveretto di colore che chiede l'elemosina. Combattiamo perchè questa progressiva degenerazione civile ed etica si fermi e scompaia anche con l'aiuto delle forze politiche. Polentoni e terroni si spoglino della parte peggiore di loro e pensino ai tempi in cui anche noi andavamo a trovare " fortuna" in altri Paesi. E non eravamo solo noi siciliani ma anche i veneti che erano i terroni del nord.

Postato da viaggiatore il 09/01/2012 17:58

certo la forza politica che ha lucrato consensi sulla paura dello straniero, pullula di cattolici che per raccogliere il grasso che colava dalle tavole imbandite non si son fatti scrupoli...

Postato da marialma il 08/01/2012 13:37

Sono d'accordo con Don Sciortino. Di solito si raccoglie ciò che si semina.

Postato da luciocroce il 07/01/2012 21:28

La Lega, riproponendo i miti celtici (il Padre Po, l'acqua, le ampolle, il sole....) si rifà ad un'epoca pre-cristiana, per cui non è un caso che Cristo ed il Vangelo non siano presenti nella sua "cultura"; coerentemente, la battaglia per la liberazione (!!) dei "suoi" popoli e territori, sganciata da qualsiasi riferimento all'universalità del Vangelo, si basa sulla logica amico-nemico propria di ogni ideologia violenta. In questo contesto, non deve meravigliare che la Lega si richiami alla cattolicità e sia poi, nei fatti, anticristiana: non pochi sono stati nella storia i leader, e i loro movimenti, che hanno strumentalizzato il cattolicesimo, interpretandolo come religione civile, utile per perseguire i loro obiettivi; Mussolini, ad esempio, per sua esplicita ammissione, è stato uno dei più noti "cattolici anticristiani": gli serviva definirsi cattolico per ottenere la benevolenza della Chiesa. L'insistenza sull'aspetto territoriale, poi, è agli antipodi dalla rivoluzione cristiana che libera l'uomo dalle appartenenze terrene per trasformarlo in un cittadino "che vive in questo mondo senza essere di questo mondo". Giustificare la difesa dell'identità dicendo che anche nel cattolicesimo ci sono le tradizioni locali (per esempio, il rito ambrosiano o i riti orientali), significa far finta di non capire che il locale è vissuto in funzione dell’universale, come manifestazione particolare di un’appartenenza ben più ampia. Questo, però, forse è un discorso un po' aulico; parliamo, allora, di cose più amene: potremmo riflettere sul celodurismo, sulle nozze celtiche, sui gesti col dito medio, sui rutti, sui cappi sventolati come bandiere, sui trecentomila bergamaschi con il fucile in mano, sulle aspersioni fatte con l'urina di maiale, sulle pallottole comprate a trecento lire (c'era ancora la lira) per far fuori qualche magistrato, sull'utilizzo "improprio" del tricolore, sugli sporchi terun che hanno schiavizzato i fieri padani, sul "Papa polacco che ha investito nello IOR" e sui i "vescovoni sulla giumenta", su frasi bossiane innocenti tipo "avremo tutti il mitragliatore in mano e sarà un piacere portarmene un po' all'altro mondo", oppure sulla necessità di sparare sulle carrette del mare piene di donne e bambini etc.etc.etc. etc.etc. etc.etc.etc.etc.; tutte cose che, incredibilmente, abbiamo voluto considerare solo delle colorite manifestazione di folclore. Ma come abbiamo fatto a ridurci così!? Saluti amarissimi lucio

Postato da giogo il 07/01/2012 19:36

Dice...manca lo sforzo di dialogo,di comprensione e di spassionata ricerca della verità completa... parole sante quelle di Libero Leo... ma LUI per primo NON le ha mai messe in pratica, basta leggerti da lungo tempo amico e questa volta poi per me hai esagerato, come sia possibile il dialogo sereno ed avangelico con personaggi come i Bossi, i Calderori, e trote varie, "c'è"lo dovresti ben spiegare. Saluti

