1, 2, 3, 4 ripenso ai miei figli, controllo che ci siano tutti, una ginnastica che ripeto 100 volte al giorno: J. è a calcio, A. in palestra, P. sta colorando e C. è di là in camera. Una check-list che mi viene spontanea quando sono in macchina e mi giro per vedere se sono tutti dietro, o quando faccio dentro e fuori per accompagnare e riprendere. Il controllo numerico è come il salvataggio automatico del pc, è programmato a intervalli brevissimi.
41° di febbre, J: “Mamma, aiutooo! Ci sono i coccodrilli. Aiutooo mi mordono”. Mio marito lo stringe forte e io con un asciugamano provo a scacciarli “Tranquilli tesoro, ti proteggiamo noi”. La notte più lunga della nostra vita ad abbattere mostri invisibili… almeno per noi. 37° … si può tornare a scuola, si può tornare a lavorare.
250° per una pizza croccante… 80° per asciugare le meringhe e mille altri numeri per preparare ogni giorno pasti sani e accettabili agli occhi dei piccoli e dei grandi.
6 i posti a tavola quando ci siamo tutti e un sacchetto di pasta da 500 g.
Non basta. Le date dei compleanni, le feste da inventare e le candeline da spegnere che se quest’anno decidessimo di metterle tutte su una sola torta ne servirebbero 109.
5 le stelle che mi piace trovare nelle recensioni del film che stiamo per andare a vedere al cinema, perché qualche volta pensare alla coppia fa bene.
I 10 minuti che alla fine perdo prima di uscire e mio marito aspetta e s’innervosisce. E poi i numeri che mi dimentico, i 3 colloqui con i professori di mio figlio che ho fissato con attenzione e poi ho dimenticato fino a quando non c’era più modo di recuperare. I professori hanno chiesto a lui conferma dell’appuntamento. J. ha risposto candidamente: “Si sarà di certo dimenticata!” Una figura degna di Paperissima. Una dimenticanza che mi ha fatto sentire una mamma da 4, non affidabile.
Grazie al cielo la sera ho preparato la pizza e mi hanno dato 10 e lode.
Che voto mi do come mamma? Una domanda da non farsi. Qualcuno di autorevole diceva che quello che a un figlio serve è una mamma sufficientemente buona. Un 6 può bastare per far crescere un figlio sicuro. Una meta raggiungibile che sotto la fatica regala la soddisfazione di una vita spesa bene!
Quali sono i numeri importanti a casa vostra? In cosa vi sentite sicuri nel vostro ruolo di genitori? Quali sono le aree invece in cui vi sentite inadeguati e vorreste essere migliori? Vi capita di dare i numeri? Raccontateci le vostre medie e i punti di eccellenza… insieme daremo grandi numeri! Buona settimana a tutti.
Pubblicato il 21 febbraio 2012 - Commenti (3)