Oggi ho portato Pietro e Caterina al parco giochi in bici. Il caldo a casa era intollerabile. I due si sono avventurati tra le piante e i giochi per esplorare l’ambiente. C’erano altri bambini in giro con i loro genitori. Dopo un po’ il mio sguardo si sofferma su una panchina un po’ defilata: ci sono due adolescenti che si baciano appassionatamente. Pietro decide di andare ad arrampicarsi proprio sugli attrezzi a pochi metri da loro. Penso che se anche cadesse di testa dal piolo più alto, loro non si accorgerebbero di nulla. Neppure le nostre urla disperate li distoglierebbero dai loro baci, forse neanche le sirene dell’ambulanza (per fortuna Pietro non è caduto!).
Io e mio marito ora non riusciremmo a stare appiccicati così a lungo neanche con una pistola alla tempia… con questo caldo poi... Quei due sono incollati, infaticabili, irraggiungibili. Dieci, venti, trenta minuti senza una pausa. Li osservo spesso, mio figlio non si sposta da lì e nello stesso campo visivo tengo a fuoco entrambi. Un po’ li invidio.
Io e mio marito di movimento ne facciamo parecchio, i figli e il lavoro ci assorbono tutto il giorno. La sera ci ritroviamo sfiniti, ci mettiamo a fuoco solo dopo un po’. D’estate poi la vivacità dei figli sembra inesauribile, si va tutti a letto più tardi, io e lui riusciamo a parlarci davvero, solo molto tardi. E i baci belli, quelli che durano, hanno bisogno di energia. Il tempo corre e spesso rimandiamo a domani l’appuntamento per stare un po’ vicini.
Grazie al cielo ogni tanto ci diamo degli appuntamenti di coppia, solo per noi, rubati a tutto. Lì ricarichiamo le batterie; può essere una cena insieme, una passeggiata, un pomeriggio in casa da soli o, qualche volta, un breve viaggio. Lì riscopro le labbra morbide e umide di mio marito, le stesse che mi appassionavano quando eravamo fidanzati. Sono brevi attimi, sufficienti per riassaporare la passione di quei due ragazzini sulla panchina. Attimi, perché ora la vita è piena di tanto altro.
Essere genitori senza un compagno a fianco è difficile. Molte mamme e molti papà la sera, dopo essersi dedicati ai figli, si ritrovano da soli, senza una relazione di coppia a cui appoggiarsi. Il tema di questa settimana è denso: che peso ha l’affettività di coppia nella tenuta energetica di un genitore? Quale spazio riuscite a ritagliare per la cura della vostra coppia? Quali sono le fatiche dei genitori che non vivono più una dimensione di coppia? E soprattutto… c’è qualcuno che si bacia ancora come quei due ragazzi? Buona settimana a tutti.
Pubblicato il 23 luglio 2010 - Commenti (3)