Postato da Franco Salis il 07/01/2012 18:41

@ martinporres il 07/01/2012 09.46 Dici “Le responsabilità penali sono individuali, la responsabilità di un omicidio è di chi lo commette. In Italia intorno a "molti omicidi" si costruiscono "troppi ragionamenti politici”. Vedi, martinporres 07/01/2012 09.46, la prima affermazione è condivisibile:lo afferma il codice penale, e tutte le interpretazioni giurisprudenziali e dottrinali sono univoche. Non ci piove. Ma la seconda è del tutto inaccettabile perché gli stessi “esperti” che riconoscono la responsabilità personale dell’omicidio,riconoscono anche che esso è il prodotto di una serie di situazioni. Te ne cito una sola. Se una città non è “a misura di uomo” cioè se non rispetta il rapporto superficie metro cubo costruito se l’abitazione non è sufficiente per il nucleo familiare,se gli spazi verdi non sono attrezzati sia per bambini che per anziani,se la città non dispone dei servizi primari acqua, luce, gas, fognature, asili nido,scuole materne, elementari etc., se non si hanno occasioni di lavoro, se la ricchezza prodotta non è distribuita secondo equità,si creano le condizioni perché i cittadini siano prima litigiosi,e poi,tanto per farla breve ci scappa il delitto. Bada che ti ho riportato un solo esempio. Aggiungo, perché illuminante, anche un passo del vangelo dell’adultera: "Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito in terra. E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi. Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: “Donna, dove sono, nessuno ti ha condannata?” Ed ella rispose: “Nessuno, Signore”. E Gesù le disse: “Neanch’io ti condanno: va’ e d’ora in poi non peccare più. (Gv 8,6-11) ebbene quel “ad uno a uno a cominciare dal più anziano sino agli ultimi vuol dire che Gesù ha irradiato senno e autoconsapevolezza e voleva dire badate che se pure voi non siete adulteri,però avete creato le condizioni perché l’adulterio possa aver avuto luogo. Aggiungo che i “più anziani” non è solo un dato anagrafico anche di chi ha maggiori responsabilità all’interno della comunità . Se “le chiese sono sempre più vuote”,alla luce del passo evangelico la responsabilità maggiore è del Papa,di Bertone e Bagnasco quindi dei singoli vescovi. Fintanto giocano a scaricabarile facendo discorsi belli “Ah,quel discorso del Papa passerà alla storia della Chiesa”, le chiese continueranno ad essere sempre più vuote. E’ inutile che Bagnasco con fare maestoso(almeno come appare in TV) presenti ai vescovi il Documento “EDUCARE ALLA VITA BUONA DEL VANGELO” Orientamenti pastorali dell’Episcopato italiano per il decennio 2010-2020. Il documento è conforme alla migliore pedagogia,contiene una metodologia avanzata che pochi educatori hanno ancora digerito,quindi è ottimo sotto tutti i punti di vista. Ma come è che poi il Papa, Bertone, Bagnasco e i vescovi agiscono in direzione contraria ? Beh,immagino che a questo punto la risposta sia chiara:quel documento non è farina del sacco dei vescovi, ma di qualche prete di strada o di qualche laico illuminato. Non è difficile ipotizzare gli autori,ma non è rilevante. Da qui lo scandalo del razzismo, della xenofobia, dell’aumento della criminalità della mancata indignazione della vita del fuggitivo, della paura e peggio, come ho sentito oggi in TV, della paura della paura.”Ragionamenti politici” se ne fanno POCHI mentre si fanno troppe CHIACCHIERE. Ciao

Postato da spark il 07/01/2012 15:06

Appartengo alla generazione che ha vissuto gli anni di piombo e che se li ricorda bene. Dico questo, perche' il nostro, e' uno strano Paese , se a tanti anni di distanza c'e ancora gente che ripropone il teorema della responsabilita' solo per chi preme il grilletto, assolvendo di fatto quel retroterra di becero ciarpame pseudo culturale che influenza oggi come allora le scelte dei fessi che tirano i grilletti: allora c'erano i "professsori" che dai rifugi parigini (adesso, invece, girano liberi alla luce del sole del compiacente Bel Paese) davano le indicazioni sia sui bersagli e sia sui vaneggiamenti politici ed ideologici da porre a giustificazione dei loro vigliacchi omicidi. Adesso ci pensano altri: politici, diplomatici, mentecatti razzisti che creano liberamente siti web dove si inneggia senza riserve al "dagliela al negro, dagliela all'extracomunitario etc a forgiare i cervelli ( se cosi' si possono ancora definire) di quelli che poi si divertono a tirare il grilletto o a bruciare la baracca del negro o del rom di turno. Osvaldo Bardelli

Postato da martinporres il 07/01/2012 09:46

Le responsabilità penali sono individuali, la responsabilità di un omicidio è di chi lo commette. In Italia intorno a "molti omicidi" si costruiscono "troppi ragionamenti politici.

