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Cara Fabiola, è tempo di transizione
Fabiola, la tua mail mi ha fatto molto pensare (invito, chi non l’ha già fatto, ad andare a leggerla nei commenti al messaggio del 5 maggio). Sei un condottiero e, purtroppo per te, il mondo ha troppo bisogno di persone capaci di navigare. Dopo averti letto, vorrei subito invitarti a raccontare la tua esperienza, a scrivere su questo blog tutte le volte che puoi, a consigliare… vedi, mi è bastato incontrarti anche solo virtualmente, per chiederti qualcosa. E allora che fare?
C’è un tempo per ogni cosa e per te è il momento di trovare un nuovo equilibrio, ma come? Tocca a te condurre anche questo viaggio, dovrai essere tu a governare il cambiamento, perché per tutti è automatico continuare a pensarti come il capitano che non ha bisogno di niente e di nessuno. Sei tu che devi ridistribuire i compiti e soprattutto sei tu che devi dare le dimissioni da alcune funzioni che non sono più così indispensabili. Ti consiglierei di interrogarti sinceramente per capire cosa sei disposta a cambiare? Quali ruoli sei pronta ad abbandonare? Io credo che questo sia lo snodo centrale: i perni su cui hai speso la vita fino ad oggi ora non sono più tutti indispensabili, è tempo di transizione, di liberare energie che ora restano intrappolate in routine molto faticose e poco soddisfacenti.
La Parrocchia o gli amici e i parenti a volte non vedono le nostre stanchezze, e domandano perché così hanno sempre fatto e perché noi abbiamo sempre risposto. Dire no, alcune volte è un dovere. Quando le batterie saranno cariche, il sì sarà un’esigenza. Ci saranno nuovi perni su cui far ruotare la tua vita e le tue molte qualità, ma ora serve un momento di pausa per fare ordine. Un ultimo consiglio… fai in fretta, tra poco potrebbero arrivare i nipotini e non credo riuscirai a dire di no proprio a loro! So che è poco, ma ogni volta che ti senti sola vieni a trovarci.
Pubblicato il 18 maggio 2010 - Commenti (0)