Caro Gesù bambino,
sono mamma di quattro splendidi bambini, ti scrivo perché ho bisogno d’aiuto. Abbiamo preparato un bel presepe, addobbato l’albero e ogni domenica d’Avvento siamo andati a Messa insieme. Ora, la mattina, io o mio marito, accompagniamo i due bambini più grandi alla novena, usciamo prestissimo, quando è ancora buio e fa molto freddo, con le lanterne accese e in Chiesa siamo in tanti. Eppure mio figlio più grande non vede l’ora che arrivi il 25 per poter aprire il suo nuovo gioco Fifa11. Perché?
Un'indagine di Eurispes e Telefono Azzurro racconta che i nostri figli si ubriacano di tecnologie: i Social network e Youtube spopolano sempre di più tra bambini e adolescenti: l'84% dei ragazzi dai 12 ai 19 anni e il 42% dei bambini tra 7 e 11 anni ha un profilo su Facebook, mentre aumentano i bambini che guardano filmati su Youtube (67,8%).
Aumentano anche i bambini che possiedono il cellulare: sono il 62,4%. Per quanto riguarda gli adolescenti, l'85% possiede un telefonino e il 24,5% lo utilizza per oltre 4 ore al giorno Il regalo tecnologico più ambito negli Stati Uniti dai bambini tra i 6-12 anni è l’iPad, un dispositivo magico e rivoluzionario che con soli 680 gr e uno spessore di meno di 12 mm consente di fare tutto ciò che una persona può desiderare dalla tecnologia, a partire da “soli” 500 euro.
Tutto sembra portare molto lontano da te, il cuore batte altrove, le passioni dei bambini passano dal joystick, dalle tastiere di un pc o di un cellulare. E tu dove sei? C’entri qualcosa con questo mondo? Passare di livello, mettersi alla prova, ripetere le stesse azioni per migliorare i risultati…
Se la risposta sta nella sfida, ho deciso di non tirarmi indietro. Occorre garantire ai figli l’occasione per fare esperienza concreta di Te, le statuine non bastano più a darti spazio. Servono gesti, attenzioni, regole, divieti: «Puoi giocare solo trenta minuti, poi devi curare tua sorella». «Non voglio che regaliate il cellulare a mio figlio, è ancora troppo piccolo». «Vengono a pranzo i nonni e voi dovete stare a tavola finché stanno qui. Dovete fargli capire che gli volete bene». «Ti ho scritto una lettera». «Invita il tuo compagno a studiare così magari recupera l’insufficienza». «Apparecchia la tavola«». «Ti accompagno in palestra a piedi». Ogni azione è un passo verso di Te, perché Maria e Giuseppe non sono arrivati a Betlemme col treno ad alta velocità, hanno fatto fatica, anche quando magari avrebbero preferito fare altro.
«Mamma, ma non ne ho voglia!». Ogni volta che riusciamo a rovesciare questa risposta, saliamo di livello nel nostro presepe-game, certi dell’amore dei nostri figli. L’indagine dice infatti che sette bambini su dieci (tra i 7 e gli 11 anni) non riescono a immaginare genitori diversi dai propri. C'è tuttavia una minoranza di piccoli che vorrebbe genitori somiglianti a personaggi famosi, e tra questi la più "gettonata" è la coppia Francesco Totti-Ilary Blasi (10,8% di preferenze). Ho il sospetto che tra questi ci siano quelli che sotto l’albero sognano gli iPad, per certi regali sperare in Babbo Natale può non bastare! Gesù bambino fa che i nostri figli ci preferiscano sempre a “er pupone”.
Pubblicato il 20 dicembre 2010 - Commenti (0)