Postato da Libero Leo il 07/01/2012 09:26

Mi pare che giogo e Franco Salis confermino quanto ha scritto recentemente Massimo Cacciari: "Questo Paese fa sempre il cumulo di tutto, nel bene e nel male, nell'esaltazione e nella maledizione. È un Paese che non riesce a crescere da questo punto di vista, a distinguere, ad analizzare.". Aggiungerei che è un paese schiavo degli schieramenti precostituiti: o si è sempre da una parte, o sempre dall'altra. Di una persona si pensa che sia santo o diavolo, a seconda dello schieramento a cui si pensa che appartenga o a cui lo si vuole fare appartenere.

Postato da Franco Salis il 06/01/2012 20:01

@ Libero Leo il 05/01/2012 23.17 “Don Sciortino è molto categorico e deciso nel criticare i leghisti e chi la pensa come loro. Probabilmente proprio come un leghista potrebbe essere molto categorico e deciso nel criticare don Sciortino e chi la pensa come lui” . NON DICIAMO BALLE don Sciortino non ha mai criticato la lega,ma le posizioni della lega che sono evidenti anche a un cieco in contrasto col Vangelo. Inoltre alcuni commentatori di F.C. a cominciare da te non stanno “criticando” don Sciortino?.Solo che tu critichi (cosa per altro lecita)don Sciortino, don Sciortino critica le posizioni in contrasto col Vangelo Se la lega e i suoi aderenti avessero detto: a noi del Vangelo non ce ne frega niente,perché noi agiamo esclusivamente ed egoisticamente per i padani(molti prenderebbero le distanze),avreste almeno il diritto all’onore delle armi. Ma quando si invoca la cessazione delle ostilità con Gheddafi,non per amore della pace,ma solo per il rispetto che gli è dovuto per il patto di frenare i migranti buttandoli a mare o torturandoli nelle sue galere. Tutte le posizioni della lega sono anticristiane,non se ne salva una e non se ne può salvare per logica umana..

Postato da giogo il 06/01/2012 17:27

HO, Ho l'amico Libero Leo vista la mal parata berlusconiana...ora simpatizza x la lega?? Ovviamente alcune (poche) ragioni anche la lega le ha, altrimenti non avrebbe consenso ed è LI che tiene duro e martella e fa disinformazione (ma di incoerenze e volgarità è piena) Detto questo mi stupisce il "RUMOROSO SILENZIO" di Libero Leo sulla recente e scandalosa vicenda dell'onorevole (si fa per dire) Calderoli nei confronti del presidente Monti,(che figuraccia da scavarsi una buca per nascondersi) e si che il Leo non manca di scrivere lunghe e pungenti letterine (da arrampicata negli specchi) ma questa proprio gli è sfuggita...mah. In attesa di Folgore...Saluti

Postato da luciocroce il 06/01/2012 14:08

Lustri di propaganda leghista e di tolleranza nei confronti dei movimenti violenti di estrema destra stanno producendo i loro frutti. La Lega in particolare - quasi un "Defensor Fidei", secondo qualche porporato - da tempo porta avanti una politica che è un ribaltamento del messaggio evengelico . Se il Vangelo è accoglienza, solidarietà, amore per il prossimo, uguaglianza, misericordia, (forse il Vangelo è "buonista"...), la Lega predica esclusione, separazione, razzismo, nonchè una forte dose di paura fondata sull'evocazione di una minaccia costante (quante volte, ad esempio, Bossi e compagni hanno descritto gli esponenti della Caritas, rei di tendere una mano agli immigrati, come gente che pensa solo a riempirsi il portafoglio a danno dei "padani"?) . Queste sono cose che, come cattolici, forse dovremmo cominciare a dirci dirci chiaramente e non sottovoce . Così pure dovremmo dirci chiaramente che questo è un partito che mira alla secessione dall'Italia. Quando è stato al governo - fino a ieri - ovviamente non poteva proclamarlo apertamente, ma era chiaro anche allora che questo era il suo obiettivo finale. Ed è questo il motivo per cui ora osteggia ferocemente il Governo Monti: la Lega deve augurarsi che Monti fallisca perchè così fallirà l'Italia; a quel punto, secondo i leghisti, la secessione avrà la strada spianata. A costoro, evidentemente, la tragedia iugoslava non ha insegnato nulla; una secessione raramente è incruenta: è una guerra civile che vogliono? Ancora Buon Anno e speriamo che il Signore ci dia una mano!

Postato da Franco Salis il 06/01/2012 14:01

Da alcuni commenti mi vedo costretto a parlare ancora di mie esperienze di vita. All’età di 26 anni terminai alla meno peggio gli studi universitari. Fui inviato mio malgrado ad adempiere al sacro dovere di difendere la patria,a Torino. Alla mia domanda “da chi”,mi si rispose dal “nemico”,non meglio identificato. In realtà io vedevo il nemico in quell’apparato militare che non serviva a niente se non sopravvivere a se stesso. Fui assegnato ai servizi d’ufficio, orario 8-14:una pacchia ero il classico imboscato. La sera facevo una lunga passeggiata da via Unione Sovietica dove aveva sede il 41°batrasmiles a via Po dove aveva sede forse ancora la biblioteca. Durante la passeggiata osservavo sia l’architettura ma anche numerosi avvisi affissi ai portoni specialmente gentilizi: IN QUESTO IMMOBILE E’ ASSOLUTAMNTE VIETATO L’INGRESSO AI PREDICATORI,AI MERIDIONALI E AI CANI. Noo, degreIO gli italiani non sono xenofobi,non sono razzisti! Più recentemente circa diesi anni fa,mia figlia viene inviata dalla sua azienda a Parma,si rivolse ad una agenzia di affittanze.”Ma sa, signora,noi abbiamo l’incarico di “selezionare la clientela secondo le regioni di origine,ma lei essendo funzionario, si può fare eccezione… Le assegnarono un appartamento che forse a Messina non esiste più. Fra l’altro cavi elettrici non nastrati e l’impianto senza salvavita etc. Noo, degreIO, gli italiani non sono razzisti,noo. Solo che, come diceva un comico, lui non era razzista,però avrebbe fatto intorno a Napoli un muro lungo, lungo e alto, alto. Ma la vogliono capire questi,prima meridionali,ora extracomunitari che l’Italia non è il Paese di bengodi e quindi devono lavorare 12/15 ore al giorno solo lavori che gli italiani rifiutano e che devono stare anche all’erta di notte se no ci sono le ronde volute da Maroni, anche se da Pisapia abolite? Noo, degreIO, la lega non è razzista,anche se con i clandestini bisogna essere “cattivissimi”(sempre Maroni).Hanno infranto la legge?devono pagare,vero folgore? Tanto poi domenica vado a Messa ! non basta per essere cristiano nonostante !?Andrea Annibale il 05/01/2012 17.30 "Il razzismo mi pare essere la consapevolezza che l’altro si ritiene superiore a noi" Come,come,come!.Guarda che è solo in matematica che cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non cambia!

Postato da Roberto Borghesi il 06/01/2012 10:09

Propongo di considerare il diritto di essere accolto e la non discriminazione razziale fra i cosiddetti Valori non Negoziabili...e forse molti cattolici in futuro non daranno sostegno ad un governo che come il precedente, su molti temi, ha fatto della Fede in Cristo un vessillo, uno stemma, per taccogliere consensi. Roberto

Postato da Chiara Borsato il 05/01/2012 23:40

Io sono in provincia di Treviso con una percentuale del 60% circa di leghisti che incolpano gli extracomunitari, i meridionali, i poveri in genere della crisi che stiamo soffrendo,se possono evadono le tasse,ma vanno a messa ad ascoltare le prediche del parroco che esorta chi non la pensa così a non creare divisioni sostenendo il contrario:"Si deve lavorare per l'armonia ,e si deve sempre mediare".A me sembra che il vangelo dica quacos 'altro forse mi sbaglio?

Postato da Libero Leo il 05/01/2012 23:17

Don Sciortino è molto categorico e deciso nel criticare i leghisti e chi la pensa come loro. Probabilmente proprio come un leghista potrebbe essere molto categorico e deciso nel criticare don Sciortino e chi la pensa come lui. Da entrambe le parti c’è predisposizione alla polemica, alla indignazione ed allo scontro. Manca lo sforzo di dialogo, di comprensione e di spassionata ricerca della verità completa. Da una parte si evidenziano solo gli aspetti negativi dell’immigrazione; dall’altra parte solo quelli positivi. Con questo metodo di contrasto si alimenta l’incomprensione, la rabbia, la xenofobia ed il razzismo. Penso che si debba tornare al dialogo con spirito evangelico di comprensione, se non proprio di stima ed amore reciproco. Il primo passo potrebbe essere la ricerca della verità senza alcuna censura, iniziando a fare un elenco completo dei pro e contro dell’immigrazione. Anche se inizialmente sarebbe quasi impossibile, il dialogo potrebbe fare miracoli e portare ad una migliore conoscenza della realtà considerandone bene tutti gli aspetti. E la verità probabilmente farebbe cadere lo spirito di forte contrasto, che alimenta la xenofobia ed il razzismo. Sarebbe auspicabile che don Sciortino ed un leghista elencassero serenamente, con calma e senza preconcetti i pro ed i contro dell’immigrazione? Sarebbe molto utile anche per i lettori di Famiglia Cristiana, perché verrebbero informati in modo completo.

Postato da giancarlochiari il 05/01/2012 19:03

la cultura creata da luoghi comuni, da leggi e discorsi assurdi, fascisti (in una repubblica fondata sull'antifascismo) con il silenzio complice di chi si proclamava cattolico non solo ha ucciso due figli di Dio con la pelle nera ma ha ucciso ognuno di noi e la scusa di chi definisce matto l'omicida dice che il male avanza. Purtroppo siamo tutti colpevoli, siamo colpevoli di avere messo l'uomo al servizio dell'economia e non l'economia al servizio dell'uomo. Abbiamo consentito con il nostro silenzio di trasformare i crocifissi in spade, il Vangelo in codice penale e civile, adesso dovremo trovare strade diverse per riconoscrci ancora figli di Dio, tutti bianchi rossi verdi neri o gialli, e non nsarà facile se non si parte da scuola, istruzione cultura e rispetto

Postato da giorgio traverso il 05/01/2012 18:25

Io penso che sia una vergogna,che certi ONOREVOLI della Lega,si permattano di insultare tutti ,perchè coperti dall'immunità parlamentare.L'ultima occasione è stata quella di criticare il Presidente del Consiglio,perchè ha trascorso il capodanno,con i suoi famigliari,a Palazzo Ghigi,dove per legge ha la sua residenza.Per loro era meglio,il LORO Presidente,che si è potuto comprare Palazzo Grazioli,dove si facevano anche i BUNGA BUNGA. giorgio traverso

Postato da Andrea Annibale il 05/01/2012 17:30

Il razzismo mi pare essere la consapevolezza che l’altro si ritiene superiore a noi, non suffragata da un sentimento di misericordia per questo razzismo altrui. Il razzismo è una reazione, dunque, al razzismo in un circolo vizioso e letale che ci avvinghia come un serpente. La via di uscita al razzismo mi pare essere dunque la misericordia, specie, per un credente, la misericordia della Madonna come esempio da seguire per superare l’irritazione e l’ostilità che il razzismo altrui provoca. A causa del razzismo nascono molti mali. Le rappresaglie contro chi muta religione, innanzitutto. La violenza contro chi riteniamo insopportabilmente superiore a noi. L’ostilità per il diverso. La mancanza di comunicazione e di rapporti umani. La diffidenza verso chi ha una cultura o una provenienza geografica differente. Eccetera. Preghiamo il Signore Onnipotente che ci dia la tenerezza di bambini per guardare con purezza di cuore il cuore immacolato di Gesù e di Maria, come mezzo di salvezza, nella lode e nel ringraziamento, per avvicinarci con discrezione e rispetto al prossimo. L’amore ed il rispetto nascono a mio avviso da una consapevolezza che i giusti e i malvagi abitano in mezzo a tutti i popoli e solo Dio è il giudice di entrambi. Facebook: Andrea Annibale Chiodi; Twitter: @AAnnibale.

Postato da doretta davanzo poli il 05/01/2012 16:45

mi meraviglia molto il fatto che molti dei nostri santi più grandi e venerati (anche in "Padania") avevano la pelle scura, erano del Nord-Africa (S.Zeno, per es. patrono di Verona), e sono nere le immagini di madonne particolarmente "miracolose" (per es. la Madonna della Salute), ma evidentemente ce lo siamo dimenticato

Postato da degrel0 il 05/01/2012 15:59

Non credo assolutamente che gli italiani siano xenofobi e razzisti e quel demente che ha ucciso i due senegalesi e se stesso ne è la riprova.E comunque si tratta di minoranze utili solo ad operazioni mediatiche in malafede.Piuttosto l'attenzione va attuata nei confronti di certe politiche di "accoglienza" che altro non sono che speculazioni sulla pelle di poveri illusi che credono di trovare in Europa il paese di Bengodi e finiscono per diventare dei veri e propri schiavi.

Postato da giogo il 05/01/2012 15:42

Diciamolo chiaramente la destra (quella xenofoba) e i signori della "lega"...che siano cristiani poi ho fondati dubbi, diciamo cristiani di comodo e di facciata, assomiglian tanto vi rammentate....al ku-klux-klan. Saluti

Postato da Franco Salis il 05/01/2012 12:54

A nove anni di età,nell’estate tra la quarta e quinta elementare,svolgo nella mia cittàl’attività di “pizzinnu d’andera”( ragazzo addetto a commissioni varie) paga( me la ricordo ancora ,era la mia prima esperienza lavorativa) mille e cinquecento lire al mese. arrivato alla fine del mese dovevo chiederle,perché il principale era sempre preso da cose più importanti. Non male nel periodo estivo pagavo io l’affitto di casa: unica stanza da letto grande 25 mq per otto persone,di giorno venivano rimossi i posti letto aggiuntivi anche per le pulizie,una cucina sui 15 mq dotata di fornelli che funzionavano a carbone,il gas in bombole era troppo caro e un “bagno” di un metro quadro sul balcone aggiunto,un vaso e un lavandino . Lo scarico passava in un canale sotto il pavimento lungo il muro senza alcun rivestimento e scaricava nella fogna e un vano scale dove trovava posto una vasca per lavare gli indumenti con tanto di acqua (quando veniva erogata).Le scale avevano la funzione di livellare la cucina e camera da letto considerata la strada in forte pendio e non asfaltata. Subito dopo le piogge,le acque creavano dei canaletti e tutti i bambini giocavano a spingere piccole palline di cristallo variamente colorate con dei colpi del pollice che imprimeva la forza alla pallina scappando dall’indice. L’abilità consisteva nel superare pallina davanti nonostante la strettoia del solco prodotto dallo scorrere delle acque. Vado avanti negli studi. All’età di sedici anni li interrompo per recarmi a Prato allora provincia di Firenze per fare il “cenciaiolo” cioè da un grande accumulo di stracci (cenci) dovevo separare quelli di lana di cotone di seta etc.Venivo chiamato “sardignolo”(espressione offensiva) anzi che sardo,ma in tono bonario. Dopo circa un mese vengo licenziato (anche se mai assunto) perché l’impresa aveva finito la “commessa”. Trovai allora lavoro a Firenze come garzone. Qui fui colto da appendicite foraminosa e trasferito di urgenza all’ospedale di Prato dove fui operato di sabato sera dopo che l’ospedale aveva cercato per tutto il giorno il chirurgo. Dovetti tornare a casa e riprendere gli studi un attesa di altro lavoro che arrivò solo a 22 anni in Germania in una ditta che fabbricava isolanti per cavi elettrici di alta tensione. Qui feci la vera esperienza di immigrato. Non conoscevo la lingua. Nessuno mi dava stanza perché non parlavo tedesco quindi straniero. Però il lavoro l’ho trovato senza alcuna difficoltà. Capito che il diniego dell’alloggio era dovuto alla mia condizione,mi presentai come universitario,come di fatto ero,masticando due parole in tedesco e dicendo che ero lì per apprendere la lingua. Al primo tentativo le porte mi si spalancarono. Un giorno passeggiando, càpito alla stazione e assisto ad una scena che ancora mi mette freddo (e son passati quasi cinquanta anni,quasi mezzo secolo):un immigrato italiano del sud chiede al bigliettaio gli orari dei treni per Milano. la risposta fu:interprete,interprete! Con tono tutt’altro che gentile. Mi avvicinai, mi presentai dicendo di essere anch’io nella condizione di immigrato,ma sottacendo quella di universitario e gli chiesi di che avesse bisogno: mi disse che era lì dieci anni e ancora non sapeva dire una parola in tedesco. Rimasi stupefatto. Mi avvicinai al bigliettaio e in un tedesco masticato chiesi il libro degli orari dei treni:”Pitte”,mi rispose lo stesso personaggio porgendomi il libro e con gesto maestoso e tono gentile. Non ebbi difficoltà a trovare gli orari dei treni per Milano.Rientrai in Italia perché mi fu offerto un lavoro. Ora,indovinate da che parte sto? Aiutino, non ho mai tradito le mie origini!

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Don Sciortino risponde

Don Sciortino

Don Antonio Sciortino è il direttore responsabile di Famiglia Cristiana. In questo blog affronterà le tematiche riguardanti la famiglia e le questioni sociali, dalla disoccupazione, all'immigrazione all’impegno dei cristiani.

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